STUPIDA RAZZA

mercoledì 23 febbraio 2022

La polizia di Trudeau minaccia i negozianti che vendono cibo ai camionisti ribelli

 

La versione ufficiale è che lo stato d’emergen - za servirebbe anche a salvare i commerci dalla chiusura, ma ieri la polizia di Ottawa ha minacciato di tirare giù le serrande di bar e alimentari che hanno venduto generi di conforto ai camionisti contrari all’obbligo vaccinale. Ed è solo l’ultima contraddizione che sta andando in scena in Canada, una democrazia parlamentare più antica dell’Italia, dove nella notte tra lunedì e martedì la Camera dei comuni è stata chiamata ad approvare o respingere l’uso dei poteri speciali d’emer - genza invocato dal presidente liberal (fino a ieri) Justin Trud eau , nonostante domenica la polizia abbia sgomberato interamente il centro di Ottawa, dopo tre settimane di blocchi. La paura, dice ora Tr udeau per portare a casa il risultato parlamentare, è che «la minaccia arrivi dai porti». Il Paese è spaccato in due, conservatori e sinistra sono contrarissimi e tra le forme di protesta alternative spicca quella dei cittadini di Ottawa, che hanno intasato i telefoni della pubblica emergenza per protestare contro il comportamento della polizia. Domenica sera, dopo aver finalmente rimosso blocchi di cemento e camion rovesciati dal centro della capitale, la polizia di Ottawa aveva comunque poca voglia di festeggiare, anzi. Dieci minuti prima di mezzanotte, su tutti i social, ha scritto il seguente appello: «Sappiano che gli eventi in Ottawa sono spiacevoli. Tuttavia, chiediamo alla popolazione di smettere di chiamare i numeri delle emergenze e di intasare le linee delle operazioni per esprimere dispiacere nei confronti dell’o p e rato della polizia, che ha rimosso una manifestazione illegale nel centro della città». I camionisti che avevano bloccato le vie centrali di Ottawa e, la settimana scorsa, anche un ponte che collega il Paese con gli Stati uniti, sono inviperiti per l’obbligo di essere vaccinati per entrare in Canada, pena due settimane di quarantena che rendono impossibile consegnare le merci con la dovuta puntualità. Per altro, secondo l’A s s o c i a z io n e dei camionisti canadesi, il 90% degli autisti è pienamente vaccinato, quindi saremmo di fronte a una protesta certamente di minoranza ma che allo stesso tempo rende difficilmente spiegabile l’ut i l i z zo da parte del governo dei poteri speciali, in base a una legge del 1988 mai usata, neppure dopo l’attentato dell’11 settembre. Nei giorni scorsi, il pugno di ferro voluto da Tr ud eau , un leader di centrosinistra fino a poche settimane fa incensato dai democratici e dai liberal italiani ed europei (e ora accompagnato da un imbarazzato silenzio dei media di tutto il Vecchio continente) si è concretizzato non solo nella legittima rimozione dei blocchi, ma anche in oltre 300 arresti, nel blocco dei conti correnti dei manifestanti, nella messa al bando delle piattaforme di crowdfunding che si sono permesse di raccogliere donazioni da tutto il Nord America. E nonostante lunedì mattina il centro di Ottawa fosse finalmente agibile, ieri, come hanno denunciato via Twitter e Facebook decine di cittadini e di esercenti, la polizia locale è andata da alcuni negozianti a minacciarli di chiusura se si fossero ancora permessi di vendere cibo e bevande ai camionisti. Non solo, ma l’ordi - ne è stato impartito anche a una caffetteria che regalava tè e caffè agli scioperanti e che era stata «ristorata» dalle donazioni dei residenti che simpatizzano con la protesta. Insomma, sono ormai vietati anche piccoli gesti di generosità e mera assistenza, manco offrire un caffè a un camionista non vaccinato equivalesse a un favoreggiamento di Al Qaeda o dell’Is i s . Per rimuovere le barricate e oltre 70 camion, la polizia di Ottawa ha dovuto usare spray al peperoncino, granate stordenti e ruspe. Solo domenica, sono state arrestate 191 persone, con 103 già denunciate per 390 reati, tra cui resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti e oltraggi vari. Ma la parte più interessante e innovativa del Metodo Trudeau, anche per chi vive in altre rinomate democrazie liberali, riguarda la punizione economica del dissenso. La polizia federale ha congelato 206 conti correnti bancari accusati di aver veicolato milioni di dollari di finanziamenti collegati alla protesta. Non solo, ma per la prima volta e per lo stesso motivo, il Canada si è mosso pesantemente contro i circuiti dove si scambiano bitcoin e criptovalute, con 253 canali online bloccati d’i m p e r io. La scorsa settimana, a riprova che quel 10% di camionisti canadesi non è così isolato, il miliardario della Silicon Valley Tom Siebel aveva donato 90.000 dollari al Freedom convoy, come avevano già fatto Elon Musk, il creatore di Tesla, e molti esponenti dei Repubblicani Usa. Mentre il giornale va in stampa, la Camera bassa canadese è chiamata a confermare il decreto del governo che ha azionato il grilletto dei poteri d’emergenza contro i camionisti non vaccinati. Misure che arrivano anche al sequestro del camion e al blocco della polizza auto per chi protesta contro le misure antiC ov id . Tr ud eau , ieri mattina, ha fatto un ultimo appello al voto favorevole con una doppia strategia. Da un lato ha giurato che «i poteri speciali verranno usati solo per lo stretto tempo necessario». Dall’altro, anche per bocca dei suoi ministri, ha fatto sapere che anche se il centro di Ottawa ora è libero, c’è timore per proteste analoghe nei porti del Canada. E ha ammesso che se i camionisti si sono ritirati «è stato perché molti di loro hanno avuto paura di vedersi bloccati i soldi». Di questo passo, c’è il rischio che venga tolto il telefono a chi chiama il «911» (il numero delle emergenze) per p rote s ta re.

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