STUPIDA RAZZA

giovedì 25 novembre 2021

Torna la «cara» vecchia delazione «Denunciate chi non è in regola»

 

No vaccino? Niente vita sociale, tanto meno attività ricreative. L’unica cosa certa è il caos alle fermate di bus, treni e metropolitane. Il governo Draghi ha scelto infatti la linea dura per «prevenire» non solo per fronteggiare l’ondata di contagi da variante Delta plus, malgrado la situazione sia sotto controllo, come ha ribadito il premier, M a r io D ra g h i , malgrado l’altissima percentuale di vaccinati, 85% della popolazione, e malgrado l’Italia sia soprattutto «bianca». Così, dal 6 dicembre, quando entrerà in vigore il nuovo super green pass, la certificazione verde rinforzata, che spetta solo a vaccinati o guariti, i non vaccinati potranno avere il normale green pass, ottenibile con tampone molecolare o antigenico, che consente di andare al lavoro ma che diventerà obbligatorio anche per i mezzi di trasporto pubblici, cioè metro e bus. In sostanza, in base alle nuove regole, chi non è in possesso del super green pass non potrà entrare in bar e ristoranti al chiuso, palestre, impianti sportivi, cinema, teatri, discoteche né partecipare a spettacoli, feste e cerimonie pubbliche. Chi non è immunizzato o guarito dal Covid-19 non potrà nemmeno soggiornare in albergo. Limitazioni drastiche ma chi farà i controlli? Chi verificherà l’attendibilità dei diversi certificati verdi fino al 15 gennaio alle fermate degli autobus? Si rafforza il green pass e si «rafforza la procedura», ha detto con ottimismo il ministro della Salute, Roberto Spera n za , che ha spiegato: «Per i controlli si rafforzano i comitati provinciali che si riuniranno ogni cinque giorni dall’en - trata in vigore del decreto per costruire un piano d’azione e a loro sarà richiesta una relazione settimanale da sottoporre al l’attenzione del ministro dell’Interno, L a m o rge s e ». Una risposta da Conte Mascetti con la supercazzola tanto che, in conferenza stampa è servita l’ulteriore spiegazione del presidente D ra g h i : «Da tutto il Consiglio dei ministri è venuta fuori la convinzione che i controlli siano la parte fondamentale della strategia e perciò è stato investito il ministro La - morgese perché le forze di sicurezza siano mobilitate in maniera totale. È stato esteso il perimetro del pass al trasporto pubblico e quindi anche i controlli vanno estesi, bisognerà fare uno sforzo in più affinché i controlli siano campionari ma più frequenti». Non appare una cosa semplice nelle stazioni della metropolitana a Roma o a Milano e tanto meno alle fermate dei bus nell’ora di punta, ma tant’è. Gli accertamenti saranno fatti dalle Forze dell’ord ine mentre nei posti di lavoro una parte di controlli spetta anche alle Asl e agli ispettori del lavoro. Ma siccome non sembra una cosa facilissima, chissà che come già accaduto durante il lockdown, le istituzioni si aspettino che gli stessi cittadini, fortemente sensibilizzati per non dire stufi delle restrizioni, diventino controllori segnalando i trasgressori. Insomma, la classica delazione anche se ci risuona nelle orecchie quell’infantile cantilena: «Chi fa la spia non è figlio di Maria…». 

Nessun commento:

Posta un commento