STUPIDA RAZZA

mercoledì 1 dicembre 2021

Epidemia di panico al G7 su Omicron E il Sudafrica ci deride: «Esagerati»

 

L’i m mu n o l ogo Sergio Abrig nani, del Comitato tecnico scientifico, non ha dubbi: «È improbabile che il ceppo possa bucare la protezione». Il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, usa un altro giro di parole: «La nuova variante non saprà sfuggire al vaccino». Se il Covid formato Sudafrica, insomma, non buca né sfugge all’antidoto, l’al - larme che si sta creando per la nuova variante Omicron non ha motivo di esistere. Anche i medici sudafricani confermano che i sintomi provocati dalla mutazione del virus sono lievi e non portano ad accrescere né il numero di ricoverati né quello dei morti. La dottoressa A n gel iq ue C o etze e, la ricercatrice sudafricana che per prima ha isolato il nuovo ceppo virale, conferma quello che nel mondo scientifico è ormai una certezza: «Non allarmatevi», ha detto ieri in un’intervista a Rep ubblic a, «i sintomi sono molto lievi. La variante si manifesta con stanchezza, mal di testa, prurito in gola, leggero raffreddore. Finora non abbiamo registrato nessun caso grave, la contagiosità della Omicron sembra simile alla Delta». E poi l’accusa contro l’Occidente: «È stata un’esagerazione isolarci dal mondo». Anche il ministero degli Esteri del Sudafrica ha definito «abbastanza deplorevole, molto spiacevole e direi anche triste» la pioggia di limitazioni alle frontiere. «Avrei capito la chiusura e la paura se avessimo assistito all’e s p l osione di effetti gravi, ma non li abbiamo visti», specifica la dottoressa C oetze e. «Nessuno dei pazienti infettati dalla Omicron è stato mai ricoverato. Non dovete farvi prendere dal panico. Se avvertite i sintomi descritti per più di due giorni, fatevi il test. Vaccinatevi, indossate la mascherina e non state in posti affollati». Nessuna novità, sono le raccomandazioni che ci inseguono ormai da quasi due anni. Molto rumore per nulla, dunque? Non proprio. Perché il Regno Unito ha convocato un vertice G7 dei ministri della Salute, incluso Rober to S p e ra nza , per esaminare l’andamento dei contagi da variante Omicron. «L’Italia da sola non basta, l’azione comune, a livello europeo e mondiale, è irrinunciabile», ha spiegato il nostro rappresentante. E il messaggio arrivato dal G7 è di panico. «La variante è molto contagiosa», hanno detto i ministri, che pure hanno elogiato il «lavoro esemplare» del Sudafrica che ha rilevato il ceppo e l’ha comunicato subito. «La comunità globale si trova, a una prima valutazione, di fronte alla minaccia di una nuova variante di Covid molto contagiosa, che richiede un’azione urgente», si legge in una nota. Anche Anthony Fauci, consigliere della Casa Bianca per la pandemia, ha incontrato, allarmato, il presidente Joe Biden per preparare gli Stati Uniti al rischio dell’ennesima ondata di contagi. Da noi lo spettro della mutazione viene agitato come una minaccia gravissima per spingere ancora gli indecisi verso la vaccinazione. E per preparare il terreno alla prossima forzatura, cioè il prolungamento dello stato d’emer - genza in Italia che dura già da due anni e, secondo la legge, sarebbe al capolinea. Ma il governo vuole forzare le normative. C’è da chiedersi il perché di tanta agitazione, scoppiata improvvisamente quando la variante circolava già da un pezzo. R e mu z z i ha detto che «il più bravo virologo del Sudafrica è al lavoro su questo virus dall’11 novembre»: sono passati 20 giorni. La dottoressa Coetzee svela di avere individuato la Omicron il 18 novembre. Perché il bubbone è scoppiato il 25? I maliziosi collegano l’a f fai re alla richiesta, inoltrata a Pfizer il 24, di sospendere le consegne delle dosi, perché ce n’erano già troppe in deposito. L’agitazione di S p era n za , comunque, non trova riscontro nei numeri delle autorità internazionali. L’Organi zzazione mondiale della sanità ha fatto sapere che al momento «non sono stati confermati decessi riconducibili alla variante Omicron», che pure è stata classificata come «oggetto di preoccupazione» perché «il rischio globale complessivo è valutato come molto elevato». In Europa, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) conferma 33 casi in otto Paesi del Vecchio continente, nessuno dei quali ha reso necessario il ricovero ospedaliero. Eppure bastano pochi contagi per scatenare il panico, come è successo in Portogallo dove nella squadra di calcio del Belenenses nove giocatori sono risultati positivi: nonostante sia il Paese più vaccinato d’Europa (87% della popolazione, 100% degli over 65), il premier Antonio Costa ha disposto il ritorno dello stato di calamità da domani con 3.300 nuovi casi e 12 decessi. Il ministero della Salute di Pretoria ha comunicato ieri che domenica i morti da Covid sono stati soltanto 6 con 2.273 nuovi casi nelle 24 ore, in calo rispetto ai 3.200 di venerdì 26 novembre e ai 2.858 di sabato 27. Il Sudafrica ha 56 milioni di abitanti (poco meno dell’Italia); ha registrato quasi 3 milioni di contagiati con 2,8 milioni di ricoveri e circa 90.000 morti. Dai dati ufficiali non si evince quanti dei nuovi casi di positività siano imputabili alla variante Omicron. L’andamento generale, comunque, non lascia dubbi: non c’è progressione nel contagio. E tutto sommato non sembra neppure che il vaccino faccia tutta questa differenza. Le dosi finora somministrate nella punta meridionale dell’Africa sono 25,3 milioni (95,5 milioni in Italia) e le persone attualmente positive sfiorano le 24.000. È la fotografia di una situazione molto meno allarmante che da noi. Eppure il Paese viene additato come la nuova minaccia che incombe sul pi a n eta . 

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