STUPIDA RAZZA

domenica 21 novembre 2021

Non sanno più cosa fare: ora tifano obbligo


L’obbligo vaccinale in Italia non è più un’ipo - tesi remota, ma una prospettiva concreta, o quanto meno una proposta esplicita di parti sociali ed esponenti politici e istituzionali, mentre il capo dello Stato, Sergio Mattarella, benedice la «linea dura». La giornata di ieri segna una forte accelerazione sulla strada dell’obbli - go. Ad aprire le danze è il presidente di Confindustria, C a rl o B on om i: «Purtroppo», dice Bonomi, «abbiamo una recrudescenza dei numeri che non ci fa stare tranquilli. L’u n ic a cosa che ci può mettere al sicuro è l’obbligo vaccinale, quindi quello è un percorso su cui dobbiamo avere il coraggio di fare una riflessione seria. Purtroppo», aggiunge Bonomi, «i dati che arrivano dal nord ed est Europa sono preoccupanti, non ci possiamo permettere di bloccarci, la nostra è u n’economia basata sulla trasformazione, e quindi sull’export: quest’anno forse faremo il record di 500 miliardi e non ci possiamo fermare». La prospettiva di rendere obbligatorio il vaccino risveglia l’entusiasmo di Fra n c e s c o Boccia, deputato Pd e ex ministro ultrachiusurista ai tempi del governo Conte: «Non vedo», sottolinea Boccia a Rad io I m m ag in a , «altra strada rispetto all’obbligo vaccinale. La scelta dell’Austria a favore dell’obbligo da febbraio è una dura e disperata rincorsa dopo le scelte parziali fatte nei mesi scorsi. Evitiamo di trovarci nella stessa condizione. È tempo di pretendere chiarezza in Europa se non è il caso di procedere tutti insieme con l’obbligo vaccinale. L’Ital i a può giocare un ruolo. Ci si metta alla guida del processo politico», sottolinea B o cc ia , «così come abbiamo sempre fatto nei momenti più delicati della battaglia contro il Cov id » . Il catastrofismo dilaga, il ministro della Salute, Rober to S p e ra n za , utilizza toni apocalittici nel ventilare nuove restrizioni: «Le Regioni ci hanno chiesto un incontro», argomenta S p e ra n za , «il governo lo farà in tempi molto brevi e ci confronteremo per immaginare ulteriori soluzioni. È chiaro che siamo dentro una partita. L’acqua del virus, in questa quarta ondata, si alza e noi dobbiamo alzare il livello di attenzione». Forza Italia si schiera dalla parte dell’obbligo vaccinale: «La risalita dei contagi», afferma il capogruppo degli azzurri al Senato, Anna Maria Bernini, «ora ci impone di assumere tutte le misure necessarie per difendere salute e ripresa. Prima di dover ricorrere a nuove chiusure delle attività economiche, e prima di negare i diritti fondamentali ai vaccinati, il green pass rafforzato è sicuramente uno step necessario, ma se la situazione dovesse peggiorare», precisa la Be r ni ni , «non va escluso a priori nemmeno l’obbligo vaccinale». «Sono dell’idea», incalza a Tagadà, suL a 7, il presidente di Italia viva, Ettore Rosato, «che sarebbe giusto l’obbligo vaccinale, intanto però si deve insistere con il green pass e con una grande campagna che convinca gli indecisi dell’im - portanza di vaccinarsi e per chi già è vaccinato di ricevere la terza dose». «Bisognerebbe pensare all’obbligo vaccinale, alla ripresa economica, al Pnrr», dice Matteo Renzi al - l’Huffington Post. Favorevole all’obbligo anche Antonio Saccone, senatore e portavoce nazionale dell’Udc: «Nelle ultime ore», afferma Sac c o n e, «sembra essere sempre più un’ipotesi realistica allo studio del governo quella di rendere obbligatorio il vaccino anti Covid. Non può che essere, se confermata, una buona notizia». Contrario all’obbligo vaccinale il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, della Lega: «Se interviene l’obbligato - rietà», spiega Zaia, «ci deve essere l’ac c o mpa g n a m e nto coatto di chi non si immunizza. L’obbligatorietà, infatti, rischia di rimanere sulla carta. Non sono contro i provvedimenti forti, ma ho una visione del possibile e dico pertanto che è difficile l’ap p l ic az io n e per i soli non vaccinati. Ci incontreremo, su mia richiesta, con il governo», aggiunge Zaia, «e la verità è che bisognerà applicare i modelli a colori che ci permettano di affrontare il futuro non penalizzando le imprese, non raggiungendo il lockdown e, soprattutto, tutelando chi si è vaccinato». Decisamente contrario anche Massimiliano Fedriga, presidente leghista del Friuli Venezia Giulia e leader della Conferenza delle Regioni: «La conseguenza dell’obbligo vaccinale», si chiede Fe d r i ga su Rai Radio 1, «è che dovremmo licenziare gli italiani che non si vaccinano? Cerchiamo piuttosto di accompagnare il Paese magari con un’informazio - ne più puntuale. Il grande nemico da sconfiggere non sono i no vax incalliti, ma la paura, da sconfessare attraverso appunto l’informazione. La zona gialla per il Friuli Venezia Giulia è al momento scongiurata, ma la settimana successiva potrebbe essere inevitabile. Confiniamo con la Slovenia», sottolinea Fe d r i ga , «che ha anche pochi vaccinati, e l’Au - stria, zona dell’Europa dove il contagio purtroppo ora sta dilagando. Abbiamo chiesto di fare il controllo del green pass ai confini». Cauto ma possibilista il sottosegretario alla Salute, A ndrea Costa: «Siamo stati i primi a introdurre l’obbligo vaccinale per i sanitari», argomenta C o s ta , «ora bisogna riflettere se farlo per altre categorie, soprattutto per quelle che sono a contatto con il pubblico come forze dell’ordine, o chi lavora nella grande distribuzione». Conferma la pd Sandra Zampa, consulente del ministero dopo esserne stata sottosegretario nel Conte II: «L’obbligo vaccinale non è mai stato escluso dal governo, è sempre stato nell’oriz - zonte delle possibilità. La decisione spetta al decisore politico sulla base dei dati scientif ic i » .



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