STUPIDA RAZZA

martedì 26 aprile 2022

Lagarde: «I tassi saranno alzati»

«C’è una forte possibilità che i tassi saranno alzati prima della fine dell’anno». E «molto probabilmente il programma tradizionale di acquisti netti di attività (App) terminerà nel terzo trimestre, con un’alta probabilità che finirà agli inizi del trimestre, se i dati continueranno ad essere come quelli che vediamo adesso». La presidente della Bce Christine Lagarde si è spinta fino a tanto, ieri, ma non ha tradito l’impostazione di fondo. La Bce, ha puntualizzato, resta “data-dependent”, le decisioni di politica monetaria vengono prese rigorosamente sulla base di dati, analisi, proiezioni, stime su tutti i più importanti indicatori tra i quali inflazione (SPECULAZIONE !), consumi (ZERO !), salari (DEFLAZIONE SALARIAE !), crescita (ZERO !). E quindi bisognerà attendere la riunione del Consiglio direttivo del 9 giugno per sapere quando esattamente finirà  il QE e per avere indicazioni temporali più precise sul primo rialzo dei tassi dal 2011. «Non abbiamo fissato le tappe del viaggio che abbiamo iniziato lo scorso dicembre, procederemo passo dopo passo», ha rispiegato Lagarde. Incalzata dalla giornalista di CNBC Sara Eisen, in una doppia intervista che l’ha vista ieri seduta al fianco del segretario del Tesoro Usa Janet Yellen e il giorno precedente nella tavola rotonda con il chair della Federal Reserve Jerome Powell, la presidente della Bce ha sbottato sul rialzo dei tassi prima della fine dell’anno: «non so dire di quanto e per quante volte verranno alzati i tassi». Il confronto della Bce con la tabella di marcia della Federal Reserve a Washington era però inevitabile nel contesto degli IMF Spring meetings: Powell ha indicato che la Fed è pronta a una serie di rialzi da 50 centesimi, perché ritiene «appropriato muoversi velocemente e anticipando (front-end loading)». Lagarde, che all’IMF a Washington è a suo agio come fosse per lei una seconda casa, ha dovuto fare i conti in trasferta con le crescenti pressioni dei falchi che dall’altra sponda dell’Atlantico hanno lanciato una vera e propria campagna per promuovere il primo rialzo già in luglio. Un altro scenario di confronto tra Bce e Usa è stato sulla crescita. Yellen ha rimarcato la forza dell’economia e del mercato del lavoro Usa, (🤣🤣🤣) pur ammonendo che l’inflazione resterà più elevata più a lungo per via della guerra in Ucraina. Lagarde ha dovuto ammettere che la geografia pesa e che la guerra è scoppiata “nella porta accanto”, l’Ucraina è un Paese europeo e ha chiesto di entrare nella Ue. Per questo l’economia europea sarà più colpita dal conflitto militare «ingiustificato» voluto dalla Russia. Poi, rispondendo alla domanda di rito sulla stagflazione, la presidente ha detto: «se consideriamo la stagflazione come una fase di recessione prolungata affiancata da elevata inflazione, al momento non la vediamo ne’ nei dati, ne’ nello scenario di base e altri scenari». (ALLORA COMPRATI GLI OCCHIALI !)


Nessun commento:

Posta un commento