Niente auguri di Natale. E pure i nomi cristiani, ecco, meglio evitarli. Sono le indicazioni contenute in # Un io - nOfEquality. European commission guidelines for inclusive communication, d oc umento di una trentina di pagine contenente i criteri per i dipendenti della Commissione europea per tutto ciò che è comunicazione interna ed esterna. In queste linee guida, manco a dirlo, non mancano anche riferimenti gender. Per esempio, si consiglia di far sparire forme come «Miss» o «Mrs» – signorine e signore – s o s t i tue n d o l e col più neutro «Ms». Allo stesso modo, in luogo di parole come «ladies» o «gentleman», si chiede d’i m piega re «dear colleagues». A caratterizzare più in negativo il documento è però altro, vale a dire, come si diceva poc’anzi, un tentativo di censurare il Natale. Non c’è nulla da interpretare, è tutto scritto a pagina 19 di # Un io - n O f Eq ual ity, dove si chiede d’«evitare di dare per scontato che tutti siano cristiani» dato che «non tutti celebrano le feste cristiane» e che «le persone hanno diverse tradizioni religiose e calendari». Già questo suona curioso, dato che non risulta che a Bruxelles tiri un’aria troppo favorevole al cristianesimo né si ragioni dando «per scontato che tutti siano cristiani». Ma andiamo avanti perché il meglio – anzi il peggio – deve ancora arrivare. #UnionOfEquality p ro s eg ue infatti incoraggiando in «esempi e storie» a non utilizzare «un nome cristiano», oltre a quelli «che sono tipicamente di una religione». Insomma, ai dipendenti Ue è chiesto, anziché di parlare di Giuseppe, Maria o Francesco, di ripiegare su nomi più neutri, tipo Fabio o Lucrezia. Qualora il concetto non fosse ancora abbastanza chiaro, sempre a pagina 19 è riportato addirittura un esempio esplicito, spiegando che, invece di «Maria e Giovanni sono una coppia internazionale», è meglio dire «Malika e Giulio sono una coppia internazionale». Naturalmente, quale di preciso possa essere la pericolosità di «un nome cristiano» resta un mistero. Veniamo ora alla ciliegina della torta, che si trova nell’invito a non utilizzare la frase «il periodo natalizio può essere stressante», cui sarebbe preferibile, viene detto, «il periodo delle vacanze può essere stressante». Chiaro? Senza troppi giri di parole, si chiede di parlare del Natale né di fare, va da sé, auguri natalizi. Prevedibili, davanti a un documento così, le reazioni della politica. Che sono state, per lo più, di inc re du l i tà . «Maria, Giuseppe. Viva il Natale. Sperando che in Europa nessuno si offenda», è per esempio stato il commento, su Twitter, del leader della Lega, Matteo Salvini. «Ora basta: la nostra storia e la nostra identità non si cancellano», ha rincarato la leader di Fratelli d’Italia, G io r - gia Meloni. Un gruppo di deputati di Forza Italia, guidato da Antonio Tajani, ha invece presentato una interrogazione per chiedere se la Commissione intenda «modificare queste linee guida, nel rispetto delle radici cristiane dell’Unione europea». Critiche non meno dure, anzi, sono venute pure dall’associazionismo pro life e pro family. «È l’ultima follia dell’Unione europa, che avvallando l’ideologia gender, va a discriminare soprattutto le famiglie e i cristiani», è stato il commento di commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, mentre Jacopo Cog h e, che della medesima associazione è il vicepresidente, sostiene che «attraverso la creazione di una vera e propria neolingua apparentemente rispettosa di tutti» si stiano cancellando «le religioni, i sessi, le culture e la s to r i a » .
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento