STUPIDA RAZZA

mercoledì 22 dicembre 2021

«La correzione era attesa Ora aumenterà la volatilità»

 

Omicron, lo stop al piano Biden e illiquidità di fine anno. Questi i tre fattori che, secondo i gestori che hanno partecipato al 26esimo forum degli asset manager organizzato dal settimanale Plus e aperto da un intervento del direttore del Sole 24 Ore FabioTamburini, sono alla base dello scrollone dei mercati. L’opinione prevalente è che si tratti di una reazione temporanea, ma che aumenterà la volatilità. «Proprio per il fatto si tratta di mercati con poca liquidità dato il periodo pre-natalizio - spiega Francesco Sandrini, responsabile soluzioni bilanciate di Amundi -, diamo il giusto peso a questa correzione, peraltro in qualche modo attesa per il contemporaneo aggravarsi della situazione Covid-19. La recente turbolenza ci conferma un contesto fragile per l’azionario, con ancora qualche possibilità di crescita nei prossimi mesi, ma con una volatilità decisamente al rialzo per effetto di rischi di contrazione sui margini legati a un incremento della struttura dei costi e rischio di riduzione dei multipli legati all’orientamento delle banche centrali. Riteniamo quindi di mantenere una esposizione positiva all’azionario con preferenza su Giappone e Stati Uniti». Alessandro Solina, direttore investimenti di Eurizon oltre alla minor liquidità punta il dito sulle scelte di politica monetaria. «Siamo in una fase in cui le banche centrali, almeno a parole, mostrano un atteggiamento più aggressivo (ESATTO,A PAROLE !) e generano sul mercato una fase di transizione - sostiene -. L’aspetto positivo di quanto accaduto ieri è che la banca centrale cinese sta avviando un processo creditizio per ristimolare l’economia, e lo vedremo nel primo semestre 2022,(CHI VIVRA' VEDRA'... !) mentre quello negativo è l’interruzione del piano Biden: probabilmente verrà riadattato sulle infrastrutture, ma da un punto di vista politico è la seconda debacle dopo quanto accaduto in Afghanistan. Questa perdita di leadership la interpreto come un eventuale incremento del premio al rischio negli Stati Uniti». L’altra grande incognita arriva dal fronte pandemico. «Ci sono ancora troppe cose che non sappiamo - afferma Antonio Cavarero, responsabile investimenti di Generali Insurance Asset Management -: i numeri sulle infezioni peggioreranno ancora prima di migliorare, ma fino a quando la pressione sul sistema ospedaliero resta gestibile grazie alle vaccinazioni, faccio fatica a pensare ad ampie restrizioni draconiane modello 2020.(IO NO !) Omicron può rallentare e rallenterà il percorso di crescita dell’economia, non penso che possa invertirne la direzione.( 🤔🤔🤔)In assenza di informazioni più precise, eviterei di estrapolare da queste giornate delle conclusioni di medio-lungo periodo, le considererei semmai un utile

 promemoria della volatilità che caratterizzerà sempre di più i mercati nel 2022». Per quanto riguarda le attese per il prossimo anno, al netto della giornata di ieri, l’incognita per i gestori resta l’inflazione, mentre la crescita economica potrebbe subire un rallentamento ma non si interromperà. In termini di aree geografiche, occhi puntati su Europa e Giappone, mentre tra i settori prudenza sui tecnologici e consensi per i finanziari.

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