NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
giovedì 25 novembre 2021
Draghi loda ancora il modello Italia ma intanto confina i suoi cittadini
La conferenza
stampa di M a r io
D ra gh i dopo il
Consiglio dei ministri ieri sera è
cominciata così.
«La situazione italiana oggi è
sotto controllo, in una delle situazioni migliori in Europa,
grazie alla campagna italiana
che è stata un successo notevole. Voglio ringraziare gli italiani che si sono vaccinati e
quelli che ora stanno aderendo con uguale partecipazione
a terza dose ». E allora perché
varare la nuova stretta con super green pass? Perché «vediamo una situazione molto
grave ai nostri confini» e anche la situazione italiana «è in
lieve ma costante peggioramento. Non siamo nella pienezza dell’inverno e la copertura vaccinale del ciclo comincia ad affievolirsi». E ancora:
«Vogliamo prevenire per preservare. Prevenire per conservare quello che ci siamo conquistati nel corso di quest’an -
no. I nostri ricordi vanno ai
quasi 130.000 morti, alla caduta dell’attività economica del
8-9% , a ricordi negozi chiusi, i
ragazzi in Dad. Non vogliamo
rischi. Vogliamo conservare la
normalità» acquisita, «vogliamo continuare ad essere aperti, ad avere i ragazzi a scuola».
Una «normalità» che riguarda
solo i vaccinati. E che, invece,
sarà negata agli altri, lo zoccolo duro che è poco più del 10%
degli over 12. Ovvero i no vax.
Nella prima parte del suo intervento, Dra ghi ha sottolineato come sia «importante
non sottovalutare le diversità
di comportamenti, di vedute.
Non sottovalutare, né criminalizzare ma cercare di continuare sulla strada, cercando
di convincere, non credo ci
siano alternative». Poi però i
toni si sono fatti più duri rispondendo all’ultima domanda dei giornalisti presenti in
sala. Tema: come sarà il Natale
del prossimo anno? «Spero un
Natale normale. Se abbiamo
un po’ di restrizioni, per i vaccinati questo Natale è normale. E speriamo che la pandemia si evolva in maniera tale
che il prossimo sia veramente
un Natale per tutti. Questo è
quello che vogliamo riconquistare, che lo sia per tutti. Bisogna che anche coloro che da
oggi saranno oggetto di restrizioni o a cui saranno riservate
le restrizioni possano essere,
tornare, ad essere parte della
società con tutti noi». Ma per
queste feste i non vaccinati saranno fuori dalla società. Più
chiaro di così.
Meno cristallina è stata la
sua risposta sulla durata dello
stato di emergenza che sta per
scadere e non può essere prorogato oltre i 24 mesi. «Sullo
stato di emergenza non mi azzardo a dire niente a un mese
dalla scadenza, sennò Cassese
(Sabino, ex giudice costituzionale, ndr) mi sgrida, valuteremo la situazione man mano
che si presenterà», ha detto in
conferenza stampa. Aggiungendo poi la parte più criptica:
«Ma a noi cosa interessa? Prolungare l’emergenza o avere a
disposizione tutta la struttura
di mobilitazione sanitaria che
ci ha permesso sinora di combattere l’epidemia? Credo che
la risposta sia la seconda. La
strada di buonsenso è quella di
chiedersi di mantenere questa struttura senza prolungare un altro stato di emergenza,
ma non lo so se questo è possibi l e » .
Attenzione: qualche giorno
fa, lo scorso 20 novembre, il
ministro Renato Brunetta
aveva dichiarato, in un’inter -
vista al Corriere della Sera, che
gli piacerebbe poter tornare
«a una situazione di normalità, attribuendo tutti i poteri
straordinari a una struttura di
missione di Palazzo Chigi. Sarebbe un atto di grande responsabilità, con un enorme
potere simbolico». «Ne ha parlato con D ra g h i ?», gli era stato
chiesto. «Il governo sta riflettendo, ne ho parlato con Spe -
ra n za e altri colleghi. Possiamo mantenere i poteri straordinari senza la cappa dell’emergenza», aveva risposto. In
sostanza, fine (formale) dello
stato di emergenza, ma poteri
«straordinari» (sostanzialmente derivanti dallo stato di
emergenza) che restano incardinati a Palazzo Chigi. È
questo che voleva dire D ra g h i
ieri sera? Vedremo. I giornalisti presenti hanno interpretato la sua frase sibillina come
un non essere favorevole alla
proroga, «questo non l’ho detto», ha però ribattuto subito il
premier. Che di fatto ha dichiarato di non sapere se mantenere la struttura senza prolungare l’emergenza è possibi l e.
Il presidente del Consiglio
si è poi espresso sui vaccini
per i bambini tra i 5 e gli 11
anni: «Stiamo aspettando la
pronuncia dell’Ema, l’A ge n z i a
europea del farmaco, ma è stato deciso dal Cdm di iniziare
subito una importante campagna di sensibilizzazione,
perché è prevedibile che ci
possano essere esitazioni».
Quanto ai controlli che serviranno per far rispettare le regole del super green pass e del
green pass «base» sui trasporti pubblici, il premier ha assicurato che «di questo è stata
investita la ministra dell’I nterno, le forze dell’ordine saranno mobilitate in modo tota l e » .
Infine, il versante politico.
Le nuove norme sono state varate ieri dal Cdm all’unanimi -
tà e D ra g hi ha sottolineato
l’importanza - per ricucire la
contrapposizione tra chi si
vaccina e chi no - che il governo sia compatto nelle sue determinazioni. «Non deve avere cedimenti o posizioni un po’
diverse come già visto tante
volte nella storia italiana: la
mancanza di compattezza viene utilizzata come scusa per
evadere l’obbligo», ha aggiunto. Precisando anche, in risposta a una domanda di una giornalista, che «non ci sono stati
sforzi di convincimento» nei
confronti di Matteo Salvini
per accettare il «green pass
rafforzato» anche in zona
bianca. «La prospettiva che è
stata data in primis da presidenti delle Regioni e altri governatori è cosa fare per non
chiudere. La domanda non è
quando entreremo in zona “x”
cosa dobbiamo chiudere. La
questione è non chiudere e secondo me è molto convincente » .
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