STUPIDA RAZZA

venerdì 29 luglio 2022

Stoccaggi, in Italia riempimento oltre il 70%

 

Il riempimento degli stoccaggi italiani ha raggiunto il 70,5 per cento. Nei depositi sono stati immessi 7,4 miliardi di metri cubi di gas (al netto delle riserve strategiche), rispetto a un target di 10,8 miliardi entro ottobre che rappresenta quel cuscinetto del 90% fissato dal Governo per blindare il prossimo inverno. Un trend in linea con la curva programmata per centrare quell’obiettivo. Ad aggiornare l’asticella è stato ieri il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, commentando a Bruxelles l’intesa sul piano d’emergenza Ue. «Stiamo procedendo molto bene su questo fronte e le operazioni proseguono in maniera fluida». L’Italia, ha aggiunto, ha reperito «25 miliardi di metri cubi da diversi fornitori, che hanno sostituito circa 30 miliardi di metri cubi dalla Russia. La metà di queste nuove forniture sono gas naturale liquefatto. Per questa ragione abbiamo comprato due strutture galleggianti per la rigassificazione, che saranno installate nei prossimi 12-24 mesi». Il primo a entrare in servizio, nella prossima primavera, secondo la tabella di marcia ribadita anche dal premier Mario Draghi nei giorni scorsi, è l’impianto che sarà ormeggiato nel porto di Piombino: si tratta della Golar Tundra, la prima delle due navi rilevate da Snam su mandato del Governo. In base all’accordo siglato nelle scorse settimane al ministero, il rigassificatore galleggiante resterà in porto per non più di tre anni e nel contempo la società guidata da Stefano Venier si impegnerà a identificare un sito alternativo che ne consenta un utilizzo per un periodo più lungo. Quanto al secondo impianto (la Bw Singapore), che entrerà in funzione nel terzo trimestre del 2024, sarà posizionato al largo delle coste di Ravenna. Le due navi, come ha chiarito di recente il numero uno di Snam, «potranno da sole contribuire al 13% del fabbisogno nazionale di gas, portando la capacità di rigassificazione a oltre il 30% della domanda». In prospettiva, dunque, dai due impianti galleggianti arriverà una decisa spinta in termini di diversificazione delle fonti. Ora, però, gli sforzi sono concentrati sugli stoccaggi. E, anche su questo fronte, non è mancata la spinta di Snam che ha acquistato finora due miliardi di metri cubi di gas da destinare ai conferimenti. Un ulteriore supporto in tal senso dovrebbe poi arrivare anche dal Gse che, come previsto dal decreto aiuti, è sceso in campo per contribuire ai riempimenti in stretta sinergia con Snam.

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