PENTITEVI E VACCINATEVI COLLABORATORI DI GIUSTIZIA !
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Nessuno di loro ha mai rifiutato le cure. Quando arrivano in rianimazione fanno fatica a respirare, sentono la morte vicina e chiedono aiutoª. Angelo Gratarola, direttore dellarea emergenza-Urgenza del San Martino e della Liguria, racconta il rapporto con i no-vax che occupano in prevalenza i reparti di rianimazione. ´Molti si rendono conto di avere fatto una stupidaggine a non vaccinarsi, ma a quel punto Ë tardiª. ´Non ho mai visto nessuno di quelli che arrivano in terapia intensiva rifiutare le cure. Quando sei in dispnea, in fame daria, non cË tempo per lideologiaª. Angelo Gratarola, direttore dellarea emergenza-urgenza del San Martino e per tutta la Liguria, fa il punto sulla situazione delle terapie intensive, arrivate in Liguria a quota 26 posti letto occupati. ´La cosa triste - spiega il medico - Ë che non ci si renda conto che metà di coloro che arrivano in rianimazione non sopravvivono, sul lungo periodo, per il Covid o per le sue complicanze dopo. La malattia non Ë diventata meno dura, anche se sono migliorate le cure. Chi riesce a uscirne si sensibilizza sullimportanza del vaccino, ma sarebbe meglio evitare di passare per quel calvarioª. Il vaccino si sta rivelando lo scudo migliore per evitare il default delle rianimazioni e quindi degli ospedali: ´Oggi oscilliamo sul 10% dei posti letto disponibili in terapia intensiva, tra i 22 e i 24 ricoverati e per oltre il 90% sono non vaccinati. Let‡ media Ë di 57 anni e i malati Covid pi˘ gravi tendono ad essere uomini. Il fatto di essere in sovrappeso Ë un altro fattore di rischio, lo abbiamo osservato in questi mesi. La situazione Ë sicuramente più˘ gestibile di un anno fa, quando avevamo anche cinque, sei nuovi ingressi al giorno. Ma comunque negli ultimi due mesi abbiamo visto un aumento di ricoveriª. Secondo il professore Ë importante che si sappia a cosa va incontro chi finisce in terapia intensiva e anche la grande quantità di farmaci che deve assumere, le manovre a cui viene sottoposto. ´Ma anche dire che questa malattia ha strascichi a lungo termine, prima di tornare quelli di prima ci vuole un lungo percorso di riabilitazioneª. Gratarola non si Ë mai trovato di fronte a casi di rifiuto delle cure, a richieste di uscire dallospedale o altri aneddoti che rimbalzano dalle cronache di tutta Italia: ´Non scherziamo: quando arrivano da noi, la dispnea ti fa sentire la morte vicinaª. Il rumore, dentro la rianimazione, Ë quello dei respiratori, dei computer che monitorano i parametri vitali, leco delle polemiche del mondo di fuori, delle manifestazioni contro i Green pass, non valica queste mura e non passa le tute e le mascherine di medici e infermieri. Tra chi viene dimesso, c'è chi si rende conto di avere fatto una stupidaggine a non vaccinarsi, ma bisogna sensibilizzare per evitare che ci si arriviª. Diversa la situazione nelle Malattie infettive di Matteo Bassetti, dove una quota di pazienti Ë anche vaccinata e dove vengono trattati i casi meno gravi dal punto di vista respiratorio: ´Sto facendo i conti con il mio team - dice il professore - Su 14 ricoverati 6 hanno il tampone positivo ma non hanno il Covid (ricoverati per problemi medici diversi dal Covid); degli 8 con la polmonite Covid: 5 sono non vaccinati (tutti maschi tra i 50 e i 75 anni), 2 non avevano completato il ciclo vaccinale e solo 1 vaccinato ma con un tumore del sangue in evoluzioneª. Secondo Bassetti possiamo attenderci il picco di questa ondata nelle prossime due settimane, ´ma se non ci fossero stati i vaccini, con la variante Delta, avremmo avuto 4.500 ricoverati al picco in Liguria. Numeri da paralisi totale del sistemaª. La preoccupazione, invece, oggi, Ë quella di evitare la zona gialla. Sul rapporto con i No-vax Bassetti, che Ë diventato il volto televisivo dei più accesi supporter della campagna vaccinale, Ë chiaramente tranchant: ´Noi curiamo tutti, come sempre, ma quando chiedo perchÈ non vi siete vaccinati la reazione puÚ essere molto diversa. CË chi si scusa, chi straparla di dittatura sanitaria, chi non ritiene di dover dare spiegazioni e adotta un atteggiamento aggressivo. Ma anche noi siamo aggressivi, contro il virus. E sui trattamenti che facciamo nessuno ha mai da ridireª. In forte crescita, con il boom dei contagi, Ë luso degli anticorpi monoclonali: ´Ne abbiamo usati una quarantina in ospedale la scorsa settimana a cui si aggiungono trentacinque anziani trattati in Rsa a Masone, tutti negativizzati e nessuno bisognoso di ricovero. Se li avessimo avuti nella prima ondata, quando dalle Rsa arrivavano a decine in ospedale già malati, la storia di questa pandemia sarebbe stata diversaª.
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