STUPIDA RAZZA

giovedì 28 luglio 2022

Gli anziani? Hanno la casa E tengono i risparmi in contanti in banca

 

Gli anziani? Hanno quasi tutti una casa di proprietà, godono di una certa solidità patrimoniale (ma tengono i risparmi sotto il materasso ovvero in banca), in molti sono affetti da patologie croniche ed in testa alle paure hanno quella di non essere più autosufficienti. Sono comunque ben organizzati con figure familiari e e strutture sanitarie di riferimento, E’ il quadro che emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Tendercapital-Censis dal titolo "La Silver Economy tra nuove incertezze e prossimità". Il dossier ha l'obiettivo di offrire un quadro sulle condizioni degli anziani in un contesto socioeconomico in rapida evoluzione, che va oltre il trauma pandemico. Uno scenario caratterizzato dalle incertezze che eventi come la guerra in Ucraina o l'aumento dell'inflazione stanno generando nelle vite quot id i a n e. Dallo studio emerge l'importanza per gli anziani del denaro contante, che li fa sentire in grado di affrontare alcuni degli effetti delle proprie vulnerabilità. In particolare, il valore soggettivo, psicologico del cash è superiore ai costi economici amplificati dall'inflazione. Infatti, il 54,3% degli anziani non ha alcuna intenzione di utilizzare per investimenti il risparmio che detiene in contanti, mentre il 13,6% non ha un'idea precisa e il 32,1% è pronto a traghettare la liquidità in qualche inves t i m e nto. LISTE D’ATTESA Tra gli anziani con almeno 75 anni quasi la metà (47,8%) soffre di multicronicità, con conseguenze rilevanti sulla vita quotidiana, quota che sale a oltre il 55% nel SudIsole, ed è più alta tra le donne (52,4%) rispetto agli uomini (40,9%). Al vertice della graduatoria delle paure percepite degli anziani si colloca la non autosufficienza, indicata dal 44% degli anziani. Anche se il periodo pandemico ha rinsaldato il legame tra cittadini e welfare, oltre il 69,1% degli anziani dichiara che durante l'anno ha provato a prenotare appuntamenti con specialisti o per sottoporsi a esami attraverso il Servizio sanitario nazionale trovando, però, liste di attesa molto lunghe. Oggi il 62,3% degli anziani ha un'abitazione con figli o fratelli che vivono in prossimità, a poca distanza il 79,6% ha il proprio medico di medicina generale, il 92,7% ha una farmacia di riferimento, il 31,4% un Pronto soccorso o un ospedale. Inoltre, al tempo del digitale la fisicità resta un requisito importante del quotidiano degli anziani, ad esempio nel rapporto con i servizi, inclusi quelli della Pubblica Amministrazione: il 59,2% si rivolge fisicamente allo sportello dell'ente. VITA PIÙ LUNGA In dieci anni le persone che hanno almeno 65 anni sono aumentate di oltre 1,5 milioni. È eccezionale la performance di coloro che hanno superato gli ottant'anni, aumentati del 22,7%, fino a raggiungere gli attuali 4,5 milioni pari al 7,6% della popolazione. Onda grigia che sale, mentre la popolazione totale si riduce di oltre 1,1 milioni di persone. (Attualmente le province italiane con quota più alta di anziani sul totale della popolazione sono Savona (29,7%), Biella (29,6%), Genova (29,1%). L'incidenza degli anziani sul totale della popolazione è cresciuta molto nelle province sarde, in alcune pugliesi e calabresi e in quella di Frosinone (+4,4%). Per Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis: «È l'incertezza il male maggiore per gli anziani. Che comunque sanno affrontare» La ricerca evidenzia come occorra ridisegnare il sistema welfar per un’Italia più vanti con gli anni.

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