STUPIDA RAZZA

sabato 4 dicembre 2021

Per 281 medici No vax scatta la denuncia dei Nas Prefetti, via ai controlli

 sapete come ci va a nozze la criminalita' organizzata......?

Ciò dipende - spiega il Centro studi - dal fatto che siamo entrati nel ciclo dei rendimenti decrescenti :  Legge secondo la quale ogni unità aggiuntiva di un determinato fattore della produzione, fermi restando tutti gli altri fattori, produce dei rendimenti via via minori. «Questo determina un circolo vizioso: bassa crescita economica, quindi ridotti ritorni in termini di gettito fiscale, conseguentemente l’innesco della spirale del debito pubblico, una diffusa insoddisfazione sociale e la ricusazione del paradigma razionale. 

Multe a chi viola le norme sul green pass, compresa la versione «super». Multe a chi è tenuto e non controlla gli accessi. E multe, ritornano, a chi non indossa la mascherina in pubblico. Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza più gli agenti della polizia locale e i controllori delle aziende di trasporto. Un esercito per una sfida tutta da vedere. Per sfatare un equivoco, convinzione o pretesto per trasgredire: i controlli non si fanno, non ci sono, non si possono fare. Diceria ormai da smentire, anzi rendere infondata. Da lunedì, come ha voluto il presidente del Consiglio Mario Draghi nel decreto legge sul super green pass, scattano le verifiche a tutto campo sul rispetto delle norme anti Covid-19 nuove e vecchie. Le sanzioni vanno da 400 a mille euro. I prefetti di ogni provincia hanno ultimato i piani di intervento come ha chiesto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il lavoro è stato frenetico. Convocati i comitati provinciali ordine e sicurezza pubblica. Ogni provincia ha visto i vertici delle forze dell’ordine e municipali, quelli delle aziende bus e metro, le organizzazioni di categoria degli esercenti e imprenditori oltre ogni altro riferimento sociale utile, coinvolti in un piano rinnovato di prevenzione e controllo. A Roma il prefetto Piantedosi ha disposto interventi di ogni unità territoriale delle forze di polizia: con flessibilità potranno agire in ogni occasione opportuna per le verifiche anche sui mezzi di trasporto e non solo alle fermate. Il capo di gabinetto del Viminale, prefetto Bruno Frattasi, con una circolare ha raccomandato ai colleghi sul territorio di approntare piani definiti con una «diffusività delle verifiche» da mettere in atto. Certo, le azioni di contrasto si faranno «anche a campione». Il punto strategico, tuttavia, è la visibilità delle divise, la numerosità e la frequenza dei servizi. Lo schema di massima è poliziotti o carabinieri, più polizia locale e controllori, alle fermate di metro e autobus. Municipale e finanzieri nei locali pubblici. Intensità di verifiche più alta nei fine settimana, tra movida e vie dello shopping, comunque nei tempi e luoghi abbiamo costruito il progresso e il nostro benessere: la scienza, la medicina, i farmaci, le innovazioni tecnologiche. Ciò dipende - spiega il Centro studi - dal fatto che siamo entrati nel ciclo dei rendimenti decrescenti degli investimenti sociali. «Questo determina un circolo vizioso: bassa crescita economica, quindi ridotti ritorni in termini di gettito fiscale, conseguentemente l’innesco della spirale del debito pubblico, una diffusa insoddisfazione sociale e la ricusazione del paradigma razionale. La fuga nell’irrazionale è l'esito di aspettative soggettive insoddisfatte, pur essendo legittime in quanto alimentate dalle stesse promesse razionali. Infatti, l'81% degli italiani ritiene che oggi è molto difficile per un giovane vedersi riconosciuto nella vita l’investimento di tempo, energie e risorse profuso nello studio». In questo quadro di frammentazione sociale, dove l’irrazionale nega i fondamenti “razionali” che hanno prodotto il benessere, Il periodo dell’indagine I numeri che emergono dal 55.mo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese – presentato ieri al Cnel dal segretario generale Giorgio De Rita e dal direttore generale Massimiliano Valerii – sono frutto di un indagine, effettuata da Demetra nel periodo settembre-ottobre 2021 Il campione L’indagine che emerge dal 55.mo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese si basa su un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana adulta di 1.000 unità stratificato per sesso, età, area geografica e ampiezza demografica del comuni di residenza Marzio Bartoloni È scattato il conto alla rovescia per i 6,3 milioni di italiani (over 12) che, come ha certificato ieri l’ultimo report del commissario Figliuolo, non si sono ancora vaccinati. Per loro da lunedì la vita sarà più complicata: oltre a dover rinunciare a diverse attività sociali - dai ristoranti al chiuso a cinema, teatri e stadi -accessibili solo a chi si è vaccinato o è guarito dal Covid e quindi ha il “super” green pass dovranno munirsi di un green pass “base” (con tampone) per continuare a fare diverse attività. Tra queste forse quella più dirompente che rischia di generare caos soprattutto nelle grandi città è l’obbligo di esibire un tampone negativo per salire su bus e metro. Dopodomani infatti oltre che per viaggiare sui treni a lunga percorrenza e su quelli regionali servirà il green pass base anche su tutto il trasporto locale, oltre che per andare a lavorare o entrare in palestra o in piscina. Proprio in vista di questo appuntamento ieri si è registrato il record dei green pass scaricati: sono stati quasi 1,2 milioni i certificati verdi stampati o finiti sui telefonini degli italiani. Di questi 498.888 i green pass scaricati per avvenuta vaccinazione, 682.493 quelli per l'effettuazione di un tampone e 10.066 per guarigione dal Covid. La stretta è stata decisa dal Governo per provare a salvare il Natale ora che la quarta ondata del Covid continua ad aumentare il suo impatto anche se non in modo esponenziale: ieri 17030 nuovi contagi e 74 morti. Ma cresce la preoccupazione per la diffusione della nuova variante Omicron che come dimostra il boom dei casi in Sud Africa - sono cresciuti 8 volte da lunedì - è sicuramente più contagiosa: ieri ai primi 7 casi in Campania legati all’italiano tornato dal Sud Africa si è aggiunto un nuovo caso in Veneto. Si tratta di un residente nel Vicentino, rientrato anche lui da un viaggio di lavoro in Sudafrica. Il paziente che è vaccinato è risultato negativo a un primo tampone fatto al rientro, ma, percependo alcuni leggeri sintomi, ne ha fatto un secondo, che ha dato esito ‘ il fondatore di Biontech: contro variante serve un nuovo vaccino. Locatelli: «La quarta dose è una possibilità concreta» «di maggior afflusso». Il capo della Polizia, Lamberto Giannini, a sua volta ha inviato a tutti i questori una circolare. Ricorda loro come «il nuovo quadro normativo si inserisce in un contesto sociale particolarmente delicato e complesso» dove «si sono già registrate, in diverse aree territoriali, numerose iniziative anche estemporanee con criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica». Anche per questo sia Frattasi sia Giannini invitano i colleghi sul territorio a «non compromettere la fluidità del servizio» del trasporto pubblico locale. Il direttore del Dipartimento Ps, inoltre, sollecita i questori a inviare in prefettura «con cadenza giornaliera l’esito dei controlli per quanto concerne le attività della Polizia di Stato». Sembra di capire che così i dati delle verifiche dei comandi provinciali di Carabinieri e Gdf saranno mandati direttamente al prefetto nonostante il questore sia autorità tecnica di pubblica sicurezza. I prefetti a loro volta ogni settimana trasmetteranno un report di multe e controlli effettuati al Viminale. Sul piano sanitario il contrasto è stato intensificato anche dai carabinieri del Nas. Si sono concentrati su medici no vax tuttora in servizio. Altri, già sospesi, regolarmente in servizio presso Asl, ospedali, cliniche e studi professionali, in piena violazione della normativa. In totale sono 218, tutti denunciati a piedi libero, scoperti dai nucleo antisofisticazione e sanità dell’Arma dei carabinieri al termine di attività svolte in tutta Italia. Gli interventi dei carabinieri hanno riguardato 1.609 strutture pubbliche e private. Gli uomini dell’Arma hanno controllato 4.900 posizioni. Medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri e fisioterapisti hanno aggirato la normativa sull’obbligo di immunizzazione. Dei 218 individuati, 126 erano già stati sospesi dagli ordini professionali perché non avevano ricevuto le fiale di vaccino. Nei loro confronti l’accusa è esercizio abusivo della professione sanitaria. Tra i denunciati anche otto medici di famiglia e pediatri. Il blitz dei carabinieri del Nas ha riguardato anche diverse Asl, in Calabria, Sicilia, Molise e provincia di Bolzano: è stato contestato loro di non aver preso provvedimenti amministrativi e disciplinari nei confronti del personale no vax.




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