Il cambio di politica monetaria sui tassi da parte della BCE, ma soprattutto la decisione di togliere di fatto la garanzia sui debiti dei paesi membri, ha messo in moto i più esperti nell’ennesimo tentativo di trovare la soluzione ideale per non essere più dipendenti da Francoforte.
Come al solito si tentano tutte le soluzioni, tranne che indicare quella unica e giusta: ovvero la garanzia di una banca centrale dipendente dal governo.
Tra questi spicca l’intervento a dir poco ottimistico di un super-banchiere, il CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. [1]
“Niente panico”. L’Italia ha fondamenta robuste ed è in grado di resistere a turbolenze ben più violente di quelle innescate dal maldestro balletto della Bce sulle prossime mosse di politica monetaria. Neanche la recessione deve spaventare più di tanto, perché il Paese, tassi o non tassi, dimostrerà di saper crescere anche in un contesto avverso.
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