STUPIDA RAZZA

martedì 26 aprile 2022

Per rincorrere il soldato Zelensky seppelliamo l’interesse nazionale

 

 Salvate il soldato Z el e n s ky, nuova icona del mainstream globale. Di tutti gli altri soldati a nessuno interessa niente; a nessuno interessa il soldato I oa n n i s , la cui casa è stata distrutta dai turchi durante l’in - vasione di Cipro nel 1974. E Cipro è sempre lì, contesa tra Turchia e Grecia, due Paesi Nato, e quindi è impossibile prendere posizione a favore di uno o dell’altro, meglio fingere che il problema non esista. E così a Nicosia esiste una surreale buffer zone che divide l’Europa dalla Turkish Republic of Cyprus, riconosciuta solo da Ankara, esattamente come Mosca ha riconosciuto le due repubbliche del Donba s s . Ma se un problema europeo incancrenitosi come Cipro viene rimosso, non si capisce per quale motivo un problema extra europeo ed extra Nato debba essere diventato un problema di sopravvivenza per il mondo intero, e a maggior ragione per l’Italia e per la ridicola Unione europea, i cui leader non vedono l’ora di andare a Kiev a farsi un selfie con la nuova star del jet set mondial e. Ma chi è Volodymr Zelen - s ky? Nonostante quello che ci raccontano gli ospiti del salotto di Fabio Fa z io e dei suoi sodali, gli italiani non amano questo personaggio, che ogni giorno alza la posta e le richieste a Paesi che nulla hanno a che spartire con l’Ucraina. Gli stessi che definivano l’Uc ra i n a «un Paese di badanti, cameriere e amanti», oggi si strappano le vesti per il soldato Z el e n s ky. La maggioranza degli italiani è contraria all’invio di armi, ma l’opinione della maggioranza degli italiani non vale niente se è contraria all’opinione dei salotti benpensanti, pronti a sacrificare la vita (degli ucraini) per la libertà, dopo che per due anni ci hanno tolto la libertà ponendo la salute come valore assoluto da difendere. Siamo ormai la Bielorussia degli Stati Uniti, che ci usano come vassallo stupido nella guerra di propaganda; la televisione ha ormai da due mesi il suo nuovo totem, come nessun altro Paese al mondo, con anche l’ap - puntamento quotidiano con un telegiornale ucraino. Ma bisogna stare attenti: i vassalli stupidi sono i più deboli e i primi a essere sacrificati. Mentre Francia e Germania frenano, l’Italia si mostra fiera degli accordi per la fornitura di gas da Mozambico e Congo, come se questi Paesi fossero più democratici e affidabili della Russia di Vladimir Pu - ti n . Il rischio è che ci troveremo a pagare il gas molto di più e saremo ostaggi di regimi e dittatorelli ben peggiori. La scelta del gas russo era proprio dovuta all’affidabilità nei rapporti commerciali con quel Paese. Ma ormai si devono rompere le relazioni con la Russia, in tutti i campi, economici, culturali e sportivi, per far contento il soldato Zelen - s ky e il suo zio rimbambito d’America, a scapito dell’inte - resse nazionale, che dovrebbe essere la priorità di chi rappresenta i cittadini italiani. Non ha più senso fare premesse su aggressori e aggrediti, non ha nessun senso in un Paese dove, ormai, chi ha idee argomentate e supportate da esperienze sul campo di una vita in prima linea deve difendersi dagli attacchi di A nto n io C a p ra r ica , che ha speso la sua vita da giornalista interpretando i colori dei cappellini della regina E l i s a b etta , che aveva la bombetta in testa e che, in età da pensione, si è scoperto grande esperto di geopolitica e ha sostituito la bombetta con le bombe. Il nostro esperto di mutande, regali e cravattoni non si interessa del soldato I oa n n i s , o di tutti gli altri soldati impegnati in tutte le tremende guerre in corso nel mondo; ha trovato Z el e n s ky, la sua nuova icona, il nuovo Che Gueva ra . Per un po’ è a posto. Il rischio tragico è che qualcuno lo ascolti.

Nessun commento:

Posta un commento