STUPIDA RAZZA

giovedì 3 marzo 2022

Parlamento Ue: «Ora misure per attenuare gli impatti»

La guerra in Ucraina e il sistema delle sanzioni poste a carico della Russia avranno presto un impatto sull’economia europea e sul tessuto imprenditoriale. Un sistema di imprese che stava uscendo a macchia di leopardo dalla pandemia e che già stava accusando il colpo della crisi energetica. Quanto sta accadendo in questo ore causerà una tempesta perfetta che non potrà essere affrontata senza nuove misure straordinarie. È per questo motivo che a Bruxelles si sta cominciando a ragionare sulla strategia da adottare: la proroga del Temporary Framework da fine giugno a fine dicembre è una delle soluzioni più a portata di mano. Ma potrebbe non bastare. Nella risoluzione sull’Ucraina approvata martedì, il Parlamento Ue invita Commissione e Bce a monitorare l’impatto dell’attacco russo sulla stabilità finanziaria e dei prezzi e «a prendere in considerazione misure adeguate per attenuare qualsiasi impatto economico e sociale negativo». Nella situazione di emergenza prolungata verso la quale si sta andando, anche per effetto dei flussi migratori che interesseranno i paesi del centro europa, il meccanismo principe per dare ossigeno alle imprese resta il credito bancario e dunque le garanzie pubbliche sulle quali fa perno il Temporary Framework. Ora, però, proprio perchè le imprese si sono già indebitate servono strumenti per consentire operazioni di ristrutturazione per le attività imprenditoriali che non riescono a sostenere i pagamenti o che comunque hanno bisogno di nuova finanza. Da questo punto di vista l’attenzione torna sulla regolazione europea che fissa rigidi limiti e impone la riclassificazione dei prestiti che siano soggetti a operazione di rinegoziazione. Un’ipotesi al vaglio è la possibilità di valutare, in base all’evoluzione della guerra in Ucraina, la possibilità di sospendere temporaneamente alcune regole Eba. In prospettiva l’attenzione è puntata anche sulla proposta di direttiva presentata nei mesi scorsi dalla Commissione europea per il recepimento delle regole di Basilea 3+ sui requisiti prudenziali delle banche. Come si ricorderà anche l’attuazione di queste regole era stata rinviata di un anno dallo stesso Comitato di Basilea al momento dello scoppio della pandemia. Il documento varato dalla Commissione ne fissa l’entrata in vigore a partire dal 2025, ma tutto può essere rimesso in discussione nel lungo iter che porterà all’approvazione della legge europea. Il dibattito era partito nei primi mesi dell’anno, ma è evidente che l’emergenza in Ucraina rischia di rimettere in discussione la tempistica per l’adozione delle nuove regole. Considerato, poi, lo stravolgimento al quale andrà incontro l’equilibrio mondiale con il conflitto in corso potrebbero emergere riflessioni volte a un ripensamento complessivo di quella regolazione. Anche perchè il sistema delle banche europee non uscirà del tutto indenne. Basti pensare alle esposizioni verso la Russia o al fallimento della branch europea della banca russa Sberbank le cui sorti saranno decide nelle prossime ore. 


Nessun commento:

Posta un commento