Ricevo questa
mail:
Gentile collega,
leggo in un suo
articolo per La
Ve r i tà che mi in-
serisce in una lista di crimina-
lizzatori dei No vax per una
mia frase sulla possibilità di ri-
servare alcuni vagoni ai non
vac cinati . A me pare esatta-
mente l’opposto: nell’ipo tesi,
che si è poi avverata, dell’obbli -
go del green pass per l’ac c esso
ai treni ad alta velocità e agl i
I n te rc ity , la misura da me pro-
spettata poteva semmai essere
criticata per indulgenza piut-
tosto che per l’o p p o sto. Una mi-
sura liberale, in estrema sinte-
si . La ringrazio dell’atte n z io n e
Mauro Felicori.
Riconosco in effetti che ri-
servare dei vagoni ai non vacci-
nati è un’idea meno disastrosa
di quella di non permettere lo-
ro di salire sui treni ad alta ve-
locità, mentre è loro concesso
salire su quelli a bassa velocità
e ammassarsi su metropolita-
ne e tram. È un’idea che dimi-
nuisce l’ingiustizia e i danni
economici e umani dovuti al
non poter salire su un treno.
È un ingentilimento di un
sistema assurdo che si basa su
una serie di affermazioni ir-
rea l i s t ic h e.
Un vaccino contro un virus
Rna ha un senso, può fermare
u n’epidemia e dare un’immu -
nità di gregge: falso. Lo ha
chiarito una volta per tutti Al -
bert Sabin che oggi darebbe
considerato un No vax.
Vaccinare durante un’e pi-
demia ferma l’epidemia: falso,
crea solo varianti.
Vaccinarsi è una manifesta-
zione di senso civico. Falso,
protegge (forse) solo se stessi,
con un’immunità scadente e
temporanea a costo di reazio-
ni avverse gravi e anche mor-
tali, per cui non può essere im-
posto. Curo il Covid e ascolto i
pazienti. I vaccinati si amma-
lano come gli altri e trasmetto-
no la malattia. L’analisi dei tas-
si di mortalità delle nazioni
molto vaccinate ci dicono dati
tragicamente diversi dalla
narrazione ufficiale.
I cosiddetti vaccini anti Co-
vid sono sicuri: ricevo mail
atroci, chiunque affermi che
con una sperimentazione di
poche settimane si possa crea-
re un vaccino sicuro sta men-
tendo ed è appena stato uffi-
cialmente segnalato che nella
sperimentazione sono stati
manomessi dati.
Quindi ringrazio il dottor
Mauro Felicori di aver pensato
a un sistema che non escluda
le persone rimaste libere dalla
possibilità di salire su un tre-
no. Oltretutto a questo link ht -
t p s : / /m e d ia .tgh n .o rg /m e d ial i-
brary/2020/11/C4591001_Clini -
c al_ P ro toc o l _ Nov 2 0 2 0 _P f i-
ze r _ Bio N Te c h .p d f in un docu-
mento ufficiale della Pfizer, al-
la fine di pagina 127, è riportato
quanto segue: «Va seriamente
considerata la presunta tra-
smissione attraverso un pro-
dotto Pfizer di un agente infet-
tivo, patogeno o non patogeno.
L’evento può essere presunto a
partire dalla sintomatologia
clinica o dai risultati di labora-
torio che rivelano un’infezio -
ne in un paziente esposto ad
un prodotto Pfizer. I termini
“presunta trasmissione” e
“tra s m i s s io n e” sono conside-
rati sinonimi. Tali casi sono
considerati inaspettati e gesti-
ti come casi seri urgenti dal
personale di farmacovigilan-
za. Se necessario, tali casi ver-
ranno anche presi in conside-
razione per la segnalazione
dei difetti di prodotto».
Infettivo vuol dire che si può
trasmettere ad altri. Tradotto
in parole povere, un paziente
trattato con vaccino Pfizer può
trasmettere a un’altra perso-
na la proteina Spike da Sars-
CoV-2 che sta fabbricando.
L’idea di vagoni separati è
assolutamente geniale. Le mie
scuse, dottor Fel ic o r i .
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