La Bosch formalizza la crisi che sta vivendo lo stabilimento di Bari, il più grande tra le officine in Italia, dovuto all’accelerazione sulle auto elettriche e annuncia 700 esuberi in 5 anni su un organico di 1.700 persone. La decisione arriva al termine dell’incontro tra sindacati e direzione aziendale, convocato oggi dalla Regione Puglia. Insorgono i sindacati che respingono al mittente al comunicazione e già da tempo preoccupati dalle performance del gruppo che ha posizionato l’'80% della produzione del sito barese sulle motorizzazioni diesel che andranno a scomparire . «La situazione è perfino più grave perchè è a rischio la sopravvivenza stessa della fabbrica. Le missioni produttive non diesel infatti saranno in grado di dare lavoro a non più di 450 persone, mettendo oggettivamente a repentaglio l'esistenza stessa dello stabilimento», denunciano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Riccardo Falcetta, segretario della Uilm di Bari lasciando l’incontro”. Per la Fim: altri 500 esuberi potrebbero arrivare infatti entro il 2035.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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