STUPIDA RAZZA

giovedì 24 febbraio 2022

Nelle trasmissioni tv è concesso esprimere solo il pensiero unico

 



Una delle cose che da qualche mese mi lascia basito, è l’accanimento e la ferocia mostrata nei confronti dei non allineati, in trasmissioni televisive con dibattimenti legati alla politica ed alla gestione della pandemia. Il conduttore è spesso di parte, e quando colui che difende, con equilibrio ed educazione, un libero pensiero, espone una delle molteplici contraddizioni di questa gestione pandemica, viene silenziato con frasi di rito, come «Abbiamo finito il tempo, devono parlare anche gli altri». Trattamento discriminatorio, non riservato agli ospiti che magnificano le scelte del governo. Padroni di sovrapporre la propria voce (voci in molti casi) e di usare una strategia comunicativa, che si basa, sull’alzareil tono, scuotere la testa con delle risatine di dileggio o con il classico «ma che cosa stai dicendo» ripetuto più e più volte. Sembra quasi che alcuni opinionisti, terrorizzati dall’idea di dover fare i conti con le menzogne e le contraddizioni, non vogliano farle cadere nell’oblio, né fare mea culpa, ma protrarle per non doversi confrontare con la reale evoluzione dell’emergen - za e con la perduta libertà basilare. Ritengo che alcune persone, in questi due anni di pandemia, abbiano basato la loro esistenza non sulla informazione, ma piuttosto sul triste odio, adagiati al comodo pensiero unico, come alcuni politici sulla poltro n a .

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