STUPIDA RAZZA

giovedì 24 febbraio 2022

Noi combattiamo per la libertà di ogni cittadino

Mi chiamo Silvia, over 50, e forse non sono così invisibile come vorrebbero che fossi. Divento invisibile quando si parla di diritti, quando si parla di doveri si ricordano molto bene della mia esistenza. C’è chi sarebbe voluto addirittura venire a stanarmi, dimenticando il fatto che non sono assolutamente rintanata, anzi, sono qui a gridare il mio disappunto e la mia disapprovazione senza nascondermi dietro nessun paravento. Ci abbiamo messo la faccia e la nostra non è una faccia invisibile. Ci puoi leggere espressioni di meraviglia, di incredulità, di paura, perché a tratti sono riusciti davvero a spaventarci, di sfiducia, di delusione, di disperazione. Hanno provato a fare addirittura degli identikit dei no vax, le poche volte che ne ho letto qualcuno sono morta dalle risate. Non ci sono mai andati vicini i grandi esperti con la faccia da tv, perché non possono comprendere le persone che combattono per convinzioni, ideali, valori, per avere la forza di guardarsi allo specchio con ammirazione. Un’ammirazione non dettata dalla vanità, ma dalla integrità. Ci hanno vomitato addosso qualsiasi nefandezza, accusandoci di essere la causa di tutto quello che stava succedendo, ma nel frattempo noi andavamo a lavorare senza poter accedere alla mensa aziendale, facendo tre tamponi a settimana, mostrando quello scempio che è il green pass quasi con vergogna, ascoltando i commenti dei colleghi, non sempre così lusinghieri, ma continuando a difendere la libertà, e la libertà non è solo la nostra, ma quella di tutti. Sono diventata positiva al Covid, proprio dal giorno in cui non sarei più potuta andare a lavorare, il 15 febbraio, il giorno della vergogna. Avrò il green pass rafforzato, strumento ancora più ignobile, che probabilmente sarò costretta a utilizzare per recarmi a lavoro in treno, in quanto sono pendolare, e per svolgere la mia mansione. Alcune volte mi chiedo dove posso aver trovato la forza per resistere finora.


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