Nella nostra famiglia ci sono sempre stati pareri contrastanti su tante questioni, ma questo fatto non è mai stato visto come una cosa negativa, anzi. Nonostante idee apparentemente inconciliabili, poterne discuterne, anche in maniera colorita, è sempre stato costruttivo, anche se alla fine ognuno andava avanti a pensarla esattamente come prima. Con l’arrivo del Covid, del vaccino e del green pass, le cose sono cambiate completamente. Dopo una discussione su questi argomenti sono stati lanciati giudizi personali («Irresponsabili ed egoisti») nei confronti di quei familiari che aveva osato rivendicare una certa libertà di scelta rispetto all’iniezione. Da allora qualcosa si è rotto e questa frattura continua ad a l l a rga r s i . La distanza che ormai ci separa dal resto della famiglia ci ha lasciati veramente stupiti. La sensazione che abbiamo è di appartenere letteralmente a due mondi diversi divisi in compartimenti stagni e ogni volta che si tenta un confronto si ottiene solo una sterile scaramuccia tra chi ripete la versione del governo e chi cerca ancora di esercitare un pensiero critico, con tutti i limiti che può avere. Sentiamo il peso di un giudizio che non meritiamo. Il punto più basso lo abbiamo raggiunto quando ci è stato detto che è giusto curare prima i vaccinati dei non vaccinati: i nostri famigliari hanno indirettamente detto che, se uno di noi stesse male, sarebbe giusto abbandonarci a noi stessi perché abbiamo semplicemente deciso di essere liberi. Come possono persone di buon cuore (come sono i nostri parenti) pensare una cosa simile? Eppure, si sono sempre prodigati per gli amici in difficoltà, non si sono mai tirati indietro quando c’era da consolare una sofferenza e aiutare, sono sempre stati presenti premurosamente e con amore nei momenti difficili della nostra vita. Ma ora sentono di appartenere ai virtuosi, a coloro che con la loro scelta hanno contribuito al bene della società, e le sofferenze e le privazioni che gli altri, sotto continuo ricatto, stanno subendo non li coinvolgono minimamente: l’emarginazione messa in atto contro chi non ha condiviso la loro scelta secondo loro è una giusta conseguenza. In poche parole: non mi importa cosa stia accadendo agli altri, l’importante è che non stia accadendo a me.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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