Rischio di recessione: in frenata Borse, tassi e materie prime
L’inflazione in Gran Bretagna raggiunge il 9,1%, in linea con le attese ma comunque al massimo da 40 anni. Il Presidente della Fed ribadisce al Senato
Usa che la banca centrale ha fatto della
lotta al costo della vita la sua missione,
tanto che potrebbe alzare i tassi anche
oltre la loro semplice «normalizzazione». E il BTp Italia, strumento anti-inflazione per antonomasia, raccoglie in
tre giorni tra i risparmiatori italiani 7,2
miliardi di euro: seconda maggior partecipazione dal 2014 per questo tipo di
strumenti, dopo il boom del 2020.
Eppure, mentre i dati macroeconomici e i discorsi dei banchieri centrali sono tutti orientati sul tema dell’inflazione, i mercati guardano già
avanti. Sono già oltre: ormai sono entrati in modalità recessione. Sono
convinti che la lotta all’inflazione da
parte delle banche centrali, unita allo
shock energetico che colpisce soprattutto l’Europa, non lascerà scampo alle economie di mezzo mondo. Insomma: i mercati prezzano sempre più il
forte rallentamento economico. L’inflazione è diventato un capitolo ormai
vecchio. Come un film già visto.
Modalità recessione
L’andamento di tutti i mercati finanziari sembra quasi metterlo per
iscritto. Ieri sono innanzitutto calati
i prezzi di tutte le materie prime: dal
petrolio (con il Brent che ha perso il
2,62% ieri e il 12,8% dai massimi) al
rame (che ieri è arrivato al minimo da
15 mesi perdendo il 2,50% e il 18,2%
dai massimi). Segno che il mercato
inizia a scontare una frenata dell’economia globale e dunque un minor consumo di materie prime.
Poi sono scesi in maniera consistente i rendimenti dei titoli di Stato:
i Bund decennali sono passati dall’1,76% di martedì all’1,63% di ieri sera,
i Treasury Usa sono calati dal 3,28% al
3,15% e anche i tassi dei BTp sono scesi
da 3,79% a 3,65%. Questo significa da
un lato che gli investitori sono andati
in cerca di beni rifugio come i Bund e
i Treasury, dall’altro che iniziano a
ipotizzare futuri ribassi dei tassi a
causa della futura recessione: questo
ha fatto salire i prezzi e scendere i rendimenti dei titoli di Stato. Tutti.
Infine le Borse: quelle europee
hanno aperto in pesante ribasso (oltre il 2%), poi hanno recuperato terreno con l’apertura di quelle americane
ma hanno chiuso comunque in frenata: Milano -1,36%, Parigi -0,81%,
Francoforte -1,11%. Solo negli Usa i listini sono restati in positivo.
La chiave di lettura
Questi movimenti indicano, come accennato, che i mercati pensano sempre più che la cura da cavallo anti-inflazione delle banche centrali finisca
presto o tardi per azzoppare il cavallo
stesso.👍👍👍 Quindi scontano tassi in rialzo
nel breve, ma in calo nel lungo. È questo che nel pomeriggio potrebbe aver
sostenuto le Borse, soprattutto quelle
americane: secondo alcuni osservatori, sui mercati sta iniziando a diffondersi l’idea che se la recessione arriverà, prima o poi le banche centrali
saranno costrette a fare marcia indietro e ad abbassare i tassi d’interesse.👍👍👍
Così le Borse, che guardano sempre
avanti, nel pomeriggio hanno provato a rialzare la testa.
Non è un caso che le migliori del
giorno siano state quelle americane e
in particolar modo il Nasdaq: a beneficiare di un nuovo futuro possibile ribasso dei tassi sarebbero infatti soprattutto i titoli tech. A sostenerle potrebbero arrivare poi i ribilanciamenti dei
portafogli che, secondo i calcoli di JP
Morgan, da qui a fine mese potrebbero
spingere gli investitori a comprare
azioni per circa 250 miliardi di dollari.
Il BTp Italia
Se i mercati guardano già alla futura possibile recessione, i risparmiatori italiani guardano alle loro
tasche e alla presente, attualissima, inflazione. Così hanno dato
una buona risposta all’offerta di
BTp Italia fatta dal Tesoro: con richieste ieri per 1,39 miliardi di euro, la domanda totale in tre giorni
è arrivata dai risparmiatori fino a
7,2 miliardi. Escludendo il BTp Italia lanciato nel 2020, era dal 2014
che non si vedevano richieste così
elevate. Oggi l’offerta è aperta agli
investitori istituzionali: vedremo
che tipo di accoglienza riserveranno loro al BTp Italia.
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