Se Milano piange con una possibile crisi di governo che affossa i mercati, Wall Street non ride. A spingere verso il basso la Borsa a stelle e strisce sono state le prime due trimestrali delle banche americane con risultati deludenti e sotto le aspettative degli analisti. Il tema comune dei risultati (pubblicati a m ez z ’ora di distanza) sono utili inferiori alle previsioni e in netto calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso di quasi il 30%. JP MORGAN A siglare la falsa partenza della stagione delle trimestrali è stata Jp Morgan. La banca ha riportato nel periodo un utile per azione di 2,76 dollari. Si tratta di un risultato inferiore di 11 centesimi alle attese degli analisti, che prevedevano come risultato 2,88 dollari. L’utile è stato di 8,65 miliardi, a causa soprattutto dell'accumulo di riserve per 902 milioni nel trimestre, e in calo del 28% su base annua. Anche i ricavi sono stati sotto leggermente inferiori alle previsioni: 31,63 miliardi contro i 31,95 attesi. Considerati i risultati e le prospettive economiche, JpMorgan ha scelto di sospendere temporaneamente il suo programma di buyback. MORGAN STANLEY Andamento simile per i conti trimestrali di Morgan Stanley. Nel trimestre da aprile a giugno il colosso degli investimenti ha registrato utili per azione di 1,39 dollari. Una cifra inferiori alla stima di 1,53 dollari prevista degli analisti. L’utile è sceso del 29% su base annua rispetto al 2021, attestandosi a 2,5 miliardi. I ricavi, stimati a 13,48 miliardi, si sono fermati a 13,13 miliardi, in calo dell’11% dal trimestre 2021. A spingere verso il basso i risultati di Morgan Stanley è stato il crollo rispetto all’anno scorso della divisione investment banking che da aprile a giugno ha prodotto 1,07 miliardi di fatturato. Si tratta di una cifra inferiore di 400 milioni rispetto ai 1,47 miliardi di dollari degli analisti e in calo del 55% rispetto al 2021. In risalita, invece, il trading azionario che ha fatturato 2,96 miliardi di dollari. Un risultato superiore alle aspettative (2,77 miliardi). Anche il reddito fisso (2,5 miliardi nel secondo trimestre) ha superato le previsioni, che fissavano l’asticella a 1,98 miliardi di dollari.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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