Lo ckdown preventivo, riduzione dei tempi tra un vaccino e l’altro, lavoro da casa: sono alcune delle misure che l’Eu ro pa sta mettendo in pratica adesso che la quarta ondata di Covid la scuote in ogni angolo. Segno che anche una campagna vaccinale a tappeto, come quella sostenuta dal governo italiano (additato per questo come un esempio da imitare), non rappresenta un argine sicuro contro il coronavirus e le sue varianti. Ogni Paese si comporta un modo diverso, cercando di salvare il salvabile e soprattutto di evitare un altro Natale a ranghi ridotti, ma spesso non è la logica dei divieti quella che paga. Dal momento che se aiuta a prevenire, talvolta finisce anche per limitare i diritti dei cittadini e per penalizzarli. Ma come si stanno comportando in questo frangente complicato gli altri Paesi europei? AUST RIA Il lockdown per i non vaccinati, introdotto il 15 novembre, non è bastato. Così da lunedì tornerà quello generale, che durerà per almeno venti giorni. Le persone dai 12 anni in su non potranno uscire se non per attività essenziali come il lavoro, andare a scuola, fare shopping alimentare e una breve passeggiata per stare in forma. I controlli saranno aumentati e sono previste multe fino a 1.450 euro a chi viola le restrizioni. Non solo. Il governo ha deciso di rendere obbligatoria per tutti la vaccinazione a partire dal prossimo febbraio, anche se non è ancora chiaro in che modo intenda procedere per perseguire questo obiettivo. «A lungo termine, si tratta dell’unica via per uscire dal circolo vizioso creato dal virus» ha precisato il cancelliere Ale - xander S ch a l l e n b e rg . Al momento l’Austria ha una copertura vaccinale del 64 per cento, leggermente inferiore alla media europea che è del 65,5 per cento e i casi sono in continuo aumento, con un tasso di 15.000 al giorno. GERMANIA Ha deciso di ricorrere a misure più restrittive visto che i casi aumentano e si è arrivati alla soglia di 65.371 nuovi positivi al giorno. In molte regioni del Paese, solo i vaccinati o chi è guarito dal virus possono andare nei luoghi pubblici come ristoranti e sale da concerto, ma ci sono aree, come il Bundestag, dove i non vaccinati non possono nemmeno andare al lavoro o usare i mezzi pubblici. «L’emergenza è seria», ha ammonito Lothar W iel e r, direttore del Robert Koch institute, l’agenzia che controlla la diffusione della malattia in Germania. «Avremo un Natale terribile se non prendiamo subito delle contromisure». L’obiet - tivo immediato sarebbe l’au - mento della percentuale di vaccinati, dal 67,7 per cento attuale fino al 75 per cento, ma si pensa anche di chiudere bar e club e di cancellare gli eventi su larga scala. Tanto che in Baviera, quest’anno sono stati vietati i famosi Mercatini di Natale e sono stati chiusi bar e nightclub. In questa regione i non vaccinati saranno costretti a un lockdown di fatto, esclusi da ogni luogo pubblico e privato e dalla possibilità di partecipare a incontri con più di cinque persone di due famiglie diverse. Ma, alla Bil d , il ministro federale degli Esteri, H ei ko Maas assi - cura: «Non ci sarà nessun lockdown. Non ci sarà alcuna vaccinazione obbligatoria per tutt i » . G RE CI A Il primo ministro Ky r i a ko s M i ts ota k i s ha deciso di imporre misure severe per spingere a vaccinarsi chi ancora esita. Così da lunedì tutti gli adulti non vaccinati non potranno entrare in cinema, teatri, musei, palestre e ristoranti, mentre il pass in uso attualmente durerà solo sei mesi per gli over 60 che non hanno ancora avuto la terza dose. Un intervento pesante, ma la Grecia sta soffrendo la peggior situazione da sei mesi a questa parte, con città dove i pazienti vengono intubati nei corridoi degli ospedali, perché mancano letti nelle terapie intensive. Eppure, due terzi dei greci sono vaccinati, cioè tre adulti su qu attro. S LOVA C C H I A Saranno introdotte nuove restrizione contro i No Vax. Il primo ministro Eduard H ege r ha spiegato che il governo voterà martedì su una serie di proposte, come vietare l’ingresso a queste persone nei negozi non essenziali e in piscine, palestre, alberghi, centri commerciali, eventi pubblici. Per lavorare dovranno mostrare un tampone negativo, ma sarà l’u n ic a concessione al loro lockdown. Ad allarmare sono i nuovi casi che sono arrivati a 8.342, con l’81 per cento dei ricoverati che non sono vaccinati. Un numero significativo, ma forse nemmeno troppo se si considera che il Paese ha un tasso ridotto di immunizzazione pari solo al 45 per cento. Le proposte di restrizione, peraltro, hanno spinto migliaia di cittadini a marciare nella capitale slovacca (ma succede anche in Repubblica Ceca) contro questi provvedimenti. FRANCIA Anche se i nuovi contagi sono il triplo rispetto a un mese fa e 4.000 classi sono chiuse per via del contagio, il presidente Emmanuel M ac ro n sostiene che il lockdown non serve e che il sistema di pass che ha istituto insieme all’obbligo di mascherina e alla distanza di sicurezza basterà ad evitare problemi peggiori. L’unica precauzione è la somministrazione della terza dose a partire dai quarantenni. Un’altra clausola imposta dai francesi riguarda gli over 65, che non potranno avere il loro Covid pass confermato se non si saranno sottoposti alla terza dose entro la metà di dic e m b re. SV E Z I A Ha deciso di prepararsi per affrontare la nuova ondata, ma lo ha fatto in modo blando, introducendo a partire dal prossimo mercoledì un Covid pass, necessario però per partecipare ad eventi con più di 100 persone. Solo partite e concerti, dunque, che in fondo sono una limitazione ridotta della libertà, usando un sistema che sino ad oggi era stato adottato solo per i viaggi sui mezzi pubblici. Si tratta peraltro delle prime restrizioni, da quando a settembre sono state tolte tutte le limitazioni per via del buon andamento della situazione. La Svezia, infatti, risulta uno dei Paesi con il più basso tasso di contagiosità, insieme alla Nor vegia e alla Da n i m arca , che ha introdotto solo una settimana fa un pass digitale per entrare in caffè, ristoranti e c lub. REGNO UNITO Si continua a vivere senza troppe restrizioni nonostante il virus si stia diffondendo. L’unica precauzione riguarda la campagna vaccinale, nella quale si procede a spron battuto con la terza dose e che da febbraio prevede come obbligatorio il vaccino per chi lavora nella sanità. La mascherina non si usa più da tempo nei negozi o al pub. I R L A NDA Ap p ro c c io ben diverso: dalla mezzanotte di giovedì è ritornato l’obbligo di andare in ufficio solo se strettamente necessario. Per entrare al cinema serve un Covid pass accordato a coloro che hanno fatto due vaccini o sono guariti, mentre gli altri non possono frequentare questi luoghi pubblici, che pure hanno dovuto ridurre i loro orari di apertura. B E L G IO Decisa l’estensione dell’o bbligo di mascherina e rilanciata l’idea del lavoro da casa da lunedì. Quanto alle mascherine, necessarie nei luoghi pubblici, dovranno essere indossate anche dai bambini dai dieci anni in su. La vaccinazione per i piccoli tra 5 e 11 anni inizierà a breve, su base volontaria. O L A N DA Dal 13 novembre c’è un lockdown parziale con bar e ristoranti che chiudono alle 8. I contagi stanno aumentando anche se l’84% della popolazione è già vaccinata SVIZ ZERA Il Paese ha circa il 65 per cento di immunizzati, i casi aumentano e si teme che si arriverà al tetto dei 30.000 pazienti in pieno inverno. Eppure, i cittadini manifestano contro la vaccinazione in città come Zurigo. UNGHERIA La terza dose diventerà a breve obbligatoria per tutti I lavoratori della sanità.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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