STUPIDA RAZZA

mercoledì 23 febbraio 2022

Quarta dose Figliuolo avanza ma le incognite sono tantissime

 

BIRICHINO !

«Dal 1° marzo quarta dose ai fragili»,
dice il commissario Figliuolo. Ma i dubbi sono tanti: quanti e chi sono i fragili? C’è una effettiva necessità? Come verrà collegata l’ennesima somministrazione al Green pass? (🤔🤔🤔) Perplessità anche sugli aspetti logistici dell’intera operazione.Ci risiamo. Il caos che avevamo paventato, facili Cassandre, per la terza dose del vaccino, si è poi verificato alla vigilia della quarta ondata di contagi che ci ha investito durante le feste natalizie, nonostante restrizioni e super green pass. E ora il copione rischia di ripetersi per la quarta dose. Come per le volte precedenti, si procede per annunci, dichiarazioni a mezzo stampa, sui giornali o nei salotti tv, e con messaggi contraddittori, confondendo quarte dosi, booster e richiami annuali. Senza una strategia chiara e alimentando la confusione che, lo abbiamo visto negli scorsi round della campagna vaccinale, genera diffidenza. Ma con una sola certezza: il ministro della Salute, Roberto Speranza, e gli «S p e ra n za boys» come il suo consigliere Walter Ricciardi, puntano alla quarta dose per tutti e non solo per i fragili e immunodepressi. ( 🤔🤔🤔) Mentre l’Ema, le associazioni dei medici e la maggior parte dei virologi la sconsigliano. Partiamo dalle parole di chi le dosi le deve organizzare, programmare e distribuire, ovvero il commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo. Ieri, in trasferta a Firenze, il generale ha annunciato che il primo marzo partiranno le somministrazioni per la quarta dose ai più fragili, ovvero alle «persone che non hanno dato una risposta anticorpale alle dosi di vaccino. Chiaramente per loro il ciclo completo era tre dosi, due dosi iniziali e una dose addizionale, e quindi questo per loro è il booster, per cui stiamo individuando la platea». Non si capisce in base a quale screening di risposte anticorpali verrà selezionata la platea, sono stati fatti? E con quali risultati? E chi non ha dato una risposta adeguata alle prime tre dosi, perché dovrebbe darla a una quarta? Non è dato saperlo. In ogni caso F i g l iuol o non ha parlato di quarta dose per la popolazione generale. Né di un eventuale richiamo annuale. Eppure il ministro S p e ra n za ha già tracciato la strada: nell’intervista alla Re - p ub b l ic a di domenica, ha sottolineato che «dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l’estate». (🤔🤔🤔) E ieri gli ha fatto eco il suo consigliere scientifico, Walter Ricciardi con un’intervista alla Stam p a , in cui sottolinea che «la quarta dose per i fragili è un inizio alla luce dell’esperienza israeliana, ma è probabile che in autunno sarà utile a tutti». ( 🤔🤔🤔) E ieri ha pure ammesso che i vaccini attuali «dopo alcuni mesi cominciano ad avere delle defaillances contro l’i n fez ione», (🤔🤔🤔) ma «fino a che non arriveranno i nuovi preparati bisognerà allargare per gradi la platea della quarta dose: prima i grandi anziani e poi i più esposti al rischio, cioè gli operatori sanitari, prima dell’inve r n o » . Nei giorni scorsi, M a rc o C ava l e r i , responsabile Vaccini e prodotti terapeutici Covid-19 dell’Ema, l’Agenzia del farmaco europea, aveva specificato che «al momento non ci sono prove da dati clinici o scientifici sulla necessità e su l l ’utilità di una quarta dose per la popolazione generale». Va infatti valutata prima l’efficacia degli attuali vaccini «nel tempo e capire come proseguirà l’ondata di Omicron». Intanto, contro le certezze del dinamico duo Spera n za-R ic c i a rd i sulla quarta dose per tutti si espongono anche medici e fior di virologi. «Non c’è ancora un’i n d ic a - zione univoca della scienza e ci sono passaggi che devono essere ancora chiariti. Dobbiamo attendere», ha detto il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Fil ip po A n el l i , sottolineando che sono allo studio nuovi vaccini in grado di agire su tutte le varianti. «Le nuove risposte dalla scienza potrebbero aiutarci a fare una scelta diversa che non sarebbe la classica quarta dose ma si tratterebbe della somministrazione di un vaccino diverso». Il virologo Francesco Menich etti , già primario di Malattie infettive all’ospedale di Pisa, si augura che in autunno si potrà disporre di formulazioni aggiornate» del vaccino anti Covid, perché «abbiamo dei vaccini davvero miracolosi, salvavita e anche svuota-corsie però con alcuni difetti, il più clamoroso è quello di essere scarsamente efficace nei confronti della diffusione de ll ’infezione. (🤔🤔🤔) Se vogliamo rinnovare la campagna vaccinale stagionale dobbiamo disporre di un prodotto che sia adeguato alla variante circolante predominante, sullo stile dell’influenza». Per M atte o B a s s etti , direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Policlinico San Martino di Genova, «parlare oggi di quarta dose a tutti a ottobre è presto, è una fuga in avanti di cui avremmo fatto volentieri a meno». E secondo Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’ospedale Sacco di Milano, «dovremmo piuttosto pensare a un vaccino nuovo, che riconosca le varianti circolanti e abbia durata un anno». Sullo sfondo, restano altre domande per S p e ra n za . Per ora l’Ue ha fatto accordi per un miliardo e mezzo di dosi ma la quarta verrà fatta con i vaccini attuali per dare comunque una «botta anticorpale», oppure si punterà su un vaccino specifico oppure su un cocktail o ancora su un vaccino che prende di mira una proteina diversa non mutante? Ma quale? Novavax, arriverà in Italia alla fine di questa settimana (poco più di un milione di dosi, e un altro paio di milioni di dosi a marzo) sta sviluppando un vaccino per Omicron ma non si sa quando verrà messo sul mercato. Si lavora a una struttura «ordinaria» per gestirne la eventuale somministrazione considerando anche che F i g l iuo - lo che presto si occuperà di altre battaglie? Infine, un’ultima domanda: ma la quarta dose verrà vincolata al green ass? Temiamo la risposta.

Nessun commento:

Posta un commento