Nei Promessi
Sposi era già tut-
to previsto: pe -
ste, guerra e ca -
restia. Speriamo
che Mario Dra-
ghi non faccia come Antonio
Ferre ro ci sarà l’assalto ai for-
ni. Pasta e pane costeranno ca-
rissimi e fra tre, massimo
quattro giorni i supermercati
rischieranno di avere gli scaf-
fali vuoti. L’inflazione è desti-
nata ad impennarsi ulterior-
mente e a deprimere i consu-
mi con l’azzeramento della ri-
presa. C’è anche la possibilità
della saldatura di due prote-
ste: cami onisti e agricoltori.
Oggi a Bari con la Puglia bloc-
cata dai Tir la Coldiretti porta
in piazza i trattori e i pescatori
contro il conflitto in Ucraina e
la disastrosa condizione eco -
nomica delle imprese. Con la
guerra, i prezzi del grano sono
schizzati a livelli che non si ve-
devano da 10 anni: a Chicago
un bushel di frumento è quo-
tato 9,43 dollari (circa 32 cen-
tesimi al chilo), mais e soia so-
no raddoppiati di prezzo.
La Russia è il primo produt-
tore di grano, l’Ucraina il quar-
to di mais. Le stalle rischiano
di chiudere perché un litro di
latte si produce a 50 centesimi
e viene pagato 42 e perché non
si trovano i mangimi: costano
troppo e non arrivano. Il moti-
vo? Il fermo dei camion dovuto
al caro gasolio, ma anche e an-
cora una volta al super green
pass che costringe i nostri ca-
mionisti a stare fermi, gli ul -
tracinquantenni a perdere la-
voro e salario mentre la con -
correnza straniera scorrazza
su e giù per l’Italia senza alcun
obb l i go.
Il ministro delle Infrastrut-
ture e dei trasporti, Enric o
Giova n n i n i, una settimana fa è
uscito dal letargo del Pnrr e ha
convocato solo Unitrans per
ascoltare «il disagio della cate-
goria».Risultato,iTirfermano
l’Italia e da oggi - va in scena
anche il blocco del trasporto
locale e dunque l’Italia è di fat-
to paralizzata - la protesta sarà
ancora più stringente: man-
cheranno i prodotti nei super-
mercati, i contadini sono di-
sperati perché non potendo
spedire la merce la vedono
marcire nei campi, alcune in-
dustrie - prime fra tutte i pasti-
fici - hanno già fermato la pro-
duzioneelebanchinedeiporti
sono assediate. I risultati per
ora sono che la protesta dei ca-
mionisti partita dalla Sicilia -
dove ieri però c’è stato un pri-
mo accordo con la Gdo e alcuni
blocchi sono stati tolti anche
per l’interventodelpresidente
siciliano Nello Musumeci che
ha «strigliato « il ministro Gio-
va n n i n i- sta risalendo l’Ita l i a .
Secondo T rasportounito
sono 25.000 le imprese che
hanno bloccato nel Centrosud
i camion. Da un loro sondaggio
risulta che il 98% delle aziende
è d’accordo con la protesta.
Sono fermi 90.000 Tir per cir-
ca 3 milioni di tonnellate di
merce bloccati, altri 40.000
mezzi sono impossibilitati a
operare sia per i blocchi auto-
stradali - uno imponente ieri
tra Marcianise e Nola sull’Au-
tosole e a Caianiello - sia per
quelli portuali. A ttualmente
gli scali «presidiati» sono Pa-
lermo, Catania, Ravenna e
Gioia Tauro. Sulle autostrade
pugliesi, calabresi, campane,
del Molise ci sono chilometri
di Tir fermi. La viceministro
renziana Te resa Bellanova ha
aperto il tavolo di trattativa e
ha chiesto che venga sospesa
la protesta; la risposta di Mau-
rizio Longo, segretario di Tra-
sportounito è: «Non si com-
prendono le ragioni, in parte
cronicizzate, in parte esplose
per l’aumento dei costi di car-
burante, dell’autotrasporto
italiano». E le ragioni croniciz-
zate sono la mancanza di auti-
sti per le norme imposte dal-
l’Europa, la concorrenza che
viene dall’estero con autisti
che possono girare senza
green pass, i mancati sgravi fi-
scali sui carburanti. Oggi un
trasporto Palermo-Milano
viene pagato 900 euro, ma solo
di gasolio ne costa 1.300.
Massimiliano Fedriga ( L e-
ga), presidente del Friuli Vene-
zia Giulia e della conferenza
delle Regioni, chiede al gover-
no un confr onto immediato
perché c’è«ilrischio di blocchi
di approvvigionamento e cir -
colazione delle merci in parti-
colar modo nel Mezzogiorno».
Ma l’allarme più alto viene dal
mondo agricolo. Giorgio Mer-
curi, presidente di Alleanza
cooperative agroalimentari,
ha scritto al ministro agricolo
Stefano Patuanelli ( M5s ):
«Neppureduranteillockdown
si era verificato: è a rischio
l’approvvigionamento ali -
mentare. La protesta sta dege-
nerando con ripercussioni
per tutti, imprese e consuma-
tori». La Coldiretti col presi-
dente Ettore Prandini è impe-
gnata a sollecitare soluzioni.
« L’85% delle merci agroali-
mentari viaggia su gomma. Si
sta rischiando che vada tutto a
male con un danno enorme.
Bisogna subito eliminare i
blocchi e consegnare alle in -
dustrie che sono già in crisi di
approvvigionamento e alla di-
stribuzio n e » .
In Puglia: «Le navi riparto-
no da Bari senza aver scaricato
né mais né grano. Nelle stalle
restano solo quattro giorni di
mangimi». Per adesso dal Mi-
paaf parla solo il sottosegreta-
rio Gian Marco Centinaio (Le-
ga): «Va fermata la guerra, ma
già ci sono pesanti ripercus-
sioni economi che e duro è
l’impatto sul nostro sistema
agroalimentare. È a rischio la
tenuta del mercato dei cereali.
L’invasione russa ha fatto lie-
vitare le quotazioni di grano
tenero, mais e soia. E le sanzio-
ni dell’ Ue possono spingere
ancora più in alto i prezzi di
gas e pe trolio, con le conse-
guenze che ne derivano». La
prima? La carestia annuncia-
ta.
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