Caro direttore, se guardiamo a tutta la questione della vaccinazione di massa anche dal punto di vista della comunicazione, non è difficile rendersi conto che quasi tutti i media, all’uni - sono, sono intenti a promuovere un dogmatismo scientifico che non trova riscontro nel resto del mondo. Mentre negli Stati Uniti, alle riunioni chiave dell’Fda, che sono pubbliche, vengono invitati anche gli scienziati critici con la politica governativa, in Italia i medici che esprimono dubbi vengono radiati o sospesi. Quello che sta succedendo nei Paesi a maggior tasso di vaccinazione dimostra ciò che illustri scienziati come Geer t Vanden Bossch e, D id ie r R aoult , Mar tin Kulldorf, Luc Montaigner, J ay Battacharya, John P.A. Ioanni - dis, Sanjay Gu pta , e molti altri di illustri università come Oxford, Harvard, Stanford eccetera, avevano previsto: gli attuali vaccini purtroppo sono imperfetti (le a ky), e sono possibile causa di varianti che poi non riescono a dominare mentre si persegue la chimera dell’immunità di gregge. Cito in proposito sir Andrew Pollard, direttore dell’Oxford vaccine group: «L’immunità di gregge è un mito irraggiungibile perché la variante Delta riesce a infettare anche gli individui vac c i n at i … Ed è pure capace di infettare meglio le persone vaccinate. Questo è un motivo in più per non creare un programma di vaccinazione basato sull’immunità di gregge». Molti altri scienziati di gran livello internazionale anche italiani, che non trovano spazio sui nostri media, affermano che contro i virus non esiste una sola arma, ma cinque, e da usare di concerto, come quella indicate dalla Fondazione allineare sanità e salute: 1 Prevenzione primaria ambientale, partendo dal ridurre l’inquinamento dell’aria. 2Prevenzione primaria comportamentale: stili di vita (anche alimentare) che rafforzano il sistema immunitario e proteggono dalle malattie sia degenerative che infettive. 3 Profilassi vaccinale di precise categorie, in base alle migliori prove disponibili. 4Contrasto a cure sbagliate e i atroge n e. 5Terapie, anche precoci, che si mostrano di ragionevole efficacia, documentate da studi randomizzati e controllati, sicure, sostenibili (di basso cos to ) . Di tutto questo non si parla mai. Sembra che i vaccini siano l’unica soluzione, e la realtà dei Paesi più vaccinati sta dimostrando che purtroppo non è così. Chi lo afferma viene trattato da negazionista o no vax, addirittura diffusore di news antiscientifiche. Sarà forse scientifico il pericoloso protocollo ministeriale Paracetamolo e vigile attesa, oramai stigmatizzato da una ampia letteratura internazionale? Ha forse qualche base scientifica il green pass che dà la libertà di circolare ovunque per 12 mesi, quando è oramai acclarato che il vaccino Pfizer perde progressivamente efficacia fino ad annullarsi intorno ai sei/otto mesi, e altri addirittura forse prima? Ma dove è finita la logica? Siccome le prime due dosi si sono dimostrate incapaci di proteggere a lungo e di combattere le varianti, ci vuole la terza, che, come ha detto sir Pol l a rd , non può nulla contro le varianti? Perché non concentrarsi invece sulle cure possibili, come sostiene anche G iu s e p p e R e mu z z i ? In un recente convegno organizzato dalla Fondazione allineare sanità e salute, sono poi state presentate 11 terapie precoci del Covid-19, sicure, economiche e di ragionevole efficacia, supportate da un consistente numero di studi randomizzati e controllati. I grandi media non ne hanno dato notizia. Sempre pronti a riprendere il clinico che distribuisce patenti di «non na, è pericolosa», come nel caso dell’ivermectina che invece in diversi Stati dell’India, in Giappone, in America Latina è diventato un farmaco d’elezio - ne. Domandiamoci perché c’è da parte dei virostar una costante delegittimazione dei farmaci a basso costo. Se prima di concedere interviste dichiarassero se hanno o meno conflitti di interessi, sarebbe tutto forse assai più chiaro. Il presidente della Repubblica stigmatizza la presenza di un atteggiamento antiscientifico? Bene, con tutto il dovuto rispetto, lo invitiamo a favorire, come ha chiesto la Fondazione allineare sanità e salute, un luogo neutro in cui medici e scienziati possano confrontarsi con spirito critico sulla base di evidenze scientifiche controllate e liberi da conflitti di interessi. Per sua natura la scienza non può essere dogmatica: prospera grazie al confronto e al pensiero critico. Esiste un filone di pensiero scientifico internazionale che non stigmatizza i vaccini, ma li considera adatti a persone di età elevata e con diverse morbilità, mentre ritiene più utile lasciar circolare il virus tra i più giovani, che si ammalano molto meno e acquisiscono una immunità naturale molto più robusta e duratura di quella procurata dai vaccini. Va detto poi che man mano che si scende nell’età, i rischi crescono notevolmente e il gioco non vale proprio la candela, come ha spiegato in un seminario in Senato il prof Giovanni Fra je s e, endocrinologo dell’Università Statale di Roma. Chiudo con un ultimo appello: il green pass è una forma di violenza, un obbrobrio giuridico che indigna molti cittadini che scendono in piazza per protestare. A parte cercare di evitare le infiltrazioni di estremisti sempre pronti a strumentalizzare ogni protesta, è fondamentale rispettare il lavoro di commercianti, negozianti, ristoratori che stanno faticosamente riprendendosi dai lockdown. Bisogna escogitare altre forme di protesta, che evitino di far passare i partecipanti dalla parte del torto. Contro la pandemia dobbiamo essere uniti, non fare una guerra tra tartassati: a quella ci pensa già chi intende prorogare il green pass a oltra n za .
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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