L’obsolescenza program-
mata dei prodotti è una delle
strategie alla base del sistema
capitalistico basato sui consu-
mi. I prodotti vengono conge-
gnati per avere una vita limita-
ta, e spingere di conseguenza
alla loro sostituzione; è la logi-
ca che sta dietro ai prodotti
tecnologici, e a molti altri set-
tori, fondati sulla moda anzi-
ché sulla rottura programma-
ta di un microchip. Se non ci
fossero questi due fattori (rot-
tura programmata e creazione
di un bisogno inesistente) il si-
stema economico collassereb-
be su sé stesso.
Vedendo quello che sta av-
venendo sul fronte farmaci
sperimentali contro il Covid
(impropriamente definiti vac-
cini come ormai evidente)
sembra che questa strategia
sia stata applicata con una
scientifica precisione. Un pro-
dotto, lanciato sul mercato co-
me soluzione alla malattia, si è
progressivamente trasforma-
to in una profilassi dall’effica -
cia sempre calante; all’inizio si
prospettava una copertura di
un anno, poi di 8 mesi, fino ad
arrivare ai 3/4 mesi di oggi, e
forse da domani sarà comple-
tamente inutile di fronte alla
nuova variante.
Straordinaria obsolescenza
programmata; ogni 4 mesi il
mondo intero deve sostituire
il vecchio prodotto, che non
funziona più. Tra l’altro, visto
che per mesi ci è stato raccon-
tato che il virus muta in conti-
nuazione, la logica porterebbe
a dire che un vaccino progetta-
to nel 2020 non sia adatto a
una malattia che nel 2021 è di-
versa; un po' come presentarsi
con l’abito della nonna alla fe-
sta di compleanno di una tren-
te n n e.
Negli ultimi mesi il virus pa-
reva non mutasse più; nessu-
no parlava più di varianti, bra-
siliane, indiane, nigeriane,
thailandesi. E invece, colpo di
scena, rieccoci qua con la nuo-
va variante, e si riparte con il
c i rc o.
I virologi come Andrea Cri -
s a nti che invitano a non entra-
re nel panico vengono zittiti da
Beppe Severgnini; ogni com-
mento è inutile. Chi invece con
aria tragica racconta che sia-
mo di fronte di nuovo all’apo -
calisse diventa la star del mo-
m e nto.
E così avanti popolo; addi-
rittura gratis il vecchio model-
lo è in svendita, terza seduta a
prescindere da qualunque
considerazione sullo stato di
salute delle persone, ma il si-
stema non può ammettere
personalizzazioni della cura,
bisogna seguire i protocolli,
non importa se nel mondo or-
mai i dubbi espressi da emi-
nenti studiosi e soprattutto i
numeri continuino a dimo-
strare che la strategia è forse
totalmente sbagliata.
Le ondate stanno riparten-
do forti nei Paesi col maggiore
tasso di vaccinazione; nessu-
no parla più di Romania e Bul-
garia, dove si sta assistendo a
un crollo dei contagi dopo i
morti delle settimane scorse,
nessuno parla più di Israele
dove ormai i booster non si
contano più, nessuno parla
più della Gran Bretagna, dove
la situazione è sotto controllo.
È sistematico il sistema di co-
municazione; vanno ricercate
le aree del mondo dove la si-
tuazione è peggiore; appena
migliora via, nuovo gettone e
nuova giostra del terrore in un
altro Paese dove parte la nuova
onda o le misure sono più re-
strittive o allineate con quelle
italiane. Onda su onda lo tsu-
nami del terrore così conti-
nua, ricercando di volta in vol-
ta un nuovo colpevole a cui ad-
dossare ogni responsabilità,
sanitaria, economica, sociale.
La politica è sempre stata
l’arte del compromesso, ma
oggi è diventata l’arte della di-
visione; fomentare l’odio so-
ciale è folle, ma è la strada che
si continua a seguire. Si fa per
salvare l’economia; peccato
che tra pochi giorni saremo
nella stessa situazione del Re-
gno Unito; ma mentre in quel
Paese si è definitivamente de-
ciso di convivere con il virus,
qui si continua a illudere che il
prossimo mese sarà l’u l ti m o
sacrificio per tornare poi alla
n o r m a l i tà .
La percentuale di Paese che
non si conforma non è igno-
rante o irresponsabile, ma è la
parte che più di altre si infor-
ma, valuta e decide di esercita-
re un proprio diritto. I contagi
aumentano, in tutta Europa.
Ma milioni di persone, esauste
di questa situazione stanno
tornando in Europa, da tutto il
mondo, per le vacanze di Nata-
le; in Italia fioccano le disdette,
altri Paesi con tassi di vaccina-
zione più bassi del nostro gon-
golano. Nessuno ne parlerà.
Il prodotto sta per scadere;
bisogna affrettarsi a sostituir-
lo, anche se la distribuzione
delle punturine non sarà limi-
tata alle poche settimane del
Natale, ma sarà disponibile
sempre, in qualunque mo-
mento il prodotto acquisito
nei mesi scorsi non dovesse
funzionare più. Il miglior caso
di obsolescenza programmata
dei prodotti è servito; sarà il
caso più studiato da tutte le
scuole di marketing del mon-
d o.
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