D opo 18 giorni di vacanze natalizie funestate dalla corsa a dismisura della variante Omicron la scuola prova a riaprire in presenza. Almeno in quei territori dove un’ordinanza locale non abbia scelto di prolungare la chiusura e avviare da subito la didattica in presenza. Gli interrogativi non mancano. Sia sulla bontà delle misure varate dal governo in vista del rientro in classe, sia sull’impatto dei contagi e delle quarantene sul personale effettivamente disponibile. Ma una certezza in più già c’è: i 550 milioni di euro che gli ultimi provvedimenti, adottati tra Natale e l’Epifania, hanno stanziato per la ripartenza delle lezioni. Al netto dell’andamento del virus, che in questa fase sta colpendo soprattutto nella fascia pediatrica e che va monitorato con attenzione, l’esecutivo Draghi punta su tre ricette: test a tappeto per gli alunni, mascherine Ffp2 e nuove regole per la gestione dei casi di positività negli istituti scolastici. Novità pure per i genitori, visto che fino al termine dello stato d’emergenza (oggi fissato al 31 marzo 2022), sono confermati i congedi Covid retribuiti al 50% se con figli under 14 e la possibilità, in alternativa, di ottenere il 100% di smart working, come primo effetto della circolare firmata la scorsa settimana dai ministri della Pa (Renato Brunetta) e del Lavoro (Andrea Orlando). E allora proviamo a fare chiarezza nel solito, italico, groviglio normativo che a cavallo tra vecchio e nuovo anno è diventato ancora più intricato. Decreto Natale Il Dl 221/2021 arrivato alla vigilia di Natale ha introdotto la novità delle mascherine Ffp2 obbligatorie per maestre e maestri dell’infanzia e per tutto il personale delle scuole di ogni ordine e grado, laddove sono presenti alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie. L’Istruzione, a fine anno, ha avviato un monitoraggio ad hoc e ha iniziato a distribuire le mascherine Ffp2 alle scuole. E sempre il decreto di Natale ha stanziato 9 milioni di euro per il personale militare della struttura commissariale del generale Francesco Paolo Figliuolo affinché supportino Regioni e Province nelle attività di testing e tracciamento, completamente saltate con l’impennata di casi a cui stiamo assistendo da settimane. Lo stesso provvedimento estende, fino al 31 marzo, i congedi retribuiti al 50% per i genitori di figli under 14 con uno stanziamento di circa 30 milioni quest’anno. In alternativa, come detto, c’è la possibilità di ricorrere al lavoro agile con modalità semplificate, senza cioè l’accordo individuale tra azienda e singolo dipendente privato. Nel pubblico, in virtù delle nuove regole Brunetta, ogni amministrazione può programmare lo smart working con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile. Nella più ampia flessibilità, anche modulandolo, quindi, se necessario, sulla base dell’andamento dei contagi (e della Dad per i figli). Manovra 2022 Accanto a queste misure, la legge di Bilancio 2022 ha reperito 400 milioni di euro per la proroga dell’organico Covid, docente e Ata, assunto da settembre a dicembre. Si tratta complessivamente di circa 30mila contratti. Il ministero dell’Istruzione ha già dato mandato alle scuole di procedere alla proroga di tutti questi rapporti a tempo determinato fino al 31 marzo, impegnandosi a trovare nuovi fondi per arrivare fino al termine delle lezioni, cioè giugno. Nella manovra viene posta attenzione anche al tema dell’abbassamento del numero di alunni nelle aule: gli attuali tetti nella composizione di ciascuna classe potranno essere derogati per ridurre l’affollamento, in particolare negli istituti che si trovano in aree di maggior disagio e in cui gli indici di dispersione scolastica sono più elevati, ma se ne comincerà a parlare solo nel prossimo anno scolastico. Operativi da subito invece i 20 milioni di euro per il supporto psicologico di studenti e personale,particolarmente provati dall’emergenza sanitaria. Decreto Epifania Mercoledì scorso è arrivato poi il decreto Epifania che rivede nuovamente le regole sulle quarantene. All’infanzia con un positivo la classe/bolla va tutta a casa per 10 giorni. Alla primaria, con un contagio si attiva la sorveglianza con testing: l’attività prosegue in presenza effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0) un altro dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista la Dad per per l’intero gruppo classe. A medie e superiori, con un positivo scatta l’autosorveglianza con la prosecuzione delle attività in presenza e l’uso delle mascherine Ffp2. Con due casi nella stessa classe per i non vaccinati e per coloro che sono guariti o con vaccino da più di 120 giorni le lezioni vanno online. Per tutti gli altri è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’autosorveglianza e l'utilizzo di mascherine Ffp2. Con tre casi nella stessa classe si va tutti in Dad per 10 giorni. Sempre il decreto Befana stanzia poi oltre 92 milioni di euro per potenziare le attività di screening: gli studenti in autosorveglianza possono effettuare test gratuiti in farmacia e nelle strutture convenzionate. Sperando che i recenti e risaputi problemi di collegamento del passato prossimo tra Asl e istituti scolastici siano definitivamente alle spalle.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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