Con il fondatore dell’azienda Biontech Ugur Sahin - che ha sviluppato il vaccino con Pfizer - che si dice convinto che potrebbe essere necessario un nuovo vaccino ad hoc per bloccare l’incredibile ritmo della nuova variante.
Ma potrebbe non bastare. «Una quarta dose del vaccino anti-Covid è una possibilità concreta», ha spiegato ieri il coordinatore del Cts, Franco Locatelli.La terza dose, infatti, potrebbe generare «una risposta di memoria» ma non si può ancora dire quanto durerà questa protezione. Tramontata, di fatto, la possibilità che contro il Covid si possa raggiungere un'immunità di gregge, non è da escludere una dose di richiamo ogni anno, come si fa con l'influenza. In Israele, paese che prima di tutti ha avviato la campagna per il booster, già è in programma un ulteriore richiamo.
Da lunedì le nuove disposizioni
del super green pass: a 6,3 milioni
di persone servirà il tampone anche per salire sui mezzi pubblici.
Intanto la variante Omicron ha
fatto la sua comparsa in Veneto
con il primo caso riscontrato. In
merito alla nuova mutazione del
Covid, il fondatore di BioNtech
Ugur Sahin, si dice convinto della
necessità di un vaccino specifico È scattato il conto alla rovescia per
i 6,3 milioni di italiani (over 12) che,
come ha certificato ieri l’ultimo report del commissario Figliuolo, non
si sono ancora vaccinati. Per loro da
lunedì la vita sarà più complicata:
oltre a dover rinunciare a diverse
attività sociali - dai ristoranti al
chiuso a cinema, teatri e stadi -accessibili solo a chi si è vaccinato o è
guarito dal Covid e quindi ha il “super” green pass dovranno munirsi
di un green pass “base” (con tampone) per continuare a fare diverse attività. Tra queste forse quella più dirompente che rischia di generare
caos soprattutto nelle grandi città è
l’obbligo di esibire un tampone negativo per salire su bus e metro. Dopodomani infatti oltre che per viaggiare sui treni a lunga percorrenza
e su quelli regionali servirà il green
pass base anche su tutto il trasporto
locale, oltre che per andare a lavorare o entrare in palestra o in piscina.
Proprio in vista di questo appuntamento ieri si è registrato il record
dei green pass scaricati: sono stati
quasi 1,2 milioni i certificati verdi
stampati o finiti sui telefonini degli
italiani. Di questi 498.888 i green
pass scaricati per avvenuta vaccinazione, 682.493 quelli per l'effettuazione di un tampone e 10.066 per
guarigione dal Covid.
La stretta è stata decisa dal Governo
per provare a salvare il Natale ora
che la quarta ondata del Covid continua ad aumentare il suo impatto
anche se non in modo esponenziale: ieri 17030 nuovi contagi e 74
morti. Ma cresce la preoccupazione
per la diffusione della nuova variante Omicron che come dimostra
il boom dei casi in Sud Africa - sono
cresciuti 8 volte da lunedì - è sicuramente più contagiosa: ieri ai primi
7 casi in Campania legati all’italiano
tornato dal Sud Africa si è aggiunto
un nuovo caso in Veneto. Si tratta di
un residente nel Vicentino, rientrato anche lui da un viaggio di lavoro
in Sudafrica. Il paziente che è vaccinato è risultato negativo a un primo
tampone fatto al rientro, ma, percependo alcuni leggeri sintomi, ne ha
fatto un secondo, che ha dato esito positivo, evidenziando la variante
Omicron al termine del sequenziamento. Anche per lui lievi sintomi e
l’obbligo di quarantena a casa con la
moglie, positiva anche lei, e due figli, di cui uno positivo. Ora si procederà al sequenziamento dei tamponi per capire se anche loro sono stati
colpiti dalla variante Omicron, come sembra scontato. L’Oms comunque ha sottolineato come non
sia stato segnalato finora «alcun
decesso» legato alla variante, nonostante abbia raggiunto già 38 Paesi
nel mondo. Con il fondatore dell’azienda Biontech Ugur Sahin - che
ha sviluppato il vaccino con Pfizer
- che si dice convinto che potrebbe
essere necessario un nuovo vaccino
ad hoc per bloccare l’incredibile ritmo della nuova variante.
Intanto lunedì la Provincia di
Bolzano raggiunge il Friuli in zona gialla e altre Regioni potrebbero farlo prima di Natale. Sale infatti l’incidenza dei casi di Covid -
155 per 100mila abitanti a settimana (nel precedente report Iss
era 125) - e cresce anche la pressione sugli ospedali (ieri +10 ricoveri nelle terapie intensive e +87
negli altri reparti), anche se rispetto allo scorso anno - quando
non c’era il muro della copertura
vaccinale - sono ancora lontane le
soglie di allerta di occupazione dei
posti letto negli ospedali.
Infine gli italiani un po’ per l’arrivo del super green pass, che da lunedì ridurrà gli spazi per i no-vax,
un po’ spaventati dalla risalita dei
contagi tornano a fare la fila fuori
dagli hub per i vaccini. Negli ultimi
sette giorni ne sono stati somministrati 2,7 milioni, di cui 232mila prime dosi (numeri che non si vedevano da due mesi), e i booster (la terza
dose) da lunedì scorso viaggiano al
ritmo di 350-400mila al giorno. Ma
potrebbe non bastare. «Una quarta
dose del vaccino anti-Covid è una
possibilità concreta», ha spiegato
ieri il coordinatore del Cts, Franco
Locatelli. La terza dose, infatti, potrebbe generare «una risposta di
memoria» ma non si può ancora dire quanto durerà questa protezione.
Tramontata, di fatto, la possibilità
che contro il Covid si possa raggiungere un'immunità di gregge,
non è da escludere una dose di richiamo ogni anno, come si fa con
l'influenza. In Israele, paese che prima di tutti ha avviato la campagna
per il booster, già è in programma
un ulteriore richiamo.
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