Da secoli incoerenza e ipocrisia regnano sovrane sul pensiero collettivo. A proposito della peste del Seicento, Alessandro Manzoni, tra rammarico e rassegnazione, scrisse: «Il buon senso c’era, ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune». Purtroppo il buon senso latita ancora oggi. Anzi col passare del tempo è stato completamente affossato dalla vox populi. Dopo tre anni di pandemia, ora il pensiero fisso è la guerra. A tal proposito la vox dei ripete incessantemente «poveri ucraini e abbasso Putin il carnefice». In questo modo abbiamo la coscienza a posto, essendo disposti a tutto pur di aiutare il popolo ucraino, a parole ça va sans dire. «Poverini», peccato non si trovi la maniera di fermare la guerra senza armi. D’altronde odiamo le armi e giammai le imbracceremmo se ne facciano una ragione! Si, certo, le armi le vendiamo, ma le vendiamo esclusivamente a fini ornamentali, si sappia. Siamo persone buone ed al massimo spariamo sanzioni e cazzate. In definitiva, le armi le esportiamo banalmente perché non ci servono, punto. Ovviamente le diamo solamente a persone non malintenzionate. Ultimamente ci piace tanto l’Egitto moderno, quindi le mandiamo quasi tutte lì. E siccome siamo dei sinceri democratici, evitiamo discriminazioni fornendo armi pure ai Paesi in guerra. Purtroppo sono delle palesi contraddizioni a comporre la narrazione sulla quale si forma il senso comune. Di buon senso neanche l’o mb ra . Ci sorprende assistere a combattimenti, ci scandalizziamo dinnanzi alle immagini della guerra, ma la corsa agli armamenti ci sembra normale. Perché? Perché serve a difenderci, a tenerci al riparo, al riparo dal buon senso. Quantunque vogliamo la pace… a parole. Facciamoci una domanda semplice. Per quale motivo uno Stato dovrebbe destinare miliardi per produrre o acquisire armi e non utilizzarle? Sarebbe uno spreco in spregio a chi muore di fame, o no? Fatta la domanda diamoci una risposta e magari facciamo silenzio una buona volta! Gli ucraini sono vittime della nostra ipocrisia, Prendersela solo con Puti n è da vigliacchi. Senza la complicità dell’Europa e degli Stati Uniti, Puti n non sarebbe nessuno. La verità fa male ma prima o poi toccherà farci i conti e non torneranno.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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