STUPIDA RAZZA

giovedì 25 novembre 2021

Iniezioni forzate, ira degli agenti «Oggi i dati non le giustificano»

 

L’Italia ama andare per conto suo. Nel giorno in cui la direttrice dell’Agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), Andrea Ammon, boccia l’obbligo vaccinale, il governo Draghi decide di allargare la platea di chi dovrà farlo per fo rza . Ieri nel primo pomeriggio la Ammon, ai vertici di Ecdc, ha infatti dichiarato alla stampa: «La vaccinazione obbligatoria non è la bacchetta magica e potrebbe portare a una polarizzazione. Tra quelli che non sono vaccinati, molti non sono contro i vaccini, e vogliono decidere autonomamente». Secondo lei, inoltre, l’obbligo potrebbe portare a «un maggiore rigetto da parte delle persone. Quindi non è la soluzione alla questione». Giusto poche ore dopo, il governo italiano ha invece resi noti i dettagli del nuovo decreto che istituisce il super green pass, in base al quale, dal 15 dicembre, la vaccinazione obbligatoria sarà estesa a una serie di altre categorie, dopo i sanitari. Dovranno sottoporsi alla campagna di immunizzazione gli appartenenti al personale amministrativo del settore sanitario, i docenti e il personale amministrativo della scuola, i militari, le forze di polizia e i lavoratori del soccorso pubblico, mentre, per il personale sanitario già vaccinato con le due dosi, diventerà obbligatoria la terza. Una decisione contro la quale ha deciso imbracciare la armi (metaforicamente parlando) uno dei sindacati della polizia. Già ieri mattina, in una lettera indirizzata al premier Mario Draghi, ai ministri Luciana Lamorgese e Roberto Speranza e ai dipartimenti di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, il Cosap (Coordinamento sindacale appartenenti alla polizia) aveva sottolineato la propria contrarietà all’obb li go vaccinale in generale e in particolare per la categoria che si fregia di rappresentare, ovvero gli operatori della polizia di Stato. Poi aveva riportato alcuni dati che, secondo la sigla sindacale, non sarebbero così allarmanti da giustificare una campagna radicale di immunizzazione. Riferendosi alle statistiche dell’ultimo Report esteso dell’Is t i tu - to superiore di sanità - e, di fatto, ispirandosi alle analisi svolte dal nostro giornale - il Cosap ha precisato che «ci sono 424 casi di persone non vaccinate ricoverate in terapia intensiva, dunque il 64% del totale, mentre la restante percentuale è composta da persone che hanno già iniziato la profilassi vaccinale, avendo fatto almeno una dose. Considerando poi solo i vaccinati con doppia o tripla dose, si tratta comunque del 33,8% dei casi». Con le terapie intensive non in stato di allerta, secondo il Cosap è prematuro togliere ai poliziotti «la libertà di scelta se vaccinarsi o meno». Citando uno studio dell’Università di Newcastle, poi, i sindacati fanno presente come «i guariti da Covid potrebbero essere danneggiati da un’eventuale vaccinazione», visto che su 972 operatori sanitari inglesi che avevano contratto il virus, quelli che si sono successivamente sottoposti all’inoculazione hanno visto aumentare i rischi di eventi avversi. Ancora una volta una guerra di numeri, per sostenere la tesi della libertà personale. Nella lettera di ieri mattina il Cosap diffidava il governo dal prevedere il vaccino obbligatorio per gli operatori di polizia e dal porre in essere provvedimenti come la sospensione dal servizio, il cambio di mansione o il blocco dello stipendio per coloro che non si sottoponesse al vaccino. La prima minaccia è stata ignorata; chissà cosa accadrà con la seconda.

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