Aerei Senza 1,2 milioni di passeggeri il turismo italiano perde 800 milioni
L'incertezza da aeroporto ha un costo: si stima che
se la situazione, tra voli cancellati all'ultimo secondo e
disservizi, dovesse durare fino ad agosto, il turismo italiano rischierebbe di perdere 1,2 milioni di passeggeri.
Ovvero 800 milioni di euro
di fatturato, solo per i servizi
turistici a terra non più usufruiti dai viaggiatori. Assoturismo Confesercenti ha
elaborato le stime del Conto
satellite del turismo (Cst), lo
strumento riconosciuto in
campo internazionale per
valutare la dimensione economica dell’industria turistica. E a questo dato bisogna aggiungere quello dei
mancati introiti per le compagnie aeree.
LE DIFFICOLTÀ
La società di consulenza
Bain & Company ha valutato
che il settore, a livello globale, non tornerà ai livelli preCovid prima del 2025. Con le
previsioni di fatturato globale per l’anno in corso che
dovrebbero oscillare tra 475
e 501 miliardi di dollari (era
666 miliardi di dollari nel
2019, ovvero prima della
pandemia). A marzo i dati di
traffico hanno messo in evidenza una crescita del 71%
rispetto al 2021, ma se si confrontano i dati con lo stesso
mese del 2019, non si va oltre
il 45%. «Fino a ora – fanno
sapere da Assoturismo – g ra -
zie al grande lavoro svolto
dalle agenzie di viaggio e dai
tour operator, il sistema turistico ha retto, riuscendo
quasi sempre a garantire alternative ai passeggeri dei
voli annullati». Non si può
pensare di tamponare a lungo però: «Siamo al limite –
secondo Assoturismo – perché ad agosto è più complicato riproteggere i passeggeri su altri voli». E a quel punto «si correrà il rischio effettivo di annullamento di tutti
gli altri servizi prenotati a
destinazione, sia in Italia sia
all’e s te ro » .
Le compagnie low cost, ossia
quelle che stanno soffrendo
maggiormente la carenza di
personale e le più colpite dagli scioperi, aggiungono dall'associazione di categoria,
hanno il 67% dei posti disponibili sui voli diretti in Italia.
I consumatori probabilmente cominciano a diffidare.
«E se è vero che le ripercussioni economiche dei disservizi molto probabilmente
verranno regolate dalle polizze assicurative dei pacchetti offerti – ipotizza Assoturismo – rimane più complicata la soluzione per i passeggeri fai da te».
Ed ecco le valutazioni sul breve termine: «È plausibile
dunque immaginare che, se
la situazione di criticità dovesse prolungarsi anche per
il mese di agosto, i passeggeri possano cambiare destinazione o addirittura rinunciare al volo, tra l’altro in un
contesto in cui le tariffe sono
aumentate in maniera significativa». In alcuni casi hanno fatto registrare anche un
+21%. E sembrano destinate
a salire ancora.
I DANNI
«Nei periodi di normalità –
sono i dati del Cst – il numero di passeggeri in Italia nel
mese di agosto ha sempre
superato i 20 milioni (circa
70% internazionali). Anche
immaginando una quota di
rinuncia tra il 6 e il 7%, paria
d almeno 1,2 milioni di passeggeri, la perdita complessiva di fatturato per i servizi
turistici a terra potrebbe attestarsi sugli 800 milioni di
euro, ai quali si aggiungerebbero gli indennizzi ai passeggeri per i ritardi e le cancellazioni dei voli, le richieste di risarcimento danni e i
mancati ricavi delle compagnie aeree».
Assoturismo è entrata nel
merito del problema: «Più
che le agitazioni sindacali, la
questione sembra originata
dalla forte ripresa dei viaggi,
che ha fatto registrare
u n’impennata delle vendite
dei posti sugli aeromobili
delle compagnie aeree. A ciò
non è seguito l’ad eg u a m e nto
delle flotte, dei piloti, del
personale di bordo e di terra. Una mancanza di programmazione e di coordinamento che non ha permesso
la gestione ordinata di un
afflusso enorme di persone».
E anche se gli aeroporti italiani rispetto ad altre realtà
europee per ora sono riusciti a contenere, anche se con
molta fatica, le ripercussioni
sugli utenti, più ci si avvicina
al periodo centrale delle partenze estive e più aumentano i disagi. «Per questo –
conclude Assoturismo – è
importante che si attivi tutta
la filiera del trasporto aereo
per garantire un servizio che
genera importanti ricadute
e c o n o m ic h e » .
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