«C’è una forte possibilità che i tassi
saranno alzati prima della fine dell’anno». E «molto probabilmente il
programma tradizionale di acquisti
netti di attività (App) terminerà nel
terzo trimestre, con un’alta probabilità che finirà agli inizi del trimestre, se i dati continueranno ad essere come quelli che vediamo adesso». La presidente della Bce Christine Lagarde si è spinta fino a
tanto, ieri, ma non ha tradito l’impostazione di fondo. La Bce, ha
puntualizzato, resta “data-dependent”, le decisioni di politica monetaria vengono prese rigorosamente
sulla base di dati, analisi, proiezioni, stime su tutti i più importanti
indicatori tra i quali inflazione (SPECULAZIONE !),
consumi (ZERO !), salari (DEFLAZIONE SALARIAE !), crescita (ZERO !). E quindi
bisognerà attendere la riunione del
Consiglio direttivo del 9 giugno per
sapere quando esattamente finirà il QE e per avere indicazioni temporali più precise sul primo rialzo
dei tassi dal 2011.
«Non abbiamo fissato le tappe
del viaggio che abbiamo iniziato lo
scorso dicembre, procederemo passo dopo passo», ha rispiegato Lagarde. Incalzata dalla giornalista di
CNBC Sara Eisen, in una doppia intervista che l’ha vista ieri seduta al
fianco del segretario del Tesoro Usa
Janet Yellen e il giorno precedente
nella tavola rotonda con il chair della Federal Reserve Jerome Powell, la
presidente della Bce ha sbottato sul
rialzo dei tassi prima della fine dell’anno: «non so dire di quanto e per
quante volte verranno alzati i tassi».
Il confronto della Bce con la tabella di marcia della Federal Reserve a Washington era però inevitabile nel contesto degli IMF Spring meetings: Powell ha indicato che la Fed
è pronta a una serie di rialzi da 50
centesimi, perché ritiene «appropriato muoversi velocemente e anticipando (front-end loading)». Lagarde, che all’IMF a Washington è a
suo agio come fosse per lei una seconda casa, ha dovuto fare i conti in
trasferta con le crescenti pressioni
dei falchi che dall’altra sponda dell’Atlantico hanno lanciato una vera
e propria campagna per promuovere il primo rialzo già in luglio.
Un altro scenario di confronto
tra Bce e Usa è stato sulla crescita.
Yellen ha rimarcato la forza dell’economia e del mercato del lavoro
Usa, (🤣🤣🤣) pur ammonendo che l’inflazione resterà più elevata più a lungo
per via della guerra in Ucraina. Lagarde ha dovuto ammettere che la
geografia pesa e che la guerra è
scoppiata “nella porta accanto”,
l’Ucraina è un Paese europeo e ha
chiesto di entrare nella Ue. Per questo l’economia europea sarà più
colpita dal conflitto militare «ingiustificato» voluto dalla Russia. Poi,
rispondendo alla domanda di rito
sulla stagflazione, la presidente ha
detto: «se consideriamo la stagflazione come una fase di recessione
prolungata affiancata da elevata inflazione, al momento non la vediamo ne’ nei dati, ne’ nello scenario di
base e altri scenari». (ALLORA COMPRATI GLI OCCHIALI !)
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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