STUPIDA RAZZA

giovedì 3 marzo 2022

Le Regioni: «Allentare le restrizioni, percorso condiviso con il Governo»

Le Regioni aumentano la spinta per ridurre le restrizioni Covid-19. Ieri si è riunita la Conferenza della Regioni e delle Province autonome presieduta da Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia. «Si avvicina il termine dello stato di emergenza sanitaria (il 31 marzo, n.d.r.) e occorre un percorso di normalizzazione condiviso col Governo, a partire anche da una revisione di alcuni aspetti della normativa vigente - ha dichiarato Fedriga - cioè condividere tempestivamente modalità e azioni da portare avanti e i contenuti di un eventuale provvedimento per l’uscita dall’emergenza». Aggiunge il presidente della regione Friuli Venezia Giulia: «L’obiettivo deve essere quello di una progressione ordinata verso un ritorno alla normalità». Poi il presidente della Conferenza delle Regioni avanza anche alcune ipotesi di lavoro: «Superare almeno in certi ambiti l’obbligo della mascherina Ffp2 o rivedere le modalità di controllo del possesso del green pass nei pubblici servizi, affidando alla responsabilità dei singoli il mancato rispetto della normativa vigente». Venuto già meno l’obbligo della mascherina all’aperto, l’idea è di cominciare a estendere l’eliminazione della mascherina anche in altri contesti. Bisognerà vedere quali e con che tempi. La pressione è forte ma bisogna fare i conti con l’andamento dei contagi e l’orientamento dell’esecutivo. Anche l’obbligo dei green pass nei pubblici esercizi potrebbe avere una revisione. Difficile, se non improbabile, una sconfessione sic et simpliciter di uno strumento voluto fortemente dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Regole meno drastiche e restrittive, tuttavia, entreranno a breve nella discussione politica, vista proprio la scadenza dello stato di emergenza Covid-19. L’indicazione emersa ieri nella riunione della Conferenza delle Regioni si concentra, infatti, sull’obbligo del Green Pass tra negozi e altri esercizi pubblici. L’auspicio è una riduzione dei controlli. Non più integrali, ma a campione. L’esercente potrebbe essere messo nelle condizioni di liberarsi dall’obbligo di verificare il possesso del certificato verde per chiunque acceda al locale pubblico. I controlli potrebbero essere dunque occasionali, la responsabilità dell’eventuale mancato rispetto delle norme concentrarsi di conseguenza solo sul cliente privo di Green Pass. Tutte ipotesi, al momento, da discutere con il governo. L’indicazione politica delle Regioni però è univoca: cominciamo al più presto ad allentare i freni ormai così stringenti visto l’andamento della curva dei contagi in calo costante. E non ci sono soltanto le Regioni: alcuni partiti nella maggioranza, Lega e M5S in particolare, sono i più impegnati nelle richieste di allentamento. Di certo il processo sarà graduale e di pari passo con il calo della curva dei contagi. Il governo dovrà definire, tra l’altro, come le funzioni oggi esercitate dall’ufficio del commissario Francesco Paolo Figliuolo saranno trasferite alle Regioni. E che ruolo avrà la Protezione civile venuta meno la struttura commissariale con la fine dello stato di emergenza. I dati di ieri del bollettino del ministero della Salute confermano la frenata dei contagi. Sono 36.429 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, il giorno prima erano stati 46.631. Le vittime sono invece 214, lunedì erano state 233. Sono 12.867.918 gli italiani contagiati dal Covid dall’inizio della pandemia. Gli attualmente positivi sono 1.061.610, in calo di 11.620 nelle ultime 24 ore, mentre i morti totali salgono a 155.214. I dimessi e i guariti sono 11.651.094, con un incremento di 49.352 rispetto a ieri. Scendono poi sotto quota 10mila i ricoverati col Covid nei reparti ordinari: sono 9.954, ovvero 502 in meno rispetto al giorno prima. Sono invece 681 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 27 in meno rispetto al giorno prima.


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