STUPIDA RAZZA

martedì 19 luglio 2022

« Q u e st ’i nv e r n o sarà difficile per le imprese»

 

«Purtroppo la parte energia elettrica e gas sta erodendo tutti quelli che sono i guadagni di famiglie e imprese, quindi direi che ci aspettano sei mesi da incubo». In altre parole per Diego Pellegrino, ad di Eroga Energia e portavoce di A.r.t.e., l’associazione dei reseller trader dell’energia, gli italiani da qui a fine anno dovranno lavorare per poter pagare le bollett e. Quale sarà il vero problema da qui a dicembre per cittadini e imprese? «Il rischio non è tanto che manchi il gas quanto che costi talmente tanto che conviene non consumarlo. Il vero problema oggi è il prezzo della materia prima, quindi già rispetto a questo inverno siamo su valori molti più alti e ovviamente quello che succederà nel momento in cui, d’inverno, si dovrà consumare di nuovo il gas per il riscaldamento scatenerà il corto circuito che subiremo tutt i » . Proviamo a tradurre il significato di corto circuito? «Noi, secondo me, siamo un popolo tranquillo e rassegnato. Credo che tutto il resto del mondo in queste condizioni sarebbe sceso in piazza. Questo perché i nostri valori sul costo dell’energia sono i peggiori d’Europa, anche di parecchio rispetto agli altri». Ma per quale motivo siamo i peggiori d’Eu ro pa? «Tutti hanno criticato il price cap applicato in Spagna, ma, guarda caso, lo hanno fatto solo i primi giorni dicendo che era inutile perché in fondo non avrebbe portato nessun beneficio. Invece il beneficio c’è eccome. Basta guardare i prezzi che hanno loro e i nostri. I benefici li hanno avuti. È vero che è un paese diverso, è vero che ha consumi diversi, è vero che hanno molti terminal per il gas liquido, ma hanno fatto qualcosa. E resta il fatto che, per noi, sapere di essere il paese d’Europa che paga di più l’energia è una cosa che nessun cittadino italiano può più sopp o rta re » . Senza contare che le previsioni parlano di bollette da quasi 1.000 euro nel mese di dicembre per una famiglia di quattro persone. «Purtroppo sì. Perché se continua ad esserci questo trend di aumento costante che stiamo vedendo di mese in mese o si fa qualcosa per fermarlo o i valori dove andremo a finire sono esattamente questi. Una famiglia solo per riscaldare la casa e con un minimo consumo di energia elettrica necessaria finisce su quelle cifre». Ci sta dicendo che tutti i soldi che guadagneremo da qui alla fine dell’anno andranno spesi per l’e n e rg i a? «Tutto quello che una famiglia guadagnerà da qui alla fine dell’anno lo dovrà usare per le bollette. La conseguenza è che la gente non farà più vita. Questo è davvero il problema al quale stiamo andando incontro » . Da trader dell’energia, Lei conosce anche il mercato delle imprese. Cosa succederà agli imprenditori italiani? «Per le imprese, io ad oggi, riesco ad individuare solo un motivo per il quale ancora non siano tutte chiuse. Il gas e l’energia elettrica con questi prezzi portano le imprese ad un costo di produzione che è completamente insostenibile per il mercato. E quindi vi dico che l’industria ha retto, finora, solo per mantenere il proprio portafoglio di clienti, cioè sta facendo un sacrificio e un investimento per non perderli. Stanno provando a non cedere nell’attesa che qualcosa venga fatto per ricevere un sostegno. Diventerà davvero impossibile se questa situazione dovesse durare per un altro anno». Dunque c’è il rischio che molte imprese italiane possano chiudere durante il prossimo inverno? « L’inverno sarà difficile per le imprese. I valori sono completamente insostenibili. Tutto il comparto produttivo avrà un grosso problema che si ripercuoterà su tutta la filiera, compresi noi che l’energia la compriamo per rivenderla». Abbiamo parlato di quello che ha fatto la Spagna. Noi stiamo facendo qualcosa? Il governo si sta muovendo? «No! È tutto fermo. Gli aiuti del governo sono di 1 miliardo al mese circa e la cosa assurda è che, con questi valori dell’energia, solo di Iva lo stato sta prendendo più di 1 miliardo ogni mese. Alla fine toglie da una parte e mette dall’al tra. Questo aiuto, dunque, non è così efficiente». Cosa suggerisce al nostro gove r n o? «Non siamo in un periodo ordinario. Di conseguenza le regole in essere sono obsolete. Io mi batto da settembre scorso per far disaccoppiare da subito le fonti fossili dalle fonti rinnovabili. Ma perché oggi noi dobbiamo pagare un produttore di eolico o di fotovoltaico quando stiamo pagando un turbo gas che brucia gas a questi valori e che paga in più l’onere di CO2 perché inquina? Tutti i vantaggi, che tutti decantano delle fonti rinnovabili, sono completamente azzerati. Oggi produrre con l’eo - lico, con il fotovoltaico o il turbo gas non cambia niente se non dal punto di vista ambientale ma dal punto di vista dell’economicità è identico». La sento molto arrabbiato. «Basta! È nove mesi che si dice questa cosa. È la prima misura da prendere. Pensate che disaccoppiando queste due fonti permetterebbe di risparmiare subito sul prezzo di borsa circa 100 euro per megawatto ra » . Questi 100 euro cosa farebbero cambiare nelle bollette degli italiani? «Una famiglia di 4 persone risparmierebbe circa 300 euro all’anno solo con questo interve nto » . Perché nessuno dice queste c o s e? «Noi, operatori di mercato, lo stiamo dicendo da mesi. L’errore più grande in questo momento è non dire quello che sta succedendo. E non lo dice nessuno. Anzi c’è chi dice altro » . Ov ve ro? « L’unica pubblicità che è stata fatta ha detto che le tariffe dell’energia sono identiche a quelle del secondo trimestre per far passare il messaggio che resterà tutto invariato. Non è vero. Se si prevede 300 euro per megawattora a luglio non è detto che la realtà sia davvero questa. Infatti a luglio il costo è di 400 euro per megawattora, dunque quei 100 euro in più verranno aggiunti in bolletta nel prossimo trimestre. Un cittadino che ha speso 200 euro a giugno è sicuro di trovare nella bolletta di luglio la stessa cifra quando, invece, troverà 300 euro». Stiamo vivendo il periodo peggiore della storia energetica italiana? «Nel 2008-2009 abbiamo avuto un periodo difficile quando ci fu il boom del petrolio a oltre 150 dollari al barile con l’energia che arrivò a toccare i 100 euro per megawattora e a quel tempo quella era una crisi nera. L’energia oggi è 500 euro per megawattora… Ma di cosa stiamo parlando? Non c’è proprio storia, oggi tutta l’energia costa quattro volte di più rispetto al quel periodo. Ah, attenzione quella crisi durò qualche giorno. Mettiamo sul piatto della bilancia questi valori e rendiamoci conto dove siamo finiti».


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