STUPIDA RAZZA

sabato 30 luglio 2022

Fincantieri, i costi in rialzo pesano su utile e redditività

 

Fincantieri arriva al test della semestrale con ricavi in crescita, a quota 3,5 miliardi (+16%), e un carico di lavoro sostenuto (34,6 miliardi, pari 5,2 volte il fatturato del 2021), ma con un risultato netto in rosso per 234 milioni (a fronte dei 7 milioni di utile dello stesso periodo del 2021) che sconta una revisione strategica delle commesse nel settore delle infrastrutture, a valle di un’analisi aggiornata dai rischi effettuata dal nuovo management su poste limitate al periodo, nonché il peso di alcune partite non ricorrenti, a cominciare dagli impatti dei maggiori prezzi delle materie prime, amplificati dal conflitto russo-ucraino, sui costi a vita intera delle commesse nel comparto della costruzione delle navi (shipbuilding) . Un tema, quello del rialzo dei prezzi, che ha finito per incidere negativamente anche sull’ebitda, in calo dai 219 milioni del primo semestre del 2021 a 90 milioni di quest’anno, con un ebitda margin che scende dal 7,2 al 2,6 per cento. Arretra poi anche l’ebit che è negativo per 21 milioni rispetto ai 123 milioni di euro dello scorso anno . Quanto al debito, l’asticella è pari a 3,3 miliardi di euro (a fronte dei 2,2 miliardi di fine 2021) e risente, chiarisce il gruppo nella nota diffusa ieri a valle del board che ha approvato i risultati, delle dinamiche tipiche del circolante relativo al business cruise (che prevede cinque consegne nel secondo semestre, di cui la prima a luglio), e dagli investimenti del periodo. A pesare sull’indebitamento, però, è stata anche la strategia di supporto agli armatori messa in campo dopo lo scoppio della crisi pandemica e in virtù della quale il gruppo ha in piedi, a fine giugno, 155 milioni di crediti finanziari e 317 milioni di dilazioni commerciali concesse ai clienti. Il nuovo ceo, Pierroberto Folgiero, che ha assunto le redini del gruppo a metà maggio, guarda però già avanti.«Nei prossimi mesi - commenta a margine della riunione del cda - l’azienda perseguirà una sempre maggiore concentrazione sul core business dello shipbuilding indirizzando la crescita attesa nel settore militare e la ripartenza del settore crociere». Tale percorso, chiarisce ancora il numero uno, «sarà anche caratterizzato da una grande focalizzazione su nuove soluzioni digitali e green che aumentino nel tempo la “distintività” della grande leadership di Fincantieri nell’industria internazionale della navalmeccanica». L’attenzione del gruppo, spiega Folgiero, sarà poi puntata sul perseguimento «di progetti industriali mirati alla eccellenza operativa dei propri cantieri in Italia e all’estero», nonché «a dedicare massima cura allo sviluppo del proprio rilevante capitale umano». Guardando al futuro, l’azienda riconosce che la recrudescenza epidemiologica delle ultime settimane «ha posto nuovamente l’attenzione su una potenziale criticità relativa alla disponibilità di risorse nei cantieri del gruppo per la gestione del carico di lavoro atteso nei prossimi mesi», ma la contromisura è già in atto con la messa a terra di piani di mitigazione dei rischi per assicurare personale e materiali. E, al netto di un possibile deterioramento dello scenario macroeconomico, Fincantieri confida di poter garantire nel corso dell’anno «il pieno regime produttivo» che consentirà una crescita dei ricavi superiori a quelli del 2021 e si attende un miglioramento nel secondo semestre della marginalità di gruppo «sebbene a livelli ancora inferiori a quelli del 2021», mentre il debito è previsto in lieve miglioramento.

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