STUPIDA RAZZA

giovedì 24 febbraio 2022

I controlli sui bus spaventano gli adolescenti

 

Siamo una famiglia di quattro persone che ha deciso di non vaccinarsi soprattutto da quando è diventato un ricatto. Abitiamo a Roma. Essendo sanitaria, ho perso il lavoro e sono in attesa della sospensione da parte dell’Albo; vorrei sottolineare che non sono riuscita attualmente a trovare un lavoro nemmeno in altri campi perché richiedono tutti il vaccino. Mio marito invece è riuscito a mantenere il suo lavoro grazie ai tamponi. I miei figli, entrambi adolescenti, hanno visto di fatto interrotta la loro vita, rimanendo esclusi da ogni attività sia sportiva sia di relazione. In questi due anni io e mio marito abbiamo dovuto supportarli emotivamente a causa di ripetute crisi depressive e attacchi di angoscia. La Dad è stata u n’esperienza davvero umiliante per entrambi i miei figli che, pur essendo due studenti modello, faticano a mantenere l’attenzione e la concentrazione in un contesto che si è rivelato altamente alienante e poco adatto all’ap p re n d i m e nto. I miei figli praticavano entrambi arti marziali e abbiamo dovuto interrompere ogni tipo di attività sportiva essendo stati allontanati dalle palestre per mancanza di super green pass; dovendo sostenere economicamente i tamponi per permettere a mio marito di lavorare, non abbiamo potuto pagarli anche per loro e attualmente non potremmo permetterci di pagare neanche la palestra. Sono stati tagliati fuori dalla biblioteca e da ogni tipo di attività ricreativa come i gruppi teatrali e musicali, le uscite con gli amici, il cinema, il teatro, le visite culturali. A scuola la situazione è di tensione perché i professori li stimolano ogni giorno alla vaccinazione. I miei figli, dopo aver subito tutto questo, si sono visti ridurre la loro libertà di movimento perché non possono più prendere i mezzi pubblici. Poiché abbiamo pagato un abbonamento annuale e continuano ad andare a scuola con i mezzi pubblici; sono già stati fermati e controllati dalla polizia che, trovandoli senza super green pass, non li ha multati ma li ha spaventati, tanto che sono tornati a casa in lacrime. Ogni giorno ci chiedono quando finirà tutto questo, si fanno coraggio a vicenda spesso uscendo insieme a camminare in città che è l’u n ic a cosa che attualmente possono fare. Ritengo che ridurre dei ragazzi in questo stato di depressione e demotivazione sia l’ennesima vigliaccata di questo governo.

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