Avevano entrambi promes-
so un «massiccio pacchetto di
sanzioni» contro la Russia da
presentare, rispettivamente,
alG7eaileader dell’Unioneeu-
ropea per l’approvazione. Jo e
Bide n era stato categorico:
«Saranno sanzioni senza pre-
cedenti». Anche Ursula von
der Leyen, presidente della
Commissione europea, era
statachiaranelsuomessaggio.
«La Ue è con l’Ucraina», è stata
la risoluta introduzione al
Consiglio straordinario euro-
peo riunitosi in tarda serata
per accordarsi sulle misure
che i 27 intendono mettere in
atto per chiedere al Presidente
Puti n di fare marcia indietro.
Scopo delle decisioni sarebbe
quello di tentare di indebolire
l’economia russa, frenando
l’accesso delle banche ai mer-
cati finanziari europei. (NON LO FARANNO !)
Per tutta la giornata di ieri,
Ue e G7 hanno cercato la con-
vergenza dei partecipanti sul-
le misure da adottare e da som-
mare alle decisioni già prese. Il
presidente B id e nha annun-
ciato in serata quelle che sono
le idee in campo per isolare
Mosca dai mercati finanziari.
Grosse spaccature si sono però
registrate fin da subito sulla
«madre di tutte le sanzioni»:
l’esclusione della Russia dal si-
stema Swift (Society for Wor-
ldwide Interbank Financial
Telecommunication). (🤣🤣🤣) Gli Usa
sono infatti pronti a procede-
re, mentre i partner europei
frenano. Swift è la rete attra-
verso cui dialogano e si con -
nettono le banche di tutto il
mondo, riuscendo così a gesti-
re una mole enorme di transa-
zioni internazionali. È questa,
forse, l’unica sanzione di fron-
te alla quale la Russia non è
riuscita a nascondere il pro-
prio disappunto e la reale
preoccupazione. Si tratta però
di un’arma a doppio taglio, già
utilizzata con l’Iran che, non a
caso, non invia più gas e petro-
lio in Europa. (🤫🤫🤫) Se quindi gli Usa
non incontrano approvazione
sul punto, B id e nha rilanciato
una serie di misure in parte
condivise dalla Ue: il divieto di
esportazioni dagli Usa a Mo-
sca, lo stop ai finanziamenti
che potrebbero andare a rinvi-
gorire l’esercito russo e il con-
trollo sull’export di tecnologia
dual use (tecnologia per uso
sia civile, sia militare), tra que-
sti. Ma B id e nintende usare la
«mano pesante» anche sul si-
stema bancario e finanziario
russo, congelando gli asset dei
maggiori istituti di credito de-
tenuti da Mosca.Gli Usa hanno
in mente, come dichiarato in
conferenza stampa, una serie
di «colpi» da assestare al pro-
gramma spaziale russo che, ha
dichiarato il presidente ame -
ricano «subirà pesanti conse-
guenze». Divisioni sembrano
emergere anche sulla questio-
ne della fornitura di energia. Il
blocco di Nord Stream 2, cal -
deggiato fortemente dagli Sta-
ti Uniti, lascia perplessa l’Eu-
ropa essendo anch’esso un’ar-
ma a doppio taglio. (👌👌👌)In ogni ca-
so, resta un enorme deterren-
te per la Russia: lo stop del can-
celliere tedesco Olaf Scholz al-
la certificazione della pipeline
sarà certamente difficile da
assorbire per Puti n, visto che
l’economia della sua nazione
si basa molto sulla vendita di
idrocarburi. Di contro, l’Euro-
pa è dipendente dal gas che
viene inviato dalla società rus-
sa Gazprom. (PALLA AL CENTRO !) Di qui, tentenna-
menti e indecisioni sul punto.
Su l l’impatto reale che tutte
queste azioni dovrebbero ave-
re, interviene la Cina, sempre
più vicina a Mosca e oramai da
considerare suo alleato strate-
gico in caso di ulteriore am -
pliamento del conflitto. «Le
sanzioni unilaterali nei con -
fronti della Russia saranno
inefficaci per risolvere la que-
stione che ha portato all’esca-
lation militare», commenta la
portavoce del ministero degli
Esteri cinese, Hua Chunying.
Poi, passa ad utilizzare termi-
ni sempre più forti per scio-
gliere ogni dubbio sulla posi-
zione cinese: «Ci opponiamo
risolutamente a tutte le san-
zioni unilaterali illegali», dice.
«La Russia ha riserve energeti-
che importanti, petrolio e gas
in primis, e nei pagamenti ver-
rà supportata dalla Cina», ri-
corda. Diverse banche russe si
sono unite, in effetti, al siste-
ma di pagamento interbanca-
rio cinese e Mosca ha fatto pas-
si da gigante per ridurre la sua
dipendenza dal dollaro negli
ultimi anni, anche usando lo
yuan nei pagamenti commer-
ciali. Sullo scacchiere interna-
zionale pesa anche la posizio-
ne dell’Iran, i cui rapporti con
Cina e Russia si sono sempr e
più rafforzati, da quando è en-
trato in carica il presidente
Ebrahim Raisi. Teheran è en -
trata a far parte a pieno titolo
del l’Organizzazione per la
cooperazione di Shanghai (or-
ganizzazione di sicurezza del-
l’Asia centrale guidata da Mo-
sca e Pechino), dopo essere
stata a lungo un semplice «os-
servatore». I rapporti si sono
stretti ogni giorno di più, dunque, tanto che a gennaio diver-se imbarcazioni da guerra ira-
niane hanno partecipato ad
una esercitazione nell’O c ea n o
indiano insieme a flotte mili -
tari russe e cinesi. Puti n ha,
inoltre, un altro possibile al -
leato. Il Pakistan, che pur
mantiene una posizione ambi-
valente di amicizia sia con gli
Stati Uniti, sia con la Russia,
«vanta» un primato tutto da
interpretare: Imran Khan, il
suo presidente, è stato il primo
leader straniero a far visita a
Puti n dopo che questi ha «ri -
conosciuto» l’i n d i p e n d e n za
delle autoproclamate repub-
bliche separatiste di Donestk e
Lugansk. Tutti i segnali porta-
no a ritenere che Mosca abbia
saputo costruire una tela di al-
leanze preziose. (E IL CERINO RIMANE IN MANO ALL'EUROPA !)
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