STUPIDA RAZZA

venerdì 17 giugno 2022

Vendetta dopo la resa sulla scuola: bavaglio sui mezzi per tutta l’e st at e

 

Oggi il cdm sull’obbligo di mascherina. Dopo aver graziato gli alunni, Speranza si vendica: oltre che in Rsa e ospedali, il bavaglio resterà obbligatorio fino a fine settembre sui mezzi pubblici. Intanto, aumentano gli studiosi contrari alle vaccinazioni di richiamo. Ricerche su S c ie n c e eL a n c et m o s tra n o il crollo dell’immunità negli inoculati in pochi mesi.A 24 ore dalla resa sulle mascherine agli esami - e con l’ormai consueto ritardo, dato che oggi scade il precedente decreto - il carrozzone sanitario prepara una rappresaglia. La annuncia Andrea Costa, in vista del Consiglio dei ministri odierno: l’obbligo di museruola sarà rinnovato in ospedali, Rsa e sui mezzi pubblici. Fino a fine settembre. Quando, con Omicron 5, l’autunno e la corsa all’enne - sima dose di vaccino, il governo varerà un’altra proroga. In pratica, fine mascherina mai. Autobus, tram, metro, navi e aerei sono «luoghi più affollati», spiega il sottosegretario alla Salute. Lì, «ci vuole ancora un po’di prudenza». Non basta neppure la paternalistica «raccomandazione», la foglia di fico del nanny State po st pandemico, sguinzagliata per alunni di terza media e maturandi. Eppure, C o s ta è in grado di cogliere l’attrito grottesco del feticismo dei volti coperti: l’abrogazione del bavaglio coatto tra i banchi è stato un atto «di coerenza e buon senso», giacché «era difficile sostenere come un ragazzo di 18 anni avesse potuto votare senza l’obbligo della mascherina e, una settimana dopo, dovesse essere obbligato a metterla per sostenere gli esami» di Stato. Appunto. Questa logica andava applicata altresì ai trasporti pubblici: la persona che sul bus pieno deve bardarsi naso e bocca - salvo sorprese dell’ultimo minuto in cdm - la potrà togliere in altrettanto gremiti palazzetti dello sport, teatri, cinema. E già non la usa in locali stracolmi, nei supermercati, nei negozi. Persino a bordo di uno stesso mezzo regna la contraddizione. Prendete gli aeroplani: siamo gli ultimi incaprettati nel nome della cautela, mentre mezza Europa, seguendo la Florida libertaria, ha affrancato i passeggeri. Però, sul volo, a ora di pranzo o di cena, le hostess distribuiscono pasti che possono essere consumati con calma, naturalmente senza mascherina, naturalmente appiccicati ai propri vicini. Trenitalia, nel goffo tentativo di ovviare al paradosso, consiglia ai viaggiatori di sostare nel vagone bar delle Frecce solo il tempo strettamente necessario alla consumazione. Non ci sono giustificazioni scientifiche, non esistono criteri razionali. Nessuno avverte l’esigenza di ideare un’a rgomentazione plausibile. Per non fare la figura dei pagliacci, agli esponenti del governo basterebbe affidarsi alla coscienza degli individui: chi è fragile, o solo ipocondriaco, porti la Ffp2 anche se passeggia da solo; chi vuole ricominciare a vivere, dopo punture a ripetizione e immunizzazione naturale, rimetta il pezzo di stoffa nel cassetto. Si vede che rinunciare alla pantomima costa troppa fatica. Ed è esattamente tale attaccamento all’im pa lc atura di potere, costruita sul Covid, a costituire il rischio più grande per i nostri ragazzi. lega Roberto Speranza, al termine del quale era stato deciso di eliminare l’obbligo di mascherina agli esami. Di ques t’anno scolastico, incredibilmente, il responsabile dell’Istruzione ha riferito che si è «felicemente concluso». Un successo: i giovani psicologicamente prostrati e le lacune nella loro preparazione devono essere un’invenzione dei complottisti. Il fatto è che le prospettive per il prossimo anno rimangono inquietanti: «Su settembre stiamo lavorando da tempo per avere una scuola in presenza e in sicurezza», ha proclamato B ianchi. Che ha aggiunto: «Stiamo definendo i diversi scenari che ci potranno essere». Non è difficile immaginare quali abbiano in mente. «Non possiamo controllare la situazione epidemiologica a livello mondiale», è stato il guizzo del titolare del dicastero, «ma la nostra la controlliamo». Ah sì? Grazie alle mascherine, magari? E con buona pace degli studi che dimostrano l’assoluta irrilevanza delle misure adottate nelle aule, ai fini del contenimento del Sars-Cov-2? La battaglia, in definitiva, è ben lungi dall’essere vinta del tutto. Tanto più che, dal circo delle virostar, proseguono le pressioni per tenere in piedi il bagaglino sanitario. Fab ri zio Preg l i a s c o vaticina una «ondata estiva», con «circa 100.000 infezioni al giorno». Massimo An dreo ni ribadisce che, al netto delle decisioni dell’ese - cutivo, da oggi «la mascherina deve rimanere sempre con noi, per usarla quando, sia al chiuso che all’aperto, ci sono situazioni di affollamento». Financo l’Europa contribuisce ad alimentare gli allarmismi: «La pandemia non è finita», ammonisce Stella Kyriakides, commissario Ue alla Salute, «dobbiamo essere pronti per i prossimi mesi». Tradotto: proroga del green pass, che Bruxelles s’appresta a varare; ancora vaccinazioni, con i farmaci riadattati a varianti, nel frattempo, superate; e, per gradire, mascherine. Quelle sui mezzi fungeranno da m e m e n to m o ri . Dopodiché, per riportarle in auge ovunque, basteranno qualche bollettino infausto e un nuovo decretino dei «mig l io r i » .

Nessun commento:

Posta un commento