Nel 2023 na -
scerà la piatta-
forma Idpay per
erogare i bonus
statali. Userà le
informazioni al-
la base del green pass.Cesseràlostatodiemergen-za, ma l’esperienza che lo Sta-
to ha portato a casa con il
green pass non cesserà. Non ci
riferiamo soltanto all’obb l i go
di esibire il lasciapassare ver-
de per accedere a servizi pub-
blici di natura fisica, come
banche, poste o ospedali. Ma
la vera evoluzione del green
pass sarà, come più volte ab-
biamo scritto, la digitalizza-
zione del cittadino.
A confermare che 2 più 2 fa
4 è stato l’altra sera il ministro
al l’Innovazione digitale, Vit-
torio Colao, che intervenendo
in Aula ha spiegato quali sa-
ranno i prossimi step della
piattaforma digitale che per-
metterà dal 2023 di erogare i
mille mila bonus che il gover-
no stanzia a ogni legge finan-
ziaria. «L’obiettivo», ha detto
il ministro rispondendo a una
interrogazione parlamentare,
«è la progettazione e realizza-
zione di una piattaforma, che
abbiamo chiamato Idpay, che
consenta di standardizzare e
digitalizzare esattamente i
processi di erogazione di be -
nefici economici pubblici,
consentendo l’immediato ac -
cesso all’agevolazione al mo -
mento dell’acquisto di un be-
ne o un servizio con strumenti
di pagamento elettronici». Il
governo prevede che i bonus
in un prossimo futuro venga-
no riconosciuti direttamente
al cittadino nel momento in
cui paga un bene o un servizio
effettuato mediante terminali
di pagamento (Pos) fisici o vir-
tuali gr azie all’utilizzo della
piattaforma tecnologica per
l’interconnessione e l’intero-
perabilità tra le pubbliche am-
ministrazioni e i prestatori di
servizi di pagamento abilitati.
ENTI PUBBLICI
«Tale misura, contribuisce
alla semplificazione dell’e-
sperienza del cittadino ma an-
che all’immediatezza e alla si-
curezza dell’attuale sistema di
riconoscimento dei bonus
erogati dalle Pa», tiene a preci-
sare Colao. Il quale non sem-
bra volersi dilungare sull’altro
lato della medaglia. Cioè quel-
lo del controllo invasivo e della
verifica fiscale. L ’esperienza
del cashback di Stato è risulta-
ta del tutto fallimentare dal
punto di vista del contrasto al-
l’evasionefiscale,maèeviden-
temente servita a preparare il
terreno alla tesserà digitale
dei bonus.
In pratica, Idpay incrocerà
anche tutti i dati dell’A ge n z i a
delle entrate, valuterà in tem-
po reale il valore delle detra-
zioni, i ritmi di spesa, ma, vo-
lendo, anche l’erogazione del-
l’Iva, i pagamenti delle sca -
denze e - in futuro - tutto ciò
che l’amministrazione fiscale
deciderà di richiedere. Il pri -
mo gradino sarà l’erogazio n e
d e ll’assegno unico familiare.
E poi sarà solo questione di
tempo. D’altronde, come ha
ricordato il ministro durante
l’audizione, «i numeri dei pa-
gamenti elettronici verso la
pubblica amministrazione e
più in generale i risultati del
processo di digitalizzazione
dei servizi pubblici risultano
in costante crescita e tale ini-
ziativa», ha proseguito, «rap-
presenta un ulteriore pilastro
di innovazione e di grande ef-
ficienza dell’amministrazio -
ne pubblica e del suo rapporto
con i cittadini e penso anche di
orgoglio per il nostro Paese. In
merito alle tempistiche di im-
plementazione si rappresenta
che le analisi tecniche sono
già partite e si concluderanno
nella prima decade del mese
di marzo per poi dare avvio
alla fase di sviluppo».
Il decreto attuativo con cui
si definiranno le modalità di
colloquio con i sistemi infor-
mativiutilizzati dalle ammini-
strazioni per la gestione con-
tabile della spesa, le modalità
standardizzate di erogazione,
la fruizione dei benefici e le
modalità di remunerazione
del servizio sarà adottato en-
tro maggio. «Ovviamente sa-
ranno necessari una serie di
passaggi con il ministero del-
l’Economia e delle finanze e
anche con il Garante della pri-
vacy». Anche qui andrebbe
specificato un ulteriore detta-
glio, quello che spiega l’enor-
me fretta da parte del governo
e le pressioni nei confronti del
Parlamento. L’iter per portare
avanti Idpay è strettamente le-
gato al percorso della legge de-
lega sul fisco. Questa a sua vol-
ta si porta dietro numerosi de-
creti attuativi. Uno dei quali
consentirà di unire i punti di-
gitaliedareilviaallapiattafor-
ma. Il problema, per fortuna, è
che la delega fiscale contiene
la riforma del catasto che ine-
vitabilmente porterà più tasse
sulle case. Il centrodestra si
dice contrario e a gennaio ha
messo in cantiere una serie di
emendamenti mirati a smina-
re la bomba. Il governo non è
d’accordo. Freme fino al pun-
to di mettere la fiducia. Pecca-
to che su un disegno di legge
bisogna andare indietro fino
al Jobs act per registrare una
tale prova di forza. È evidente
che il governo vuole a tutti i
costi dare attuazione alle mi-
sure inserite nel piano di digi-
talizzazione dell’Euro pa .
Scritto nel febbraio del 2020,
appena prima dello scoppio
della pandemia, e annunciato
nel discorso d’insediamento
di Ursula von der Leyen.
IL PROGETTO UE
In grande silenzio, il mini-
stero dell’Economia ha inseri-
to un manovra la proroga per
la gestione dei dati delle app di
tracciamento. Vale anche per
l’app Io che servirà da spalla
alla nuova piattaforma Idpay.
Il meccanismo della bloc -
kchain sottostante al green
pass ha consentito di creare
unagrandebasedidatiutente,
a cui il Fisco e le amministra-
zioni possono aggiungere
qualunque informazione (gra-
zie al decreto di ottobre che
autorizzatuttiglientipubblici
di scambiarsi dati senza di -
chiarare l’uso che ne faranno)
e qualunque funzione. Come il
green pass può inibire l’acces-
so a certi servizi, così le piatta-
forme fu ture controlleranno
l’erogazione dei bonus, ma
tracceranno anche in tempo
reale chi non ha pagato una
multa o una sanzione. Poco
importa che sia stata commi-
nata dall’Erario a torto. L’one-
re della prova sarà definitiva-
mente invertito. E avere a che
fare con un algoritmo sarà un
inferno.
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