STUPIDA RAZZA

mercoledì 27 luglio 2022

Covid e influenza, più reazioni col doppio siero

 

Mai abbassare la guardia sui vaccini, anzi: per l’autunno è già iniziata la campagna mediatica per somministrare contemporaneamente l’a nti - Covid e l’anti-influenzale nelle persone fragili. Certo, ci sarà qualche reazione avversa in più - niente di gravissimo, per carità - ma la cosa interessante è che non ne guadagnerà particolarmente l’efficacia della risposta immunitaria, quanto l’organizzazione sanitaria e ospedaliera. Dopo due anni di distanziamento e con un sistema immunitario impigrito perché non esposto ai virus respiratori, in queste settimane è un continuo allarme sul ritorno, nei mesi invernali, di u n’influenza stagionale particolarmente attiva che si sommerà all’ennesima ondata di Covid-19. Dall’Oms alle società scientifiche europee e nazionali, è un continuo richiamo ai governi di procurarsi vaccini per entrambe le malattie. L’azienda statunitense Moderna, del resto, sta lavorando a un unico prodotto Covid-influenza, che potrebbe essere pronto entro la fine del 2023. Con la ripresa di una vita con meno restrizioni, l’autun no sarà sicuramente più impegnativo per l’influenza rispetto a quella dell’ultima stagione che, secondo l’Oms, ha avuto un tasso di infezione inferiore al 3% rispetto al 17% di prima del Covid. L’unica inoculazione Covid-influenza, per Anto - nio Ferro, presidente della Società italiana di igiene (Siti) «è sicura e importante, in quanto anche l’influenza può generare complicazioni molto gravi» e ospedalizzazioni nei fragili. Tutto vero, ma colpisce il minimizzare sugli effetti collaterali della contemporanea somministrazione dei due vaccini che è giustificata principalmente da questioni economico-organizzative. Proprio uno studio appena pubblicato su Ja m a network open - realizzato dal Centro americano per il controllo delle malattie (Cdc) e la Emory University di Atlanta - mostra che la simultanea inoculazione dei due vaccini, oltre ad allargare notevolmente le coperture, aumenta anche le possibili reazioni avverse (non gravi). I dati sono stati raccolti su 981.099 persone dai 12 anni in su che hanno ricevuto entrambi i vaccini nella stessa seduta (anti Covid a mRna e antinfluenzale) o solo l’an - ti-Covid e che poi hanno descritto gli effetti collaterali che si sono presentati nei sette giorni successivi. Rispetto al solo vaccino mRna, la doppia somministrazione con l’antin - fluenzale ha aumentato in modo significativo (8% con Pfizer e 11% con Moderna) le segnalazioni di reazioni generalmente lievi, non gravi: affaticamento, cefalea, mialgia (dolori muscolari) e dolore nel sito di iniezione. Lascia stupiti, per il buonsenso, il commento pubblicato, insieme allo studio, da tre medici della Harvard Medical School di Boston che osservano: «Informare le persone sui potenziali effetti collaterali può essere cruciale». Dare al medico la possibilità di verificare con il paziente la scelta migliore per la sua condizione, evitando campagne-crociate di obblighi, potrebbe davvero fare la differenza per la salute delle persone e, probabilmente, anche per l’o rga n i z za z io n e s a n i ta r i a .

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