L’impatto che le malattie
mentali, e la depressione in
particolare, hanno sul lavo-
ro è fortissimo. In termini di
ore lavorative perse si stima
uncostosocialeparia4miliardidieu-
ro,cheinprospettivaèdestinatoacre-
scere, considerata la nuova recrude-
scenza causata dalla fase pandemica.
Malasciamoparlarealcunistudi.
Ne consideriamo due. Nel primo,
pubblicato sulla Expert Review of
Pharmacoeconomics & Outcomes
Research, sostenuto da Janssen Italia
e intitolato “I costi della depressione
resistente ai trattamenti: evidenze di
una ricerca tra pazienti italiani”, i ri-
cercatori Matteo Ruggeri, Carlo Dra-
go,DonatellaMandolini,PierFrance-
saMorel,ClaudioMencaccieFabrizio
Staracespieganocheinterminidico-
sti indiretti (che pesano per il 70% del
totale), un paziente perde 42 giorni di
lavoroinunanno,circaunoasettima-
na. A cui vanno aggiunti quelli dei ca-
regivers.Ilcostomedioattribuibileal-
la perdita di produttività è di oltre
7mila euro. Lo studio ricorda che Aifa
stimacheladepressione,nellesuedi-
verse forme, riguarda circa il 12,7%
dellapopolazione,dicuisoloil33,1%è
curata con farmaci antidepressivi. La
letteraturainmateriastimacheinIta-
lia il costo sociale, in termini di ore la-
vorative perse, è complessivamente
paria4miliardidieurol’anno.
Guardando in prospettiva, il qua-
dro, a causa della pandemia, non
sembra in miglioramento e chiede di
nonperdered’occhioleavvisagliedel
disagiomentaleaidiversilivelli,tanto
nelle politiche della salute che del la-
voro. Uno studio pubblicato da Bmj
Open e realizzato dall’Istituto supe-
riore di sanità e dall’Università degli
Studi di Padova rileva che, in Italia,
duranteillockdownl’88,6%delleper-
sone sopra i 16 anni ha sofferto di
stresspsicologicoequasiil50%disin-
tomi di depressione, con le persone
più giovani, le donne e i disoccupati
che si sono rivelati più a rischio. A ri-
spondere sono state 5.008 persone,
conun’etàmediadi37annieinpreva-
lenzadonne(63%).Entrandonelme-
ritol’88,6%delcampionehalamenta-
to sintomi di stress psicologico, più
frequente nelle donne e nei disoccu-
pati.Metàdeisoggettihannosofferto
di sintomi depressivi moderati (il
25,5%)ogravi(il22%).Legiovanidon-
ne hanno mostrato una maggiore
probabilità di sintomi gravi. Il 23,3%
ha mostrato un impatto psicologico
moderato o severo. Donne e giovani
sono emersi come i gruppi più a ri-
schio.Ingeneralec’èstatounpeggio-
ramento delle abitudini alimentari.
Questi numeri contengono indica-
zioni chiare, dicono gli autori, «sulla
necessità di implementare program-
mi pubblici di supporto psicologico
per la comunità a fianco delle misure
perilcontrollopandemico».
Facendounpassoindietrorispetto
alla malattia, ci sono una serie di se-
gnali determinati anche dalle dina-
miche che la pandemia e il crescente
lavoro - e stress - mentale hanno ge-
nerato.«Tuttinoisiamostatimessidi
fronte a una situazione di crisi esistenzialeditipocollettivo.Moltissimepersone si sono ritrovate a fare il bi-
lanciodellavitae,quandononsoddi-
sfatte,hannomollatotutto.Legrandi
dimissionisonoavvenutealritornoal
lavoroquandomoltisisonoresiconto
che erano contenti di stare più vicini
allafamigliaenonhannosentitopiùil
piacereditornareallavoro».Ilprofes-
sor Francesco Pace parla dall’osser-
vatoriodellaSocietàitalianadipsico-
logia del lavoro e dell’organizzazione
(Siplo), da dove osserva intrecciarsi
moltedinamicheneiluoghidilavoro.
Tra i lasciti della pandemia, c’è «un
aumento delle problematiche legate
alla salute mentale nei contesti lavo-
rativi.Possiamodireconcertezzache
i lockdown e le fasi successive hanno
aggravato questa situazione». Du-
rante la pandemia c’è stata una forte
diffusione degli sportelli di aiuto psi-
cologico nelle imprese: «Strumenti
utili,manellamisuraincuisonointe-
gratiaunapprocciochevalorizzaila-
voratori, il loro benessere e il loro
coinvolgimento», afferma Pace. Al-
trimenti risultano un retaggio del
passato, quando nella modalità più
classica agli psicologi del lavoro «si
chiedeva di intervenire in termini di
aiuto e supporto a danno avvenuto -
dicePace-.Oggiinvececisonosegnali
di cambiamento e prevale lo studio
delle dinamiche psicosociali nelle or-
ganizzazioniperevitarechedetermi-
nati fenomeni avvengano nei luoghi
dilavorodoveèforteilcaricomentale
edemotivodellavoratore.Nelleorga-
nizzazionipiùmoderneedevolutegli
psicologi lavorano a stretto contatto
coningegneriedespertidiorganizza-
zioneincuisistudianoprocessi,cari-
chidilavoro,mansionipersvolgerlial
meglio senza esserne sopraffatti. In-
tervenire solo a disagio avvenuto si-
gnifica intervenire a danno e disagio
conclamatoelavoraresolosullatute-
la del lavoratore e non anche sulla tu-
teladelluogodilavoro».
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