Mentre G iorgio Palù in Commissione Rafforzamento Greenpass del Senato dice che i morti correlati a vaccino a settembre risultavano 608, da più parti stiamo assistendo alla costruzione della nuova narrazione relativa al vaccino obbligatorio universale e a richiami perpetui. Con la navigata non chalance da editorialisti del Cor - riere ti buttano lì che d’ora in poi tutti dovranno vaccinarsi e tutti lo dovranno fare quando sarà ordinato, con cadenza annuale se va bene, semestrale se va benino o trimestrale se va un po’ maluccio. Parlare di questo incubo distopico stando in poltrona mentre si accarezza il gatto è già - comunque vogliamo chiamarlo - un Grande Reset in azione. Non si tratta più di complottismo. Un cambiamento radicale della vita di tutti, indotto da uno Stato d’emergenza a tempo indefinito, talmente invasivo da toccare l’integrità stessa del corpo, imposto per decreto e controllato da sistemi di sorveglianza super implementati necessari per svolgere una normale vita sociale o per lavorare, è già il Grande Reset. Nessun complotto, è tutto già evidente: la rana è bollita. E nel momento in cui ti dicono che la libertà assoluta è un capriccio perché da sempre tu sei costretto a farti l’a s s ic u ra z io n e su l l ’auto, a pagare le tasse o a mostrare i documenti se te li chiedono, in realtà stanno già preparando la nuova fase in cui la disponibilità del corpo passerà dall’individuo allo Stato. E qui gli scenari possono essere vari: dalla proibizione coatta a non assumere determinati cibi, all’obbligo di assumerne altri, fino ipoteticamente all’obbligo di donazione di organi da parte di individui cattivi a favore di individui buoni. E perché no scusate? Quale sarebbe il limite? Qual è il limite per dire che i morti da vaccino sono troppi? Perché fino a due anni fa con 8 morti un vaccino veniva ritirato e oggi viene imposto con centinaia di morti? Se il limite non c’è, se la misura viene decisa dai situazionisti del Cts o direttamente dalle case produttrici, perché fermarsi di fronte a qualcosa? Perché porsi dubbi o limitare la scienza? Quanto suona vera la lezione del povero H eid eg ge r : il problema della scienza è che una volta che una cosa si può immaginare allora bisogna farla. Si è compiuta la profezia di D o s to evs k i j : se Dio non c’è tutto è permesso. Però senza la tragicità del crepuscolo ma con la grottesca comicità di chi ti dice che vaccinarsi è come mostrare i documenti, che tra l’inoculazio - ne di un farmaco a Rna messaggero e dire il tuo nome all’appuntato non c’è alcuna differenza. Nell’orgia di metafore demenziali che il Covid ci ha regalato tra i suoi effetti collaterali, sforziamoci di trovarne una sensata: cos’è quella cosa che da quando nasci a quando muori lo Stato ti costringe a fare indipendentemente dalla tua volontà e ti punisce se non la fai? La risposta è: il servizio militare. Hanno reintrodotto il servizio militare obbligatorio universale, gender neutral, dalla culla alla tomba, con tanto di timbro sul cartellino col quale poi potrai fare determinate cose tra cui lavorare e senza il quale sarai punito come tutti i renitenti alla leva. Questo è il paradiso progressista che ci ha donato la nuova religione della Scienza. Adesso ho capito perché la politica tace o applaude, perché non si può protestare contro una cosa che hanno già fatto anche se non l’hanno detto con nessuno. Si tratta ormai di un «diritto acquisito», il diritto al vaccino a vita. In effetti se Dio non c’è, se la nuova religione è la Scienza, se, come dice il Papa «bisogna avere fede nella Scienza», e se il tremendo virus influenzale che imperversa ormai da due anni nel mondo si può combattere solo col vaccino, possiamo solo ringraziare chi il vaccino l’ha fatto e ce lo vende per così poco. Dove sta scritto che il sistema immunitario è autosufficiente? Chi lo dice che la continua somministrazione di farmaci faccia male? Sono cose che si dicevano una volta, che valevano in passato, quando i medici curavano la gente con i salassi e eliminavano i parassiti col Ddt. Poverini, pensavano che anche quelle fossero conquiste della Scienza ma non sapevano che la vera Scienza è sempre quella di dopodomani.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento