STUPIDA RAZZA

giovedì 24 febbraio 2022

Mio padre è terminale ma non possiamo vederlo e riabbracciarlo

Vi scrivo sia da madre sia da figlia con il cuore pieno di lacrime. Mio padre è un ottantenne con un linfoma e una sindrome al cuore, un malato terminale. Ricoverato più di un mese fa in clinica, al peggiorare delle sue condizioni, è dovuto restare in degenza una settimana, per poi fare ritorno a casa. Avevamo già un’assistenza domiciliare, ma visto il peggioramento di salute ci è stato consigliato un hospice. Dopo 15 giorni in clinica dove nessuno di noi poteva visitarlo ha contratto il Covid (è la seconda volta che mio padre entra negativo in una struttura ospedaliera e diventa positivo, per fortuna sempre asintomatico). La prima volta che è successo siamo andati sotto nostra responsabilità a prendercelo. Purtroppo questa volta non è stato possibile ed è tutt’ora ricoverato in una stanza da solo. Il 16 febbraio ha compiuto 80 anni senza nessuna persona a lui cara, senza nessuna torta, senza nessuna canzone cantata dai nipotini che ama. Per fortuna le infermiere del turno ci hanno fatto una videochiamata, l’unica in tutta questa degenza. Se abbiamo la fortuna di trovare qualche infermiera di animo buono riusciamo a parlare con lui al telefono, altrimenti restiamo giorni senza sentirci. Quando si negativizzerà andrà in questo hospice, dove per entrare servono due dosi più tampone (solo mia madre ha due dosi) o tre dosi. Io e mio fratello, non vaccinati, non potremo mai andare. E la cosa più triste è che i nipotini che lui adora tanto non potranno vederlo. Mio figlio di 11 anni piange tutti i giorni perché non può vedere il nonno e mio padre a lui legatissimo si dispera perché non può vedere il nipote. Perché non può vedere i figli e i nipoti, se prima di andare ci facciamo un tampone molecolare? Perché dobbiamo essere puniti in questa maniera o perché devono essere puniti i nipotini che con il green pass non c’entrano nemmeno nulla? È l'ultimo periodo della sua vita. Qui non si tratta di ristorante, cinema, o di andare in un bar, qui si tratta di sentimenti, di umanità, noi non abbiamo il tempo di aspettare la fine di queste orribili restrizioni. Non si possono abbandonare i malati così, è una cosa deplorevole. Possibile che chi sta al governo non si metta una mano sulla coscienza e una sul cuore e non dia delle risposte coerenti con la scienza, visto che il tampone è il mezzo più sicuro per sapere se si è positivi o no? Ho bisogno di abbracciare il mio papà . 


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