STUPIDA RAZZA

mercoledì 23 febbraio 2022

Il parere della Bce: l’autorità antiriciclaggio deve nascere più forte

 

La Banca centrale europea ha esortato ieri il Consiglio e il Parlamento a maggiore ambizione nel creare la nuova autorità europea antiriciclaggio. (MA SE GLIA AZIONISTI DELLA BCE SONO LE BANCHE COMMERCIALI !) (🤔🤣🤔🤣) In una opinione giuridica non vincolante, pubblicata ieri sul suo sito, l’istituto monetario ha messo in luce le debolezze della recente proposta di regolamento, presentata dalla Commissione europea sulla scia di diversi scandali bancari. (TANTO PER CAMBIARE..... !) L’opinione giuridica è ricca di spunti tecnici. Più politico e succinto l’articolo di presentazione che Edouard Fernandez-Bollo, membro del Consiglio di sorveglianza bancaria della Bce, ha pubblicato sempre ieri sul sito della stessa Bce. L’interesse dell’istituto monetario è dettato dal fatto che il riciclaggio di denaro così come il finanziamento del terrorismo possono essere un rischio per la stabilità finanziaria. (PER LE BANCHE E' UNA MANNA !)  Due gli aspetti messi in luce dalla Bce. Il primo è legato al campo d’azione della nuova autorità (nota con l’acronimo inglese Amla). «Un’autorità europea antiriciclaggio forte e credibile dovrebbe vigilare direttamente e fin dall’inizio su un numero sufficientemente grande di entità», spiega il banchiere centrale. Secondo i criteri proposti da Bruxelles sarebbero monitorate tra le 12 e le 20 istituzioni. L’istituto monetario è convinto che almeno una entità per Paese membro dovrebbe essere sorvegliata a livello comunitario (in tutto 27). «I criteri dovrebbero essere migliorati per garantire una copertura a livello europeo – sempre precisa Fernandez-Bollo –. Sulla base della nostra esperienza, sarebbero preferibili criteri più oggettivi basati su fattori di rischio, come alcuni aspetti delle attività transfrontaliere». Il secondo aspetto riguarda il personale della nuova autorità. La proposta di Bruxelles prevede che il nuovo organismo abbia circa 250 dipendenti. La Bce nota che le équipes chiamate a vigilare su singole entità sarebbero composte soprattutto da dipendenti provenienti dalle autorità nazionali: «In base alla nostra esperienza, è necessario assegnare abbastanza personale europeo nei gruppi di vigilanza in modo da ottenere una supervisione che sia efficace e coerente». C’è di più. La Bce sostiene che i funzionari incaricati di coordinare il lavoro delle équipes chiamate a vigilare specifiche entità non dovrebbero provenire dal Paese in cui ha sede la stessa istituzione. Nel suo articolo, Fernandez-Bollo sostiene che nella sorveglianza bancaria i coordinatori non provengono dal Paese dell’istituzione vigilata. Peraltro, è prevista comunque una turnazione ogni tre o cinque anni. La Commissione europea ha presentato una proposta legislativa in vista della nascita di questa autorità nell’estate scorsa. Il testo è ora oggetto di negoziato al Parlamento e al Consiglio. L’obiettivo è che il nuovo organismo veda la luce nel 2024. L’Italia potrebbe candidare ufficialmente Milano per ottenerne la sede. Sul tavolo vi sarebbe anche la candidatura di Francoforte.



Nessun commento:

Posta un commento