Ciò che molte persone chiamano sbrigativamente «complottismo» altro non è se non l’intelligenza che cerca un oggetto. Esistono alcune persone che sentono come necessaria la comprensione dei processi che hanno condotto a determinati risultati così come esistono molte persone, e sono la maggior parte, che ritengono la conoscenza dei processi e della concatenazione degli avvenimenti come una fatica superflua, u n’inutile fonte di disagio. Esistono molte persone, e sono la maggior parte, che desiderano essere guidate, che vogliono sentire di essere garantite da un «padre protettore», forse perché il loro non è stato abbastanza presente, e proiettano questa esigenza sulle istituzioni. Innanzitutto sullo Stato, il grande padre che tutto regola e, in cambio di un piccolo prelievo perpetuo di denaro, tutto concede. Ma poi sulle istituzioni in genere, le fonti del potere, dalla maestra agli insegnanti alla segreteria studenti, dalla questura alla dirigenza del personale dell’azienda, dall’Inps fino alle pompe funebri, l’i s t i tu z io n e finale. Queste persone sono «la carne del potere», il nutrimento del sistema, ed è una fortuna in fondo che ci siano e che siano così tante. Ma ci sono altri che non riescono ad accettare qualcosa di incomprensibile, che non riescono a non completare le terzine della Divi n a C o m m e d ia quando le sentono, che non riescono a non pensare che 2 sommato a 2 faccia 4. Costoro vengono stigmatizzati col termine «complottisti», termine che fino a prima del Covid indicava quelli che non credevano che O s wa ld avesse ammazzato Ke n n e dy e che oggi vede definire le categorie tra coloro che in generale accettano la narrazione e coloro che non la accettano. Bisogna però fare un distinguo molto chiaro: esistono ipotesi legittime e ipotesi illegittime. Le ipotesi illegittime sono semplicemente quelle che si basano su dati e informazioni non controllabili, non condivisi e non uniformi, sono le «teorie del sospetto» che nascono grazie a un presunto accesso privilegiato a informazioni segrete. Queste non sono interessanti, sono l’equivalente paranoico del «padre assente» di cui si parlava prima e, proprio come il marxismo, non possono essere mai confutate. Le ipotesi legittime, invece, sono quelle che si basano sui dati di fatto, accettati e riconosciuti da tutti e che conducono alla formulazione di ipotesi che soddisfano i criteri di funzionamento di un sistema e che possono essere confermate o smentite. Il fatto che per il vaccino del Covid si sia scelto di contravvenire a prassi e cautele sino a quel momento adottate per tutti gli altri vaccini è un dato di fatto, formulare ipotesi sulle motivazioni è legittimo. Il fatto che per il vaccino del Covid si debba firmare una liberatoria è un dato di fatto, chiedersi come mai è legittimo. L’ipotesi che i richiami ripetuti e ravvicinati possano avere effetti negativi sul sistema immunitario non è «complottismo», è un assunto medico. L’e s istenza di un testo intitolato Covid 19: The great reset scritto da Klaus Schwab in cui si ipotizza la creazione di una cittadinanza nuova basata su autorizzazioni digitali rilasciate dall’autorità centrale per poter accedere ai servizi essenziali è un fatto, non è complottismo. Nel 1960, soltanto una farmacologa, Frances Kelsey, si oppose al riconoscimento del farmaco Talidomide negli Usa, già usato da anni in molti Paesi per alleviare le nausee da gravidanza, ipotizzando gravi effetti avversi sui nascituri. Dopo migliaia di morti e di malformazioni, nel 1962 il Talidomide fu ritirato in tutto il mondo e Frances Kelsey cessò di essere una «bieca c o m p l ott i s ta » . Purtroppo un grande numero di «ipotesi complottiste» si sta rivelando fondata negli ultimi due anni, ma ciò che sta accadendo in questi giorni rappresenta un vero e proprio salto di qualità: in Canada il premier Ju sti n Trud eau , incapace di fare fronte alla protesta dei t ruc - ke rs , sta minacciando il blocco dei conti correnti dei manifestanti. Ecco l’e pi f a n i a: l’ipotesi che i «complottisti» formulano da anni, il blocco delle credenziali digitali come strumento di limitazione della libertà, si è palesato. Grazie a Tr ud eau il «complotto» è diventato realtà, ora sappiamo che tutto ciò non solo è teoricamente possibile ma lo stanno facendo ora. La sospensione del conto corrente per motivi politici non è più una distopia cinese, è una realtà applicata in uno Stato occidentale e democratico come il Canada. Benedetto sia Justin giacché la verità è stata svelata, il rischio si è palesato come reale, il nostro rapporto con il mondo si è arricchito di un elemento decisivo. Il complottismo non è n ie nt’altro che l’istinto ancestrale che l’uomo usa per difendersi dai predatori. In alcuni è ancora vivo.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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