Il Fondo monetario internazionale
abbassadello0,5%leprevisionisulla
crescitamondialeperil2022,portan-
dole al 4,4%, contro il 4,9% indicato a
ottobre.L’aggiornamentodelWorld
EconomicOutlook,rilasciatoieri,ve-
delafortefrenatadiStatiUnitieCina.
Èingranpartel’effettodellavariante
Omicron,chehaspintoareintrodurre
misure restrittive. La vicedirettrice
dell’Fmi,GitaGopinath,avvisachele
ripercussionidell’esplosionedeicon-
tagisitrascinerannoneiprimitreme-
sidell’anno,percominciareariassor-
birsi in primavera.
La moderazione della crescita
mondiale, dopo il rimbalzo del 2021
(5,9%), continuerà l’anno prossimo,
conunaumentodelPildel3,8%.Sarà
invecepiùpersistentedelprevistola
fiammata dell’inflazione: i prezzi si
raffredderannonel2023,seleaspet-
tative resteranno «ancorate».
Nuove varianti e ulteriori intoppi
nelle supply chain sono i fattori che
possono indebolire lo scenario. Se-
condo i tecnici del Fondo, le difficol-
tà nella distribuzione delle merci
hanno ridotto dello 0,5-1% il Pil
mondiale nel 2021, hanno fatto sali-
re dell’1% l’inflazione core e sono
un’ipoteca sulle prospettive di cre-
scita. A queste incognite, che accom-
pagnano l’economia dalla comparsa
del Covid, si sono aggiunte la volati-
lità dei prezzi dell’energia e le ten-
sioni geopolitiche. In particolare, i
rischi di conflitto in Ucraina.
Lafiammatadeiprezzihacostret-
to la Federal Reserve ad accelerare la
normalizzazionedellepolitichemo-
netarie. È negli Stati Uniti, del resto,
che i rischi d’inflazione sono più
consistenti: il calo della disoccupa-
zione (in un contesto di partecipa-
zione al mercato del lavoro ancora
bassa) è accompagnato da un au-
mento negli stipendi, che potrebbe riversarsi sui prezzi. In circostanzecosì incerte, ribadisce l’Fmi, ricade
sulla Fed la responsabilità di comu-
nicare in modo chiaro e tempestivo
la propria posizione ai mercati, per
evitare reazioni scomposte e fughe
dal rischio. Ne farebbero le spese per
primi i Paesi più indebitati, a comin-
ciare dagli emergenti.
Intanto l’economia Usa perde
slancioancheperilflopdelBuildBack
Better,ilpianosuwelfareeclimapro-
posto dal presidente Joe Biden ma
bloccato dal Congresso. Secondo
l’Fmi, dopo il rimbalzo del 5,6% nel
2021, la crescita degli Stati Uniti sarà
del 4% nel 2022 e del 2,6% nel 2023.
Perl’annoincorso,iltagliodellepre-
visioni rispetto a ottobre è dell’1,2%.
Riviste al ribasso anche le stime
sulla Cina: dopo l’8,1% del 2021, il Pil
frenerà al 4,8% quest’anno, lo 0,8%
in meno rispetto alle previsioni di
ottobre. Pechino sconta la crisi del-
l’immobiliare e la drastica politica
Zero Covid, con restrizioni severe al-
la minima ricomparsa dei contagi.
Due incognite che dalla Cina incom-
bono sull’economia globale, avvisa
l’Fmi. La strategia Zero Covid po-
trebbe esacerbare le difficoltà nelle
catene globali di approvvigiona-
mento e logistica. Dall’altro lato, se
la crisi dell’immobiliare si espan-
desse ad altri settori, «le ripercus-
sioni sarebbero ampie».
L’Eurozona ha a sua volta subito
l’impattodellavarianteOmicron.La
correzione è forte soprattutto per la
Germania,piùespostaaglishocksul-
lesupplychain.IlPiltedesconel2022
dovrebbecresceredello0,8%inmeno
rispettoallestimediottobreefermar-
sial3,8%,comunqueinaccelerazione
rispetto alla moderata crescita del
2021(2,7%).L’Eurozonanelsuocom-
plesso contiene i danni, con un Pil in
aumentodel3,9%nel2022,lo0,4%in
meno rispetto alle precedenti stime.
Giù dello 0,4% anche le stime sul
Pilitaliano,chenel2022dovrebbeat-
testarsial3,8%.Megliodelprevistoil
2023,quandolacrescitadovrebbees-
sere del 2,2%, lo 0,6% in più rispetto
alle stime. Esaurito il rimbalzo del
6,2% stimato dall’Fmi per il 2021, la
crescitatornaatenderealcompassa-
to ritmo pre-pandemico.
IlFondorimarcainfinel’iniquadi-
stribuzione dei vaccini: «Solo il 4%
della popolazione dei Paesi a basso
reddito è completamente vaccinato,
contro il 70% nei Paesi ad alto reddi-
to».Piùalungoilviruscircola,«mag-
gioreèlaprobabilitàdinuovemuta-
zioni»,avvisal’Fmi.All’iniziodelter-
zoannodipandemia,ilbilanciodelle
vittimeèsalitoa5,5milionidimortie
leperditeeconomichechesiaccumu-
leranno fino al 2024 sono vicine ai
13.800miliardididollari,rispettoalle
previsionipre-Covid.Nel2021c’era-
no già 70 milioni di poveri in più,
sempre rispetto al trend pre-Covid.
Nessun commento:
Posta un commento