STUPIDA RAZZA

giovedì 23 dicembre 2021

«Esultano se sto male e vogliono che muoia Ma io non mi vaccino»

 

È risultato positivo al Covid negli scorsi giorni, social e giornali si sono scatenati. Lui, il cantautore Giuseppe Povia, arrivato al successo nel 2005 a Sanremo con I bambini fanno oh - vincerà l’anno dopo con Vorrei avere il becco - osserva divertito, e va al contrattacco. Perché quanto accaduto mette in luce, a suo parere, il cortocircuito del periodo che stiamo vivendo. Da anni i suoi testi fanno discutere: forse il più famoso, tra gli altri, Luca era gay, arrivato secondo sul palco dell’A r i s to n . Sul Covid, in pochi gli hanno perdonato le sue partecipazioni alle manifestazioni contro il green pass, e l’aver dichiarato di non volersi vaccinare. Povia, come sta innanzitutt o? «Sto bene, altrimenti non avrei io stesso fatto uscire la notizia: l’ho fatto proprio per i tonti del sistema schizofrenico». Di lei si è letto di tutto, in questi giorni. Dicono lei è un «idolo no vax». Cito un articolo della Sta m p a : lei sarebbe da anni in prima linea della campagna negazionista. Conferm a? «Scemenze. Regalo un milione di euro a chi trova una mia dichiarazione in cui affermo che il Covid non esiste. Così ho scritto sui social: “R ega l o un milione di euro a chi trova una mia dichiarazione dove dico che il covid non esiste. Al contrario inviatemi un video di scuse dicendo che siete dei c og l io n i”. Spariti tutti». I leoni da tastiera sono stati particolarmente crudeli in questi giorni? «La stragrande maggioranza mi ha augurato il bene, molti altri però mi hanno augurato la morte. E menomale che si diceva “diventeremo tutti più buo n i”». C’è stato chi ha esultato per la sua positività? «Sì, come se fosse proibito ammalarsi. Dei coglioni, come altro definirli? E tra chi gioiva del mio essermi contagiato c’erano anche medici». Dei dottori? «Sì, davvero grave. La colpa è dello Stato che ha una linea sbagliata e mette tutti contro tutti. Ha scatenato la guerra tra vaccinati e non vaccinati». Il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha scritto in un tweet, parafrasando la sua canzone: «Finché i cretini fanno(eh) Finché i cretini fanno(ah) Finché i cretini fanno “b oo m” # Pov i a » . «Cartabellotta è medico anche lui. Il suo darmi del cretino usando un mio testo, e solo qualche minuto dopo che ho fatto uscire la notizia della mia positività, fa paura. È una persona intelligente, anzi lo definirei un intelligente asintomat ic o » . Che significa? «È un’intuizione del mio grande amico Gianfranco Amato (avvocato, presidente d ell ’organizzazione Giuristi per la vita, ndr): l’i nte l l i ge n za ci sarebbe, ma è asintomatica». Facciamo chiarezza? Povia è negazionista? «Ho terrore del Covid, ma ancora di più del vaccino». Non si è vaccinato. La definizione di no vax però sembra starle stretta. «Sono un “No C ov idva x ”: è questo il termine corretto, lo voglio precisare. I vaccini nella vita li ho fatti. Questo inizialmente volevo farlo ma ora sono terrorizzato». (IO INVECE NO PER PRINCIPIO !) Pe rch é ? «Un conoscente è morto 24 ore dopo Pfizer, un altro ha dovuto lottare con una trombosi alla gamba due giorni dopo l’iniezione e ancora non cammina. Giocavamo a pallone la settimana prima, capisce? E poi leggo cose brutte sia da un lato che dall’altro. La libera scelta non è reato». Povia è allora un complottis ta? «I tonti non spiegano mai cosa nego e di quali complotti parlo. Ho scritto il brano La terminologia dei bi m bi mi n kia dedicata a quella stampa che mi attacca ma non entra nel merito, mai. Che cazzo di stampa è?!». Quante manifestazioni no green pass ha all’at tivo? «Tantissime e con decine di migliaia di persone. Avere il certificato verde significa che puoi contagiare tutti. Una cazzata legale». Il giorno in cui è risultato positivo stava andando proprio a una manifestazione, ver o? «Sì, avevo febbriciattola e debolezza. E avendo terrore del Covid non sono andato». Cantare sui palchi delle manifestazioni di protesta, per lei, è un’occasione di business? La pagano? Quanto? «Chiedo un rimborso spese misero e mi vergogno a dire la cifra. Sono stato spazzato via dal m ai n st re a m perché canto anche sulla politica, cose che non sono propriamente allineate al politically correct. La mia è una passione, ha lo scopo di dare a chi mi ascolta una visione in più. Spero sempre di vendere qualche disco, certo, ma il termine business appartiene ad altri. Se dico multinazionali farmaceutiche sono c o m p l ott i s ta? » . Perché è contrario al green pass, in sintesi? «È un ricatto fantascientifico. Se ti contagi lo stesso a cosa s e r ve? » . Fa spesso tamponi per viaggiare? Come rimedia al fatto di non avere il lasciapassare? «Mi muovo in macchina, s e m p l ic e » . Tra gli artisti, tra i suoi colleghi, c’è chi l’ha difesa dagli attacchi in questi giorni? «Difendere Povia “fas cistahh, razzistahhh, gentistahh, omofobohh, novax, nota x ” (ci tiene che sia scritto con le «h» finali, ndr)? Tutto io sono. Se nomini Povia, ti bruci. Rischi che ti facciano fuori. Paura, eh?». Ma lei non se ne cura, a quanto pare. « L’arte è anche e soprattutto rivoluzione. Cosa è altrimenti? Scrivo canzoni per raccontare, descrivere, emozionare, certo, ma anche per denunciare e stuzzicare la quiete ideologica pubblica». Una quiete indotta dalla scienza? Dai media? «La scienza tanto nominata ha un ruolo marginale. Il bene multinazionale supera il bene nazionale e chi decide la comunicazione è il governo: da destra a sinistra sono tutti d’accordo. Vedere sempre gli stessi medici e giornalisti televisivi tutti i giorni recitare la parte è vomitevole. Ridicolo, poi, che anche Facebook per questa mia scelta sul vaccino mi abbia cancellato la pagina storica che aveva milioni di visualizzazioni. Cancellata, capi s c e? » . Sono ormai anni che si pone «fuori» dal main st rea m. Eppure le trasmissioni televisive la cercano. E lei rifiuta sempre. Perché? «Se mi rispettano come cantautore e mi fanno cantare Li - beri di scegliere, in seguito posso far finta di dibattere anche coi tonti, altrimenti perché d ov rei ? » . In quella canzone canta, tra l’altro, di una «dea Unione Europea che ci vincola e poi si divincola», attacca i politici e afferma che «si arriverà che prima o poi ogni razza si incazza, e diventeremo noi la vera reazione avversa». «Sono l’unico cantautore sociale e socio-politico in Italia. Lo disse la Rai da subito, quando iniziarono a conoscermi. Ma non sono mai stato di nessuna parrocchia, specie non sto con quei pirla che dicono di essere “de sinistra” ( all a romana, ndr) e per questo hanno posti migliori, prime serate, palchi importanti, falce e martello sul petto e conto in banca protetto. A destra, per arte e cultura, non esistono». In questi giorni ha sganciato anche un’altra «bomba»: non vado a Sanremo per scelta. Eppure segnò il suo success o. «Non mi presento da un po’. Sanremo è il governo e al momento non ammetterebbero mai Povia che critica il governo stesso, manco se scrivessi la nuova I m ag i n e (capolavoro di John Lennon, ndr).Me lo hanno detto più volte negli anni pass at i » . Chi? «I nomi non li faccio. Ci pensa Dagospia». Pensa che dalle persone che scendono in piazza per protestare possa nascere un movimento politico, o che occorra una rappresentanza? «Sì, ma a me non interessano i partiti, non ho mai votato e non ci credo. Più arrivi in alto e più ti pieghi a pecora, è storia. Nelle manifestazioni a cui partecipo ci sono medici, ricercatori, avvocati e costituzionalisti che hanno la funzione in primo luogo di informare, termine dimenticato dal mai nst re a m ». Però anche lei fa politica, n o? «Se mi appassiona un tema lo studio e lo traduco in musica. Penso a Chi comanda il m o nd o, ancora attuale. (MOLTO ATTUALE.....!) Nella quale canto che “c’è una dittatura di illusionisti finti, economisti equilibristi, terroristi padroni del mondo, peggio dei n a z i s t i”. Che hanno forgiato “tristi arrivisti stacanovisti, illusionisti che ci hanno illuso, con le parole libertà e democrazia, fino a portarci all’apa - t i a”. Ha anche modificato le parole di Bella Ciao, c’è chi non l’ha presa bene anche in questo caso. «Bella Ciao è una bella canzone, Italia Ciao è un aggiornamento. C’è poco da incazzarsi, è tutto documentato quel che c a nto » . Non ha quindi mai pensato di candidarsi? «Me l’hanno chiesto da destra a sinistra. Gli ho riso in f ac c i a » . In questo caso i nomi li possiamo fare? Chi glielo ha chies to? «Lega, 5 stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia e inizialmente anche qualcuno delle frange di estrema sinistra ma anche piccoli partiti e partitelli. Un cantautore non può essere diplomatico altrimenti non è libero. Il mio sogno era diventare un cantautore sociale e si è avverato. Non ci sono regole nell’ar - te e le dirò ho scoperto un mondo di persone che sono interessate a questo. Se avessi un vero manager…».

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