STUPIDA RAZZA

mercoledì 22 dicembre 2021

Verso il pass breve e l’obbligo di Ffp2 Ma Draghi tentenna

 

La strategia del governo per ora sembra allineata a quella del ministro della Salute, Rober to S p e ra n za . Quella delle tre V, «Vedremo, valuteremo, verific h e re m o » . Tanto che ieri anche il presidente del Consiglio, M a r io D ra g h i , ha preso tempo in vista della cabina di regia che si terrà giovedì. Nella conferenza stampa con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il premier ha detto che c’è «ancora c’è da lavorare e essere attenti», che in cabina di regia «passeremo in rassegna eventuali provvedimenti in vista delle vacanze di Natale», ma che «non c’è ancora nulla di deciso. Aspettiamo fino a mercoledì o giovedì i dati di sequenziamento per vedere come avanza la variante Omicron». E mentre si aspetta, «la cosa fondamentale è procedere con la massima velocità alla terza somministrazione» del vaccino, ha aggiunto. Al netto delle dichiarazioni ufficiali, e in attesa dei numeri sul sequenziamento, la strada da seguire per fronteggiare l’impennata di contagi sembra per ora viaggiare su più binari: spingere sui booster, rimodulare della durata del green pass da 9 a 6-7 mesi, chiedere il tampone anche ai vaccinati che vogliono andare in stadi, concerti o discoteche, mentre l’obbligo di mascherina all’aperto sarebbe solo una misura simbolica, visto che molte Regioni e Comuni l’hanno già applicata con proprie ordinanze e visto che è già previsto in caso di assembramenti. Si fa largo quindi l’ipotesi (suggerita dal professor Andrea Crisanti) di mettere tutti la mascherina Ffp2 per tre settimane su bus, metro, cinema, teatri, creando l’effetto di un lockdown ma senza chiusure. Lo spettro di un lockdown, quello vero, continua però ad aggirarsi in vista del Capodanno, mentre fonti di governo escludono sia l’estensione dell’obbligo di vaccino per tutti sia l’utilizzo del super green pass su bus e metro. L’unica certezza è quindi che il governo attenderà l’e s i to della flash survey avviata dall’Istituto superiore di sanità per capire la reale diffusione della nuova variante e l’impat - to sui casi giornalieri. I primi risultati saranno sul tavolo di Palazzo Chigi tra domani e giovedì e solo allora e sulla base di quei numeri si tireranno le somme. Qualche indicazione, però, D ra g h i l’ha già avuta: i casi di Omicron sono sottostimati causa un tracciamento e sequenziamento che da tempo è uno dei talloni d’Achille della lotta al Covid e il picco dei casi potrebbe arrivare a gennaio i n o l trato. Il ministro S p e ra n za intan - to continua ripetere come un mantra che valuterà «la congruità delle misure» anti Covid in campo «facendo una riflessione con i nostri scienziati». Anche il suo sottosegretario, Andrea Costa, chiede alla politica di «attendere con grande fiducia quelle che saranno le evidenze scientifiche». Dopodiché, «se ci verrà messo in evidenza che sarà opportuno ridurre la durata del green pass, credo che da parte del governo ci dovrà essere la massima disponibilità», ha detto a margine di un convegno, aggiungendo che «sicuramente verranno fatte valutazioni sulla durata del tampone, così come valuteremo ulteriori restrizioni: vedremo se ci sarà la necessità di estendere l’obbligo per ulteriori categorie, per esempio». Sul fronte dei trasporti, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ieri, in u n’intervista a Radio24, ha assicurato che «al momento la cabina di regia di giovedì non prevederà ulteriori interventi. Il green pass utilizzato nelle ultime settimane per il trasporto pubblico locale è già una misura piuttosto robusta. Vediamo che i controlli, anche sui treni regionali, mostrano una parte molto contenuta, nell’ordine del 2% di controlli positivi, cioè di persone sprovviste» del certificato verde. Alle scarne comunicazioni dei decisori, intanto, fanno però da contorno i consigli (non richiesti) degli esperti: secondo l’ex direttore di reparto Malattie infettive dell’o sped ale Sacco, Massimo Galli, se la situazione del Covid in Italia dovesse peggiorare, si potrebbe pensare di allungare le vacanze natalizie: «Non sto sollecitando un ritorno alla Dad, (🤔🤔🤔) ma suggerendo di pensare ad un possibile, maggiore iato, soprattutto per tutte le quelle fasce non vaccinate e non vaccin abi l i » . Quanto alla politica, l’ipotesi dei tamponi obbligatori anche per i vaccinati per accedere a cinema e teatri suscita non poche perplessità, anche nel Pd. (TI CREDO VI SIETE SPUTTANATI CON LE VOSTRE MANI !) (🤫🤫🤫) «È una misura da evitare in tutti i modi», dice Rober to R a m pi , senatore e capogruppo dem in commissione Cultura. Uno stop arriva anche da Fratelli d’Italia: «Segnerebbe il colpo di grazia per il settore dello spettacolo», attacca il capogruppo in commissione Cultura della Camera, Federi - co Mollicone. La comunità scientifica «dovrebbe mettersi d’accorso se il tampone serve o non serve», (NON CI STANNO CAPENDO PIU' UN CAZZO !) (🤣🤣🤣) aggiunge il leader della Lega, Matteo Salvini, per una volta d’accordo con l’ex premier Giuseppe Conte («la strada non è costringere a fare il tampone per i luoghi pubblici ma la terza vaccinaz io n e » ) . Nel frattempo, sempre ieri un portavoce della Commissione europea ha risposto a una domanda sulle misure prese dall’Italia, che ha introdotto l’obbligo di tampone anche per i cittadini con green pass in arrivo dalla Ue. «Con Omicron ci troviamo in una situazione in cui le autorità pubbliche devono prendere delle decisioni sulla base delle informazioni scientifiche molto limitate. Con il passare del tempo e con maggiori informazioni» disponibili, «ci possiamo aspettare che le misure degli Stati convergeranno», ha detto Christian Wigand.

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