STUPIDA RAZZA

lunedì 29 novembre 2021

Italia-Francia: la partita decisiva si gioca ora



Il Trattato di
c oo pe ra zion e
bilaterale raf-
f o r z a t a t r a
Francia e Italia
ha il formato,
nel testo base, di una lette-
ra di intenti non vincolante
in modo diretto. Ma, negli
allegati, pone il vincolo di
consultazioni in molteplici
settori. Da un lato, la Fran-
cia ha dovuto rinunciare al
tentativo  di condizionare lItalia a
livello di testo base. Dalla l tro,
ha concesso un annacqua-
mento di questo perché ha

molta fiducia nella propria ca-
pacità di ottenere la subordi-
nazione dellItalia a livello del-
le singole consultazioni/nego-
ziati settoriali. Ciò suggerisce

che lItalia debba rafforzare la
sua capacità di pensiero stra-
tegico e di negoziati tecnici,

qui alcuni spunti.
Prima, però, va spiegato il
perché delle ansie di alcuni
analisti, tra cui chi scrive, e di
organi stampa, quando prese-
ro visione delle prime bozze e
carteggi negoziali. I testi che la
Francia voleva imporre allIta -
lia apparivano molto condi-
zionanti. A lato, poi, era fresca

l a m e m o r i a d i c e d i m e nt i

sconcertanti alle pressioni

francesi. Per esempio, duran-
te il governo Conte bis fu data

la preferenza allac qu i s i z io n e

di Borsa italiana da parte di
Euronext, a conduzione fran-
cese, mentre sarebbe stato
enormemente più vantaggio-
so per leconomia e la finanza
italiane dare il gradimento al-
la Borsa svizzera che offriva
un modello di maggiore auto-
nomia, valorizzazione nazio-
nale e flusso di capitali. Ci fu
u nazione di influenza pesan-
te da parte francese. Così co-
me lo fu la pressione franco-
tedesca, via Commissione,

per nanizzare Ita e quella, in

p a r t i c o l a re f ra n c e s e, p e r
comprare aerei Airbus invece
che Boeing. Tanti altri esempi
di ricatti. Ma la diplomazia
italiana, riguardo al Trattato,

è riuscita a non farsi mettere
sotto e ha combattuto per ot-
tenere un testo abbastanza in-
nocuo, pur in condizioni di in-
feriorità. Per inciso, i testi non

sono ben fatti nonostante la
professionalità dei tecnici ita-
liani e anche francesi, segno di

compromessi dopo lotte dure.
Tuttavia, ha potuto solo rin-
viare a negoziati settoriali il
problema. Appunto, sarà su
questi che lItalia dovrà gioca-
re la partita con capacità che

ancora non ha e che deve co-
struire in fretta. In materia,
chi scrive ha avuto la sensazio-
ne che lespressione di M a r io
D ra g h i «Francia e Italia sono
più vicine» volesse dire che
non sono ancora del tutto vici-
ne. Pericolo scampato? Solo
r i nv i a t o : s o n o m o t i v o d i
preoccupazione gli accordi
tecnici settoriali laterali.
LAgenzia spaziale italiana
(Asi) ha problemi per funzio-
nare bene come stazione ap-
paltante. Lintelligence fran-
cese ha colto questa vulnera-
bilità e ha ispirato un accordo

(ora in bozza) che prevede il

tra s fe r i m e nto a l l A ge n z i a
spaziale europea (Esa, a domi-
nio francese) dei denari del

Pnrr destinati allAsi nonché

di rilevanti risorse umane. Al

momento la bozza è stata
bloccata in extremis, ma per
far restare in vita lAsi ci vor-
rebbero norme specifiche per
il suo buon funzionamento
che trovano strani ostacoli in

Italia. Nel Trattato cè un rife-
rimento a una maggiore coo-
perazione tra Asi e Cnes (equi-
valente nazionale francese)
che deve preoccupare. Come
deve farlo laccordo relativo ai
lanciatori missilistici, richia-
mato con enfasi nel Trattato,

litaliano Vega (medie dimen-
sioni) e il francese Ariane
(grandi): non cè un reale im-
pegno francese per favorire il
vettore italiano, in particolare
sul punto più importante che

è la commercializzazione dei

servizi di messa in orbita. Ciò
fa sospettare lelim inaz io-
ne/assorbimento di un con-
corrente per il lancio di piccoli
e medi satelliti. E fa sospettare
tentativi francesi di ridurre
laccordo tra Asi e la m e r ic a n a
Nasa per il programma Arte-
mide di sbarco sulla Luna (e
oltre). Nonché di asservimen-
to delle eso risorse italiane re-
sidue per creare uni l lu s o r i a
capacità spaziale europea au-
tonoma a guida francese. Più
serio è creare una capacità eu-
roamericana, vista la mega sfi-
da posta dalla Cina. Un altro
sospetto è che la Francia vorrà
sabotare laccordo italo-bri-
tannico-svedese per il caccia
di sesta generazione Tempest
che si contrappone a quello
franco-tedesco (ma i tedeschi
vorrebbero sfilarsi) Fcas. Dif-
ficile, anche perché il Giappo-
ne sta valutando ladesione al
Tempest per non dipendere
troppo dallAmerica e allo
stesso tempo non divergere.
Ma ci sono segnali che la Fran-
cia tenterà in ogni caso pre-
mendo sullItalia. La lista dei

temi critici è più lunga, ma
quanto detto dà lid ea .
Come rafforzare lItalia nei
negoziati tecnici? Prima di
tutto ci vorrebbe un Consiglio
di sicurezza nazionale capace
di mappare tutti i temi critici,

con il sostegno delle industrie
i n t e r e s s a t e ( a l m o m e n t o
preoccupate), aiutando il go-
verno a capirli e a elaborare
strategie. Per i temi di strate-
gia (geo)politica andrebbe fis-
sato un concetto al riguardo

della Francia simile a quello

delle tre C, adottato dallAme -

rica nei confronti della Cina:
cooperazione, competizione e
contenimento, calibrando il
primo per minimizzare il ter-
zo e avere mani libere sul se-
condo. In successivi articoli

verranno dati esempi. Più ur-
gente è montare una relazione
convergente con la Germania
e rassicurare il Regno Unito,

due clienti e partner strategici

per lItalia. Nella relazione
con Berlino unipotetica forte
convergenza italo-francese
potrebbe essere usata come
deterrente per contrastare

posizioni troppo rigoriste. Ma

sarebbe più sano concordare
riservatamente e preventiva-
mente con la Germania punti
di convergenza prima di deci-
dere se, cavourianamente, ce-
dere di più alla Francia per

contenere la Germania oppu-
re siglare un accordo di coope-
razione rafforzata con la Ger-
mania stessa. In ogni caso lI-

talia dovrebbe diventare capa-
ce di auto rigore per evitare di

farselo imporre dalle s ter n o
con ricatti. In conclusione, il

Trattato spinge lItalia a con-
quistare più ordine interno e
capacità strategica esterna
per difendere la sua ricchezza
n a z io n a l e.

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