STUPIDA RAZZA

sabato 4 dicembre 2021

Super green pass, da lunedì tamponi per salire sui bus

 

Con il fondatore dell’azienda Biontech Ugur Sahin - che ha sviluppato il vaccino con Pfizer - che si dice convinto che potrebbe essere necessario un nuovo vaccino ad hoc per bloccare l’incredibile ritmo della nuova variante.

Ma potrebbe non bastare. «Una quarta dose del vaccino anti-Covid è una possibilità concreta», ha spiegato ieri il coordinatore del Cts, Franco Locatelli.La terza dose, infatti, potrebbe generare «una risposta di memoria» ma non si può ancora dire quanto durerà questa protezione. Tramontata, di fatto, la possibilità che contro il Covid si possa raggiungere un'immunità di gregge, non è da escludere una dose di richiamo ogni anno, come si fa con l'influenza. In Israele, paese che prima di tutti ha avviato la campagna per il booster, già è in programma un ulteriore richiamo.
Da lunedì le nuove disposizioni del super green pass: a 6,3 milioni di persone servirà il tampone anche per salire sui mezzi pubblici. Intanto la variante Omicron ha fatto la sua comparsa in Veneto con il primo caso riscontrato. In merito alla nuova mutazione del Covid, il fondatore di BioNtech Ugur Sahin, si dice convinto della necessità di un vaccino specifico È scattato il conto alla rovescia per i 6,3 milioni di italiani (over 12) che, come ha certificato ieri l’ultimo report del commissario Figliuolo, non si sono ancora vaccinati. Per loro da lunedì la vita sarà più complicata: oltre a dover rinunciare a diverse attività sociali - dai ristoranti al chiuso a cinema, teatri e stadi -accessibili solo a chi si è vaccinato o è guarito dal Covid e quindi ha il “super” green pass dovranno munirsi di un green pass “base” (con tampone) per continuare a fare diverse attività. Tra queste forse quella più dirompente che rischia di generare caos soprattutto nelle grandi città è l’obbligo di esibire un tampone negativo per salire su bus e metro. Dopodomani infatti oltre che per viaggiare sui treni a lunga percorrenza e su quelli regionali servirà il green pass base anche su tutto il trasporto locale, oltre che per andare a lavorare o entrare in palestra o in piscina. Proprio in vista di questo appuntamento ieri si è registrato il record dei green pass scaricati: sono stati quasi 1,2 milioni i certificati verdi stampati o finiti sui telefonini degli italiani. Di questi 498.888 i green pass scaricati per avvenuta vaccinazione, 682.493 quelli per l'effettuazione di un tampone e 10.066 per guarigione dal Covid. La stretta è stata decisa dal Governo per provare a salvare il Natale ora che la quarta ondata del Covid continua ad aumentare il suo impatto anche se non in modo esponenziale: ieri 17030 nuovi contagi e 74 morti. Ma cresce la preoccupazione per la diffusione della nuova variante Omicron che come dimostra il boom dei casi in Sud Africa - sono cresciuti 8 volte da lunedì - è sicuramente più contagiosa: ieri ai primi 7 casi in Campania legati all’italiano tornato dal Sud Africa si è aggiunto un nuovo caso in Veneto. Si tratta di un residente nel Vicentino, rientrato anche lui da un viaggio di lavoro in Sudafrica. Il paziente che è vaccinato è risultato negativo a un primo tampone fatto al rientro, ma, percependo alcuni leggeri sintomi, ne ha fatto un secondo, che ha dato esito positivo, evidenziando la variante Omicron al termine del sequenziamento. Anche per lui lievi sintomi e l’obbligo di quarantena a casa con la moglie, positiva anche lei, e due figli, di cui uno positivo. Ora si procederà al sequenziamento dei tamponi per capire se anche loro sono stati colpiti dalla variante Omicron, come sembra scontato. L’Oms comunque ha sottolineato come non sia stato segnalato finora «alcun decesso» legato alla variante, nonostante abbia raggiunto già 38 Paesi nel mondo. Con il fondatore dell’azienda Biontech Ugur Sahin - che ha sviluppato il vaccino con Pfizer - che si dice convinto che potrebbe essere necessario un nuovo vaccino ad hoc per bloccare l’incredibile ritmo della nuova variante. Intanto lunedì la Provincia di Bolzano raggiunge il Friuli in zona gialla e altre Regioni potrebbero farlo prima di Natale. Sale infatti l’incidenza dei casi di Covid - 155 per 100mila abitanti a settimana (nel precedente report Iss era 125) - e cresce anche la pressione sugli ospedali (ieri +10 ricoveri nelle terapie intensive e +87 negli altri reparti), anche se rispetto allo scorso anno - quando non c’era il muro della copertura vaccinale - sono ancora lontane le soglie di allerta di occupazione dei posti letto negli ospedali. Infine gli italiani un po’ per l’arrivo del super green pass, che da lunedì ridurrà gli spazi per i no-vax, un po’ spaventati dalla risalita dei contagi tornano a fare la fila fuori dagli hub per i vaccini. Negli ultimi sette giorni ne sono stati somministrati 2,7 milioni, di cui 232mila prime dosi (numeri che non si vedevano da due mesi), e i booster (la terza dose) da lunedì scorso viaggiano al ritmo di 350-400mila al giorno. Ma potrebbe non bastare. «Una quarta dose del vaccino anti-Covid è una possibilità concreta», ha spiegato ieri il coordinatore del Cts, Franco Locatelli. La terza dose, infatti, potrebbe generare «una risposta di memoria» ma non si può ancora dire quanto durerà questa protezione. Tramontata, di fatto, la possibilità che contro il Covid si possa raggiungere un'immunità di gregge, non è da escludere una dose di richiamo ogni anno, come si fa con l'influenza. In Israele, paese che prima di tutti ha avviato la campagna per il booster, già è in programma un ulteriore richiamo.

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