STUPIDA RAZZA

domenica 21 novembre 2021

La via viennese all’iniezione forzata Prima la sanzione, poi le manette

 

L’Austria si avvia a essere il primo Paese europeo a imporre formalmente l’obbligo vaccinale. Secondo quanto reso noto venerdì dal cancelliere Alexander Schal len berg, Vienna introdurrà infatti questa misura dall’inizio di febbraio. Un annuncio che sta creando polemiche anche sul piano legale. Il cancelliere ha ciononostante mostrato tutta l’intenzione di tirare dritto. «È possibile. La Germania ha introdotto l’anno scorso la vaccinazione obbligatoria contro il morbillo. Negli anni Settanta dovevamo vaccinarci contro il vaiolo. Quindi è legalmente possibile», ha dichiarato. Per il momento, il provvedimento complessivo è in fase di studio e non sono quindi disponibili dettagli ufficiali. Al di là del dibattito in sé sulla giustezza dell’obbligo, molte domande si stanno registrando per quanto concerne le misure da adottare verso chi in caso violasse la normativa. «Ci sarà una sanzione amministrativa. L’importo è ancora da chiarire», aveva affermato venerdì lo stesso S ch a l l e n b e rg in u n’intervista alla radiotelevisione nazionale austriaca. In particolare, secondo il Guar - d ia n , è possibile che le multe si tramutino pene detentive, in caso di mancato pagamento. Interpellato poi sull’eventuali - tà che i reticenti potessero perdere il posto di lavoro, il cancelliere - pur non escludendo un simile scenario - aveva mostrato di non avere ancora le idee chiare. «Gli esperti», aveva risposto, «devono esaminarlo ora. E preferirei lasciarli lavorare ora prima di fare speculazioni su questo». Saranno inoltre previste delle esenzioni per motivi di salute, mentre, da febbraio, il green pass austriaco non dovrebbe più avere una durata di nove mesi, ma di sette: una misura che, come sottolineato dal quotidiano Kron en Zeitu n g, mira a incentivare il ricorso alla terza dose. Frattanto il dibattito sta proseguendo sulla stampa e n el l ’agone politico. «Finora», riportava l’altro ieri il quotidiano Ku rie r, «solo pochi Paesi al mondo hanno una vaccinazione obbligatoria completa. Questi includono Tagikistan, Turkmenistan, Vaticano, Indonesia, Micronesia e Nuova Caledonia. Prima di arrivare a questo punto, il ministero della Salute deve elaborare un progetto di legge». «È noto», ha proseguito la testata, «che dovrebbero esserci sanzioni amministrative. Ma che aspetto ha esattamente? Come viene somministrata la vaccinazione in generale? Per quali gruppi di persone? Anche per i bambini? E chi controlla l’at - tuazione?». A intervenire sul lato legale della faccenda è stata ieri anche la S c h w eize r Ra - dio und Fer nsehe n. «I diritti fondamentali si sono evoluti dagli anni Settanta. Pertanto, tale vaccinazione obbligatoria dovrebbe essere ben giustificata. Una delle questioni aperte è quella dell’ap plic azio ne. Quali sanzioni sono appropriate per chi rifiuta di adeguarsi?», ha scritto il sito della radiotelevisione della Svizzera tedesca. Andreas Gl ase r, professore di diritto costituzionale presso l’Università di Zurigo, ha lasciato intendere che le multe saranno la forma di sanzione maggiormente probabile. Più difficile, secondo lui, potrebbe invece rivelarsi l’introduzione del divieto di svolgere attività lavorative: il costituzionalista prevede infatti che, in quel caso, potrebbero essere intentati dei ricorsi legali. In attesa di ulteriori dettagli sul provvedimento, il dibattito politico austriaco si è già surriscaldato. Se la linea dell’obbli - gatorietà promossa dal governo - che è formato da una coalizione tra popolari e verdi - ha incassato l’appoggio della Camera del lavoro, il Partito della libertà austriaco si è detto dal canto suo fermamente contrario. In tutto questo, ricordiamo che domani scatterà nel Paese un nuovo lockdown generalizzato della durata di venti giorni: lockdown che, in caso di violazione, prevede delle multe salate (fino a 1.450 euro). In questo contesto, gremite manifestazioni si sono tenute ieri in Austria come forma di protesta sia contro il lockdown stesso che contro l’ob - bligo vaccinale di febbraio.

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